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Due ciaspolate da fare a Canazei sulle nevi della Val di Fassa

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Entrare nel bosco e nelle radure con discrezione: un incontro con la natura unico. Basta mettersi un paio di ciaspole ai piedi. Facile, salutare e poco costoso. Una volta procurate le racchette da neve manca solo di scegliere un bel percorso e si può partire all'avventura. Questo è stato il tema del mio soggiorno a Canazei, in Val di Fassa, due giorni a contatto con la neve e la natura più selvaggia, nonostante l'importante vocazione turistica della zona. 

val di fassa ciaspole
il gruppo del Sella durante la ciaspolata dall'hotel Lupo Bianco
Ebbene si, perchè anche in Val di Fassa e a Canazei si possono trovare angoli di silenzio da conservare per se stessi, angoli dai panorami immacolati che si possono scoprire solo con le ciaspole ai piedi, magari seguendo le orme degli animali del bosco.
Nel post di oggi vi racconterò di due ciaspolate da fare a Canazei,circondati dalla magia del gruppo del Sella, tra le montagne mito delle Dolomiti: una ciaspolata che ho fatto da solo, e una in compagnia delle guide alpine di Canazei.

dolomiti
panorami incantati
Ma vediamo le cose con ordine:) 
In questi due giorni a Canazei, alloggio presso l'hotel Lupo Bianco Wellness & Walking, un ottimo quattro stelle situato lungo la strada che conduce al Passo Pordoi, in posizione esclusiva e con una vista spettacolare sulle Dolomiti e sul gruppo del Sella. A mio giudizio l'unico (o forse uno dei pochi) hotel in Val di Fassa, ad avere una vista simile. Ma è la filosofia del Lupo Bianco a convincermi a sceglierlo per il mio soggiorno: una filosofia che mette in primo piano l'importanza del scoprire il territorio a ritmo lento,attraverso camminate nel bosco, escursioni trekking, ciaspole, tutte escursioni che si possono prenotare o organizzare direttamente in hotel seguendo un programma settimanale, oppure chiedendo consigli a Fabrizio e a Bruna, i padroni di casa, lui guida alpina e lei accompagnatrice nordic walking :) Meglio di così non si può chiedere per organizzare le proprie uscite!


ciaspole canazei
l'hotel Lupo Bianco con il gruppo del Sella
Inoltre, il Lupo Bianco di Canazeiè tra i pochi hotel selezionati ad appartenere nel gruppoDolomiti Walking Hotels, un club riconosciuto dalla provincia autonoma di Trento come l'eccellenza per gli ospiti camminatori in Trentino, con il patrocinio della fondazione UNESCO. La filosofia che accomuna tutti gli hotel di Dolomiti Walking è il rispetto dell'ambiente e la riscoperta del territorio attraverso gli albergatori stessi: infatti, in ogni hotel, sono gli stessi albergatori ad accompagnare gli ospiti, gratuitamente, in escursioni ed uscite trekking sulle Dolomiti. 
A disposizione degli ospiti zaini e bastoncini gratuiti,  una fornitissima biblioteca della montagna dove poter trarre spunto per le proprie escursioni, ambienti per l'attrezzatura sportiva, programmi con escursioniguidate nel territorio, uscite a tema e una cucina tipica del territorio, per un'immersione a 360 gradi sulle montagne del Trentino.

CIASPOLATA DALL'HOTEL LUPO BIANCO VERSO IL PASSO SELLA

Al mio arrivo Bruna mi dà subito consigli sulle eventuali escursioni invernali che si possono fare direttamente dall'hotel. Dal Lupo Bianco mi dirigo verso il ponticello di legno con vicino due baite, ed è il momento di mettere le ciaspole e di immergersi nel magico scenario del gruppo dolomitico del Sella. Già da subito la vista è bellissima. Dopo un breve tratto all'aperto entro nel bosco: l'ambiente diventa all'improvviso nordico, tutto è bianco, immacolato.

ciaspole canazei
in partenza per la prima ciaspolata

ciaspole canazei

Gli alberi sono carichi di neve perchè qui a quasi duemila metri di quota, le precipitazioni sono abbondanti e il manto nevoso regge candido e intatto fino ad aprile. Per un momento mi sembra quasi di essere in Scandinavia, ma in più ci sono le Dolomiti con le loro guglie e cattedrali di roccia. Salgo nel bosco con larghi tornanti, superando due volte il passaggio della telecabina ed arrivo nella località di Val, a 2000 metri d'altezza. Qui il bosco lascia spazio ad un ampio pianoro da dove si può ammirare un panorama mozzafiato. I cartelli dicono Passo Sella 40 minuti. Visto l'orario decido di tornare in hotel godendomi a pieno il tramonto sulle pareti dolomitiche

itinerai ciaspole val di fassa


bosco

Consiglio, per chi volesse proseguire fino al Passo Sella, di chiedere sempre consigli alle guide alpine sulla situazione neve: il versante da questo punto in poi è abbastanza ripido ed è bene essere sicuri prima di continuare. La ciaspolata non è mai da considerarsi come una normale escursione in montagna: in ambiente innevato c'è sempre un rischio, può essere maggiore o minore, pertanto meglio avvalersi di accompagnatori o guide alpine che conoscono bene il territorio per un'uscita in totale sicurezza.
Tempo: 1 ora 30 minuti, 300 metri di dislivello

ciaspole canazei
tramonto sul gruppo del Sella
Al mio ritorno all'hotel Lupo Bianco ho modo di sperimentare un altro tipo di benessere: la Spa, perfetta dopo una giornata sulla neve e ideale per riprendere forza e vitalità. A disposizione degli ospiti una bella piscina coperta con idromassaggio, vari tipi di sauna, pacchetti massaggi e sala relax.

centro benessere canazei
la piscina dell'hotel Lupo Bianco

CIASPOLATA AL PASSO PORDOI
Per la seconda ciaspolata in Val di Fassa approfitto del calendario escursioni delle guide alpine di Canazei e partecipo ad una uscita con le ciaspole di mezza giornata sul Passo Pordoi. Il programma di tutte le escursioni è disponibile in hotel e prevede vari tipi di uscite di diversi livelli tra cui anche un'escursione serale con cena in rifugio :) Peccato averla persa, sarà per la prossima volta :(
La nostra guida di oggi è Manuel, da Barcellona, ma ormai da più di 30 anni in Val di Fassa e profondo conoscitore delle Dolomiti. Dolomiti che dal Pordoi abbiamo modo di ammirare ancora più da vicino: se dalle piste da sci la visione di queste torri fatate appare magica, lo è ancora di più quando ci si avvicina a poco a poco con le racchetta da neve ai piedi. 

itinerari ciaspole passo pordoi
con le guide di Canazei al Passo Pordoi

itinerari ciaspole passo pordoi
 ai piedi della cascata SoleMio
Inoltre, la presenza di una guida, oltre a dare sicurezza, è utile per imparare cose che altrimenti passerebbero inosservate, come i vari segni della neve spostata dal vento, riconoscere le tracce degli animali, i nomi delle montagne, ma anche passare bei momenti in compagnia. Partiamo seguendo il sentiero accanto agli impianti della funivia del Sass Pordoi e arriviamo quasi ai piedi della cascata di ghiaccio SoleMio, fermandoci prima ad ammirare un panorama unico sul Sella, Marmolada e Dolomiti Bellunesi. Una vera meraviglia!

itinerari ciaspole passo pordoi
uno sguardo verso la Val di Fassa

itinerari ciaspole passo pordoi

ciaspole

Il ritorno lo effettuiamo lungo lo stesso tragitto in circa 2 ore e 30 ore di cammino.
A fine escursione, per chi ha voglia, si può prendere autonomamente la funivia e godersi uno dei panorami più belli di tutte le Alpi dal Sass Pordoi.

Di nuovo in hotel, ed è la volta di soddisfare il palato con delizie culinarie, avvolto nei legni e nel calore di una stube di montagna. Al Lupo Bianco viene proposto un menu a tre portate con un grande buffet di insalate basandosi completamente sui principi dello slow food, con prodotti a km zero e piatti tipici della tradizione come fumanti polente al formaggio fuso, bistecche e salsicce alla brace, strudel di mele e, magari, un bicchierino di grappa per concludere alla grande la serata.

hotel lupo bianco canazei
calde atmosfere nel ristorante dell'hotel Lupo Bianco

hotel lupo bianco canazei

hotel lupo bianco canazei
buffet di insalate per la mezza pensione

canazei

Un rispetto del territorio, quello dell'Hotel Lupo Bianco, che ritroviamo anche all'interno delle sue camere, tutte spaziose e realizzate con materiali ecologici secondo una filosofia ecosostenibile, tipica degli hotel BIO. I materiali usati, inoltre, hanno una particolare capacità termica, che minimizza gli sbalzi di temperatura e la dispersione di calore.

hotel lupo bianco canazei

Poi, non appena apri la finestra e vedi questo panorama ti rendi conto che sei proprio nel posto ideale dove passare una vacanza, una vacanza all'insegna dello sport, natura e relax, da scoprire a ritmo lento, o meglio, a ritmo di ciaspole  :)

hotel lupo bianco canazei
vista dalla camera

Info utili:

Lupo Bianco Mountain Hotel Wellness & Walking
Strada del Pordoi, 5
38032 CANAZEI (TN)
Tel. 0462.601330
email: info@hotellupobianco.it
Sito internet: Hotel Lupo Bianco Wellness & Walking

Dolomiti Walking Hotel
tutti gli hotels che aderiscono al gruppo Dolomiti Walking Hotels con proposte escursioni ed offerte

Fassa Sport
Il sito delle guide alpine di Canazei con i programmi delle ciaspolate e delle uscite sulla neve


ALTRE COSE DA FARE IN INVERNO IN TRENTINO:

Una facile escursione trekking alle sorgenti del Maè a Pecol, ammirando il foliage in Val di Zoldo

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Una delle escursioni trekking più semplici e panoramiche da fare a Pecol, in Val di Zoldo, è quella delle sorgenti del Maè. Dico panoramiche perchè in questa escursione ci ho messo qualcosa di mio, rivisitandola un po', in modo da allungare un po' i tempi e passare una bellissima giornata sulle Dolomiti del Pelmo e Civetta.
Arrivo a Pecol in una bellissima giornata di sole di novembre. E' bassissima stagione, tutto chiuso e nessuna persona per strada. Peccato, perchè questo è il periodo in cui i colori della montagna danno il meglio di sé, regalando agli escursionisti uno spettacolo unico, conosciuto a tutti come foliage.

trekking pecol val di zoldo
vista sulla Val di Zoldo



trekking pecol val di zoldo
il centro di Pecol



trekking pecol val di zoldo
antichi tabià lungo il torrente
La mia escursione parte dal vecchio abitato di Pecol e segue le indicazioni del sentiero 587 per le sorgenti del Maè.
Da qui continuo lungo il percorso vita con le varie postazioni per fare gli esercizi e entro nel bosco dove, poco più avanti, trovo la deviazione per le sorgenti e Col Grant.

trekking pecol val di zoldo

Seguo i cartelli girando a destra e, passato il greto del torrente, ahimè senza acqua per la siccità dell'estate, arrivo ad un bivio senza indicazioni. Il mio istinto mi dice di andare a destra e così salgo attraverso un sentiero, non segnalato, prendendo sempre più di quota. Ormai mi rendo conto che non era il sentiero giusto, ma poco importa, il panorama è sempre più imponente, soprattutto la vista sul monte Pelmo... Guardate che bellezza e che colori!

trekking pecol val di zoldo
ammirando il monte Pelmo


trekking pecol val di zoldo
foliage
trekking pecol val di zoldo
monte Civetta
Constatato che non era il sentiero per le sorgenti, ritorno nei miei passi e decido di non visitarle: di sicuro non ci sarà acqua visto le condizioni in cui versano i greti dei corsi d'acqua.
Di nuovo al bivio di poco fa e continuo la mia passeggiata verso Baita Civetta. Qui faccio sosta per il pranzo a sacco e ammiro un panorama bellissimo sulla parete del Civetta. 


trekking pecol val di zoldo
qui ci stava bene una sosta torta, peccato fosse tutto chiuso
A questo punto l'itinerario normale consiglierebbe di tornare in centro a Pecol. Io invece continuo l'escursione proseguendo in salita e con comodi tornanti fino al rifugio Pian del Crep dove c'è l'arrivo della telecabina. Qui si apre un magnifico panorama sulla Val di Zoldo con il gruppo del Bosconero. Davvero bellissimo!

trekking pecol val di zoldo
salendo al rifugio Pian del Crep

trekking pecol val di zoldo
gruppo del Bosconero
Dal rifugio Pian del Crep inizia la mia discesa verso Pecol. Lungo la pista da sci raggiungo Baita Cristeline poi, con un comodo sentiero, arrivo alle prime case tra Mareson e Pecol. Da qui in pochi minuti raggiungo il posto dove ho lasciato la macchina questa mattina.

trekking pecol val di zoldo
Baita Cristelin
trekking pecol val di zoldo
in discesa verso Pecol
Finisce qui una bellissima escursione autunnale a Pecol in Val di Zoldo, panoramica e semplice in un ambiente solitario e dai mille colori, l'ideale per scoprire il foliage sulle Dolomiti.

SCHEDA TECNICA:
Dislivello: 340 metri
Tempo: 4 ore con pausa pranzo inclusa

ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI ZOLDO: 

Tre facili passeggiate invernali da fare in Val di Fiemme

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Esistono in Trentino piccole isole felici fuori dalle rotte del circo bianco, dove è possibile fare sport immersi nella natura più selvaggia, lontano dalla folla, alla ricerca di una dimensione più raccolta della vacanza in montagna. Questa è stata la filosofia del mio weekend in Val di Fiemme, tre giorni immersi nella neve di Cavalese alla scoperta del territorio attraverso passeggiate invernali e ciaspolate.

passeggate invernali val di fiemme
malga Ora
Per questi due giorni in Val di Fiemme ho scelto come base Cavalese e precisamente l'hotel Orso Grigio, un ottimo quattro stelle da poco rinnovato, in centro paese, a pochi passi dal Palazzo della Magnifica Comunità. Un hotel dalla storia antichissima, un antico Albergo Reale, famoso un tempo per i sui bagni di fieno e la cura dell'uva e che vanta tra i suoi illustri ospiti l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe d'Asburgo. La posizione è perfetta perchè ti consente diraggiungere in poco tempo tutte le zone della Valle di Fiemme per poi ritornare comodamente in paese. soggiornando in un ambiente elegante e allo stesso tempo familiare.

cavalese
hotel Orso Grigio a Cavalese
Visto il poco tempo a disposizione, dopo aver preso possesso della mia camera, sono partito subito alla scoperta dei sentieri invernali della Val di Fiemme, lasciando il wellness in hotel al mio ritorno. In questi due giorni sono riuscito a fare tre passeggiate, spero con il tempo di poter aggiungerne altre in modo da dare una visuale più completa della zona.
Ecco qui sotto le mie tre escursioni con le ciaspole da fare in Val di Fiemme:

DA PASSO LAVAZE' A MALGA ORA E PASSO OCLINI
Dal centro di Cavalese parto in direzione Passo Lavazè, paradiso dello sci di fondo e famoso per i suoi panorami nordici. Dal parcheggio mi dirigo verso il piazzale dove c'è l'hotel Bucaneve e qui trovo subito le prime indicazioni per la passeggiata invernale verso Malga Ora. Il sentiero in andata è sempre battuto e ben segnalato: si passa per malga Varena e ci si inoltra nel bosco fino a spuntare a Malga Ora dopo un'ora di cammino.
 
passeggiate invernali val di fiemme
la segnaletica sempre presente a Passo Lavazè

ciaspole val di fiemme
panorama nordico
La malga (più ristorante) è aperta anche in inverno, io l'ho trovata chiusa perchè ancora non era alta stagione, ma volendo ci si può fermare anche per pranzo o per un ricco spuntino. Tempo per ammirare il bellissimo panorama che si apre su Catinaccio, Latemar e Sciliar e continuo verso Passo Oclini aggiungendo altri 30 minuti di camminata. Il ritorno lo effettuo ritornando a Malga Ora e da qui seguendo per un tratto la pista da sci di fondo ( ce ne sono tre, bisogna prendere quella di mezzo) e poi per un sentiero che conduce di nuovo a Passo Lavazè. Questo sentiero è meno frequentato, direi che è più estivo, in alternativa si può tornare lungo il tracciato dell'andata.

splendida vista sul Catinaccio
Facile fino a Malga Ora; medio fino a Passo Oclini
Dislivello 62 metri fino a malga Ora, 130 metri fino a Passo Oclini

CON LE CIASPOLE A PAMPEAGO E RIFUGIO LATEMAR
Prossima escursione: Pampeago – rifugio Latemar. Sempre partendo dal centro di Cavalese, raggiungo la partenza degli impianti di Pampeago dove inizia l'itinerario da fare con le ciaspole che conduce al rifugio Latemar. Il tracciato, facile e adatto a tutti, parte a sinistra della chiesetta degli alpini e sale per circa due chilometri immerso in un bosco di conifere nel silenzio della neve. E' forse questo il punto di forza delle ciaspolate: un'immersione totale nella natura scoprendo il territorio a ritmo lento.

ciaspole val di fiemme
le mie compagne di avventura

ciaspole val di fiemme

Una volta uscito dal bosco si apre davanti ai miei occhi un panorama bellissimo sulle pareti del Latemar con le sue guglie appuntite e orizzonti che spaziano dalle Dolomiti trentine fino all'Alto Adige. Davvero bellissimo. Pure qui ci si può fermare in rifugio per il pranzo :=)
Calcolate circa 50 minuti per la camminata. Per il ritorno si può effettuare lo stesso sentiero oppure scendere con la seggiovia Latemar che conduce direttamente a Pampeago.

ciaspole val di fiemme
panorama incantato
RELAX IN HOTEL
Dopo tutto questo camminare a contatto con gelo e neve è stato bello rientrare a Cavalese e godermi il calore del centro benessere dell'hotel Orso Grigio. Un centro benessere intimo e coccolo, in linea con la filosofia dell'accoglienza dell'hotel, con una zona relax con idromassaggio con acqua a 36°, sauna finlandese, percorso Kneipp e bagno turco.

hotel orso grigio cavalese
la sala del camino presso l'hotel Orso Grigio di Cavalese

hotel orso grigio cavalese
momento idromassaggio
Accanto troviamo la sala del camino dove ci si può rilassare in un ambiente storico dagli antichi soffitti, magari degustando una delle tante tisane presenti nell'angolo degli infusi e frutta secca o semplicemente godere del silenzio e del relax dopo una giornata di attività fisiche.

hotel orso grigio cavalese
relax in sauna
Secondo giorno e altra occasione per scoprire le passeggiate invernali della Val di Fiemme:

SENTIERO MARCIO',  PARCO DI PANEVEGGIO- PALE DI SAN MARTINO
La terza escursione mi porta nel parco di Paneveggio. Siamo ai piedi delle Pale di San Martino, verso il Passo Rolle. L'escursione parte dal parcheggio vicino al centro visitatori, dove trovo subito le prime indicazioni per il Sentiero Marciò. Da qui seguo un percorso ad anello da fare con le ciaspole, ma anche semplicemente con scarponcini trekking a seconda della quantità di neve.


passeggiate invernali val di fiemme
la foresta di Paneveggio
Dopo aver attraversato il ponte coperto, l'itinerario continua all'interno della foresta, una foresta della quale vi avevo già parlato tempo fa nel post dedicato alla foresta dei Violini, sempre magica anche in inverno. Verso la fine del tracciato, attraverso di nuovo il torrente Travignolo, questa volta lungo uno spettacolare ponte sospeso che supera una stretta gola, e ritorno al punto di partenza dopo circa un'ora. Dal vicino centro visitatori faccio una piccola deviazione per vedere l'area faunistica del cervo rivestita di bianco, ero già stato qui in autunno durante i green weekend dedicati al bramito del cervo, e do l'ultimo saluto agli abeti e alla foresta di Paneveggio.

passeggiate invernali val di fiemme
camminare in un bianco immacolato



passeggiate invernali val di fiemme
una sosta per ammirare la Val di Fiemme
Ma non è un addio. Il calore del legno e della foresta lo ritrovo all'interno delle camere dell'hotel Orso Grigio, tutte rinnovate utilizzando i migliori materiali dell'edilizia ecocompatibile: l'argilla cruda, per garantire la termoregolazione delle pareti, e soprattutto il legno, quasi tutto abete rosso e abete bianco, provenienti dalle foreste della Val di Fiemme. Il risultato sono degli ambienti eleganti dove il fascino della tradizione si unisce all'eleganza del moderno creando il massimo comfort per una vacanza. Penso che le foto qui sotto parlino da sole:=)

hotel val di fiemme
l'eleganza delle camere dell'Orso Grigio
hotel val di fiemme
cura nei minimi dettagli

orso grigio

Fiore all'occhiello dell'hotel Orso Grigio è il suo ristorante, aperto anche alla clientela esterna, sia a pranzo che a cena. Ho avuto modo diusufruire della mezza pensione con menu a quattro portate a scelta, un menu basato tendenzialmente su prodotti della Val di Fiemme, a km zero, seguendo le ricette della tradizione ma con un tocco di cucina innovativa e leggera. 
Questo Hotel, infatti, fa parte del club “Tradizione e Gusto”, a cui appartengono operatori che valorizzano antichi saperi e antichi sapori legati all’offerta di qualità, alla storia della Val di Fiemme e al suo ambiente naturale, favorendo una relazione diretta tra chi produce e chi consuma.

hotel val di fiemme
il calore della stube nel ristorante dell'hotel
hotel val di fiemme
ambiente di charme

hotel val di fiemme
piatti della tradizione
A conferma del fatto che la prima colazione in montagna è sempre il top, al mattino ho trovato ad accogliermi un ricchissimo buffet con torte, dolci, pane, marmellate, yogurt di malga, frutta fresca, succhi e crostate rigorosamente fatte in casa, la maniera perfetta per fare un carico di energia e partire alla volta delle cime innevate della Val di Fiemme, sempre bellissime e pronte ad essere conquistate.

Un itinerario con le ciaspole a San Vigilio di Marebbe, da Pederu al rifugio Lavarella

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I sostenitori del turismo responsabile, quelli che “la lentezza non è una rinuncia, ma un conquista”, già lo sanno: esistono a San Vigilio di Marebbe, ma anche a Plan de Corones, piccole isole felici, dove è possibile camminare nella natura più selvaggia,lontano dalla folla, alla ricerca di una dimensione più raccolta della vacanza neve in montagna. E come scoprire questi angoli incantati se non con le ciaspole? San Vigilio di Marebbe è la porta d'ingresso al parco naturale Fanes Sennes, vero paradiso per gli amanti delle ciaspole da scoprire a ritmo lento nel pieno rispetto della natura. Con il post di oggi volevo parlarvi di due ciaspolate da fare sulla neve di San Vigilio di Marebbe, la prima nel parco di Fanes, mentre la seconda, più una gita/camminata, a Plan de Corones.
 
itinerari ciaspole san vigilio di marebbe
scendendo dal Passo Furcia
Durante questo soggiorno in terra altoatesina risiedo presso l'hotel Almhof Call, un ottimo quattro stelle situato in centro paese, ideale per abbinare le attività sportive con il piacere del benessere.

 
itinerari ciaspole san vigilio di marebbe
L'hotel Almhof Call sotto una fitta nevicata
Un benessere che inizia già al mattino presto con la prima colazione :)) L'ideale per affrontare una giornata sulle ciaspole e per fare il pieno di energie.
 
itinerari ciaspole san vigilio di marebbe
ricca prima colazione
L'hotel Almhof Call propone anche un ricco programma di escursioni da fare in compagnie delle guide alpine e con l'ente del turismo, il modo più semplice per effettuare un'escursione senza avere il problema di organizzarla.

CON LE CIASPOLE DA PEDERU AL RIFUGIO LAVARELLA
La mia uscita con le ciaspole, invece, è in solitaria e parte dal rifugio Pederù. Questo itinerario è un classico della zona; ero già stato qui durante l'escursione al Fodara Vedla, ma devo ammettere che in inverno ha tutto un altro fascino. 

 
itinerari ciaspole san vigilio di marebbe
avvicinandosi al rifugio Pederu da San Vigilio
Al Pederù ci si arriva in macchina o in navetta da San Vigilio e si può parcheggiare nel comodo parcheggio di fronte all'hotel/rifugio. Da qui seguo le prime indicazioni del sentiero CAI 7 e inizio a salire ripidamente di quota attraverso larghi tornati fino a raggiungere un'ampia vallata a metri 1900 d'altezza. Il sentiero ora si fa più pianeggiante e panoramico, mi lascio alle spalle la valle dove c'era il rifugio Pederu e entro nel mondo di Fanes e Sennes, ai piedi del Col Bechei e della Sella di Ciamparoagn.

itinerari ciaspole san vigilio di marebbe
le malghe attorno al rifugio Lavarella

ciaspole pederu rifugio lavarella
Ancora leggermente in salita e raggiungo il pianoro dell'Alpe di Fanes, dove a breve distanza si trovano i rifugi Fanes e Lavarella, a metri 2042. Decido di visitarli tutti e due: prima Ucia Fanes e poi, sempre immerso in uno scenario da sogno, arrivo a Ucia Lavarella, dove faccio finalmente una sosta. E cosa potevo prendere in un rifugio in Alto Adige, soprattutto dopo aver già fatto una colazione abbondante? :((
I Kaiserschmarren :)) Frittelle dolci con marmellata ai mirtilli rossi e zucchero a velo, sempre un must in rifugio e soprattutto molto più a buon mercato qui rispetto all'Alpe di Siusi :((
 
ciaspole pederu rifugio lavarella
sosta Kaiserschmarren

ciaspole pederu rifugio lavarella
il mondo di Fanes

Per chi ha voglia o fiato, l'itinerario con le ciaspolepuò continuare fino al Passo di Limo per ammirare panorami ancora più estesi e magici sulle Dolomiti.
Io purtroppo sono a corto di tempo e ritorno al rifugio Pederù con lo stesso sentiero dell'andata. In totale sono 6 km per 500 metri di dislivello (quasi tutti all'inizio) per circa 2 ore di cammino per tratta.

ciaspole
Ad attendermi a San Vigilio di Marebbe, dopo una lunga giornata sulla neve, trovo il benessere dell'hotel Almhof Call, assolutamente il top qui in zona e penso che le foto qui sotto parlino da sole:

ciaspole pederu rifugio lavarella
piscina hotel Almhof Call
Ho avuto la fortuna di visitare il centro benessere quando la maggior parte della gente era ancora sulle piste da sci, così ne ho approfittato per una nuotata nella piscina con la grotta e cascata tutta per me :))

spa san vigilio di marebbe

E' stato bello, inoltre, scoprire una Spa di altissimo livello, a cominciare dalla sala relax con letti ad acqua per riposarsi in un ambiente costruito interamente in legno di cirmolo (famoso per le sue proprietà rilassanti), la sauna ai cristalli di montagna,ma anche quelle più tradizionali come la finlandese e quella alle erbe, finendo con una vasta gamma di trattamenti e pacchetti su misura per il benessere. Perfetto per concludere una giornata sulla neve.

ciaspole san vigilio di marebbe
un riposo meritato
CAMMINATA A PLAN DE CORONES E PASSO FURCIA
Questa escursione è stata più una mia invenzione. Ho acquistato un biglietto andata e ritorno per Plan de Corones con partenza dalla telecabina Miara. Dopo due cambi sono sceso a piedi per circa dieci minuti lungo la pista da sci che conduce al Passo Furcia (purtroppo non c'è il collegamento diretto da San Vigilio). Da qui ho preso l'altra telecabina che collega Passo Furcia a Plan de Corones.
 
ciaspole san vigilio di marebbe
a piedi sulla pista da sci verso il Passo Furcia
Dalla vetta si può ammirare un panorama a 360 gradi sulle Dolomiti fino alle montagne dell'Austria. Da non perdere la visita alla Campana Concordia con all'interno il bassorilievo delle catene montuose attorno a Plan de Corones, e almuseo MMM di Messner per gli amanti dell'architettura.
 
ciaspole san vigilio di marebbe
MMM Messner Museum

Al ritorno ho ripreso la telecabina per Passo Furcia e sono sceso a San Vigilio a piedi lungo il segnavia n. 1. Chiedete al personale degli impianti da dove si prende il sentiero perchè all'inizio non è ben segnalato.

ciaspole san vigilio di marebbe
nel silenzio del bosco

ciaspole san vigilio di marebbe
antichi masi lungo il percorso
Il percorso si snoda nel bosco, attraversa per una volta la pista da sci e raggiunge l'abitato di Rara. Da qui lungo la strada si scende fino al rifugio La Miara e si prosegue fino al centro di San Vigilio di Marebbe, in circa due ore totali di camminata. Vedete voi come impostare la giornata, si può anche fare semplicemente San Vigilio di Marebbe Passo Furcia a piedi e ritorno. Se avete dubbi scrivetemi pure.

ciaspole san vigilio di marebbe
avvicinandosi a San Vigilio di Marebbe
Di nuovo in hotel, è la volta del benessere della cucina dell'Almhof Call. In due ambienti diversi, uno molto elegante e l'altro dal calore tipico delle baite di montagna, si possono assaggiare i sapori tipici del territorio presentati con grande raffinatezza.
 
hotel con spa san viglio di marebbe
cenare in un ambiente elegante e tradizionale

hotel con spa san viglio di marebbe

Ammetto che solo il buffet di insalate poteva valere come una cena (per la quantità di cose presenti), comunque anche il menu a quattro portate merita di essere menzionato soprattutto nel reinventare con estro e fantasia le ricette altoatesine,con prodotti a km zero.
Ma è tutto l'hotel che merita di essere vissuto, dalla professionalità dello staff, all'eleganza e tipicità dei suoi interni, in primis la sala con il caminetto acceso dove passare piacevoli serate in compagnia, finendo con il centro benessere, tutti fattori che fanno dell'Almhof Call l'indirizzo ideale per immergersi nello spirito delle Dolomiti.

Informazioni Utili:
39030 San Vigilio di Marebbe - Alto Adige
Tel. 0474.501043
Email: info@almhof-call.com

NB. Condizioni speciali per tutti i lettori del blog :) 
Per tariffe, offerte e disponibilità, potete pure inviarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com , ormai ho una buona esperienza in tema hotel di montagna e sono felice di potervi aiutare :)


ALTRE COSE DA FARE A SAN VIGILIO DI MAREBBE:

Itinerario con le ciaspole sull'Alpe di Siusi: da Saltria al rifugio Zallinger

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Tra gli itinerari con le ciaspole da fare sull'Alpe di Siusi, quello al rifugio Zallingerè tra i più spettacolari e interessanti dal punto di vista paesaggistico.
Sappiamo tutti che un'uscita con le ciaspole non è da considerarsi come una normale escursione trekking: in ambiente innevato c'è sempre un rischio e i sentieri segnalati e battuti sono ancora pochi.
Così, durante la miavacanza a Castelrotto presso Villa Kastelruth, mi sono affidato all'escursione con le ciaspole organizzata dalla scuola sci Seiseralm in collaborazione con l'ufficio turistico, prenotatile tranquillamente in hotel. Tutto così semplice e per una volta senza il pensiero di dover pensare all'organizzazione dell'escursione. Finalmente :)

ciaspole alpe di siusi

Il punto di ritrovo è l'arrivo a monte della telecabina che sale a Compatsch. Qui incontro la guida e gli altri partecipanti all'escursione, e assieme prendiamo il servizio autobus (a pagamento) che conduce in località Saltria, a 1690 metri d'altezza. Qui ha inizio il nostro itinerario verso il rifugio Zallinger. Un itinerario che normalmente è lungo il sentiero 9, ma che, invece, nel nostro caso, grazie alla presenza di una guida che conosce il territorio, attraversa il bosco, ponticelli su torrenti, antichi fienili, facendo  diverse soste per ammirare i giganti dolomitici del Sassolungo e Sassopiatto.

ciaspole alpe di siusi

ciaspole alpe di siusi

Una breve pausa accanto ad un gruppo di malghe che sembrano uscite da un libro di fiabe e via di nuovo nel bosco sbucando, alla fine, nel sentiero n. 9 di cui vi parlavo prima. Di qui un ultimo tratto in salita che costeggia la pista da slittino e superiamo il tratto più ripido. Il rifugio ormai è bene in vista: ci aspetta lì in alto con la sua caratteristica chiesetta bianca a fare da meta alla nostra escursione.

alpe di siusi


ciaspole alpe di siusi

ciaspole alpe di siusi

Al rifugio troviamo tantissima gente, complice soprattutto l'arrivo della vicina seggiovia, ma riusciamo lo stesso a trovare posto all'aperto per assaggiare le delizie locali come canederli o, nel mio caso, i Kaiserschmarrem , frittatina dolce con marmellata ai mirtilli e zucchero a velo :)) che bontà.

ciaspole alpe di siusi

Un po' di riposo perammirare un panorama patrimonio dell'umanità e rimettiamo ai piedi le nostre ciaspole, iniziando così la nostra discesa. Il ritorno lo facciamo seguendo il sentiero numero 9, ai margini delle pista da sci e di quella da slittino.
Il primo tratto è con una notevole pendenza, poi, arrivati a malga Tirler, dove c'è molto spesso musica dal vivo, è quasi pianeggiante.

ciaspole alpe di siusi

Ormai è quasi fatta. Sulla nostra destra altre splendide vedute sul Sassolungo ed eccoci alla fermata dell'autobus di Saltria, dove eravamo partiti questa mattina.

ciaspole alpe di siusi

Finisce qui una bellissima escursione con le ciaspole sull'Alpe di Siusi. Ammetto che senza guida non sarei mai riuscito a fare da solo tutto il percorso dell'andata, ma, d'altronde, ci si affida a dei professionisti anche per questo motivo.
Di nuovo a Castelrotto è la volta del sano relax presso la Spa dell'hotel Villa Kastelruth, iniziando subito dalla piscina all'aperto riscaldata, passando poi alla sauna panoramica e finendo con un dolce far niente sui lettini con vista Sciliar, il modo migliore per finire una giornata sulla neve in una confortevole atmosfera di benessere.

ciaspole alpe di siusi

ciaspole alpe di siusi

ciaspole alpe di siusi

Info Utili:
Scuola Sci Alpe di Siusi: SkiSchule Seiseralm
Hotel Villa Kastelruth: Hotel Villa Kastelruth - Castelrotto

ALTRE COSE DA FARE A CASTELROTTO E DINTORNI:

Cosa vedere a Egna, uno dei borghi più belli d'Italia

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La cittadina di Egna, in Alto Adige, è da poco tempo entrata nel club dei borghi più belli d'Italia. Molto spesso ingiustamente lasciata in secondo piano dai più famosi centri come Bressanone, Brunico e Merano, mi sono promesso quest'estate di visitarla di persona e vedere se veramente meritava questo riconoscimento.
Ho avuto il piacere di visitare Egnadurante un mio soggiorno nella Bassa Atesina , più precisamente a Cortina sulla strada del Vino/Kurtinig, presso l'hotel Teutschaus. Un soggiorno dove ho scoperto il territorio in bicicletta, lungo la pista ciclabile dell'Adige e quella della Strada del Vino. Egna si trova proprio lungo la pista ciclabile, così ne ho approfittato per scendere dalla bici, noleggiata in hotel, e visitare la cittadina.

cosa vedere a egna

Già da subito ci si rende conto che il borgo, dal bel nucleo antico a portici, risponde alla tipologia della strada-mercato caratteristica dei centri mercantli tirolesi: venne in efftti fondato nel XI secolo, per volere del principe vescovo di Trento, come luogo di sdoganamento delle merci trasportate via terra e via fiume, depositate nel Ballhaus (letteralmente, “casa della balle di stoffa) in via Hofer.

cosa vedere a egna

cosa vedere a egna

Ed è proprio la via Hofer a stupirmi. La stessa via Hofer e via dei Portici allineano pittoresche case altoatesine con portici massicci rivolti al fiume (ma senza cantine, per evitare gli allagamenti). Una via dei Portici davvero caratteristica e secondo me tra le più belle viste in Alto Adige, lontano dal glamour di quelle delle altre città e dalla forte tradizione tirolese.

cosa vedere a egna

cosa vedere a egna

La particolarità di queste case è la grande sala, alta dal primo piano al sottotetto, su cui si affacciano i ballatoi di accesso alle stanze dei piani superiori.
In una di queste Saalhaeuser ha sede la prigione in cui venne incarcerato per una notte Andreas Hofer prima di essere giustiziato a Mantova. 


cosa vedere a egna

Merita inoltre una visita la Parrocchiale di S. Nicolò, di fondazione romanica, che conserva nelle navate laterali affreschi del 400.

cosa vedere a egna

Alla fine il borgo di Egna mi è piaciuto molto: coccolo e davvero caratteristico, merita di sicuro una visita se si è in zona o di passaggio, magari facendo una sosta in uno dei locali tipici che hanno aperto recentemente sotto i portici.
Di nuovo in sella alla mia bici, continuo a pedalare verso Termeno e poi lungo la Strada del Vino faccio ritorno a Kurtinig. Qui ad attendermi trovo il benessere dell'hotel Teutschaus con una bella piscina all'aperto con giardino e un ottimo ristorante dove la mezza pensione viene servita con un grande buffet all'aperto sotto una pergola, il modo migliore per recuperare le energie e per immergersi nei sapori dell'Alto Adige. 


cosa vedere a egna

cosa vedere a egna

cosa vedere a egna

Info Utili:
Hotel Teutchhaus: Hotel Teutschhaus, Cortina Strada del Vino
Bassa Atesina: Suedtiroler Unterland


ALTRE COSE DA FARE SULLA BASSA ATESINA:

Tre itinerari da fare con le ciaspole in Val Fiorentina ai piedi del monte Pelmo

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Tra i vari itinerariinvernali con le ciaspole che si possono fare ai piedi del monte Pelmo, sulle Dolomiti Bellunesi, quelle inzona Selva di Cadore Val Fiorentina, sono tra i più belli e panoramici di tutta l'area dolomitica.
Con il post di oggi volevo presentarvi tre escursioni con le ciaspole da fare in Val Fiorentina, tutte semplici e dai panorami imbattibili.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
la chiesetta di Santa Fosca con sullo sfondo il monte Pelmo
Durante questi due giorni in Agordino soggiorno presso l'hotel Garni La Stua, un piccolo hotel di charme di categoria tre stelle, situato nella località di Santa Fosca e dal tipico fascino e genuinità degli hotels di montagna. Al mio arrivo incontro Mirko, è lui che gestisce l'hotel assieme alla famiglia e che mi dà tutte le dritte e consigli per organizzare al meglio il mio weekend ai piedi del monte Pelmo. Le camere sono in totale 12; tutte hanno in comune il calore delle case di montagna, semplici, tradizionali con ambienti accoglienti in una posizione privilegiata.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
l'hotel garnì La Stua

In effetti, già la vista dalla camera del Garnì La Stua promette molto bene: un panorama immacolato e vette innevate che spaziano dal Pelmo alla Marmolada!

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
camera con vista
Preparati guanti, giacca e ciaspole, sono pronto a scoprire le Dolomiti Bellunesi lontano dalle piste da sci, a pieno contatto con la natura, nei silenzi dei boschi delle Dolomiti. Il mio primo itinerario mi porta a:

MALGA PIEN DE VACIA E PIERA DELL'AUTA
Dal Garnì La Stua seguo la stradina che conduce alla piccola frazione di L'Andria, qui faccio una breve sosta per ammirare questo antico abitato con un vecchio mulino e, all'altezza della curva, sulla destra, prendo una stradina che conduce alla malga Pien de Vacia. Le indicazioni indicano anche Mondeval, le seguo e dopo pochi metri entro nel bosco. E' arrivato il momento di mettere le ciaspole! 

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
si parte con la prima ciaspolata

In salita proseguo immerso in un mondo di bianco dal fascino unico. Arrivato alla malga il panorama si apre all'improvviso e si inizia ad ammirare il monte Pelmo in tutta la sua bellezza. Tempo per le foto e via di nuovo in marcia, ora con una salita più dolce, circondato da panorami unici, con ogni tanto le vette dolomitiche che escono dagli alberi come ad avvisarti della loro presenza.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
malga Pien de Vacia


percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
ai piedi del Pelmo


ciaspole monte pelmo

In circa un'ora e venti minuti arrivo a Piera dell'Auta: qui il sentiero fa una svolta a destra, passa un ponte con vicino una centrale idroelettrica e inizia a scendere con larghi tornanti fino ad arrivare presso la zona area pic nic all'altezza della strada che conduce al Passo Staulanza, nei pressi della pista da sci di fondo.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
a Piera dell'Auta

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
vista verso il Civetta
percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
arrivato nel fondovalle
Da qui seguo un sentiero nel bosco che conduce a Pescul e poi continuo lungo la strada fino a Santa Fosca. Qui merita fare una sosta per ammirare la piccola chiesetta, uno dei gioielli nascosti più belli del Veneto e con una vista straordinaria.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi


Scheda tecnica:
Santa Fosca – loc. Piera dell'Auta 1H20
loc. Piera dell'Auta – Santa Fosca 1H15
Dislivello: 335 metri

Essendo un garni, l'hotel La Stua offre camera e prima colazione, per cena, invece, si ha la possibilità di usufruire di un buono sconto per uno dei ristoranti tipici della zona.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi

Al mattino, invece, sveglia presto e subito una ricca prima colazione con pane, succhi di frutta freschi, yogurt di malga, affettati, brioches calde, marmellate, oltre a tè, caffè e cappuccino, che qui è fatto con particolare attenzione. Ottima base per attività all'aria aperta come ciaspole, sci di fondo, alpinismo e pattinaggi, il tutto in una sala dal classico sapore alpino dalla quale si può ammirare tutto il panorama innevato stando accanto alla stube.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
prima colazione dallo charme alpino

pensione montagna
interno della sala colazione del garnì La Stua

RIFUGIO CITTA' DI FIUME
Questa èl'escursione invernale più conosciuta della zona, complice soprattutto la presenza del rifugio facilmente raggiungibile e aperto anche in inverno.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
in partenza verso il rifugio Città di Fiume

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi

Lascio la macchina nel parcheggio situato vicino ad un tornante lungo la strada per il Passo Staulanza e inizio a seguire il sentiero battuto, con segnaletica, che sale senza particolari difficoltà al rifugio città di Fiume.

percorsi ciaspole dolomiti bellunesi
sempre frequentatissimo

Se volte pranzare qui vi conviene telefonare in anticipo: il rifugio è quasi sempre pieno :((

ciaspole rifugio fiume

Persa la speranza di trovare un posto libero ritorno alla macchinacompletando un giro ad anello: mi lascio alle spalle il rifugio città di Fiume e seguo un sentiero battuto (assenza di segnaletica) scendendo nel bosco con una vista impressionante sulle pareti del Pelmo ( se non trovate la traccia del percorso chiedete info al rifugio).

ciaspole rifugio fiume
completando il giro ad anello

ciaspole rifugio fiume
ammirando il  Pelmo
Dopo poco tempo mi ritrovo nel sentiero dell'andata e ritorno così al punto di partenza.
NB: Volendo si può tornare lungo il sentiero dell'andata.
Scheda tecnica:
Parcheggio – Rifugio Città di Fiume, 45 minuti
Rifugio Fiume, sentiero nel bosco 472 (solo un tratto), parcheggio, 1 ora
Dislivello: 300 metri


RIFUGIO FERTAZZA
Una vecchia conoscenza ;) Ero già stato qui in novembre per ammirare i colori dell'autunno sul monte Fertazza e devo ammettere che anche in inverno ha un suo perchè.

ciaspole fertazza
ciaspolata verso il rifugio Fertazza
Punto di partenza sono gli impianti di risalita di Pescul; da qui si prende un sentiero, verso la fine del piazzale, che sale costantemente nel bosco per quasi tutta la durata dell'itinerario. A differenza delle altre due escursioni, qui si ammira meno panorama ma, se si trova una giornata con molta neve, allora la scenografia è davvero unica, direi quasi natalizia :))

ciaspole fertazza
atmosfera magica

Seguite sempre i cartelli con le indicazioni Rifugio Fertazza e non prendete deviazioni o altri sentieri laterali. Giunti al rifugio Fertazza si aprirà una bellissima vista sul monte Pelmo,peccato oggi un po' coperto dalle nuvole, ma ugualmente suggestivo. 


ciaspole fertazza
rifugio Fertazza

ciaspole fertazza

ciaspole fertazza
un itinerario quasi sempre nel bosco

NB. Volendo, prima di arrivare al rifugio Fertazza, si può prendere una deviazione che si intrufola nel bosco e sale al rifugio Belvedere. Io l'avevo fatto in autunno e vi assicuro che la vista è spettacolare.
Il ritorno lo effettuo lungo lo stesso percorso.

Scheda tecnica:
Pescul – rifugio Fertazza 1H50
Dislivello metri 428

Una piccola pausa sulla strada del rientro per ammirare il tramonto su Selva di Cadore e monte Pelmo ed eccomi di nuovo al Garni La Stua.

selva di cadore
tramonto a Selva di Cadore
Ad attendermi c'è l'amore per il territorio che i proprietari trasmettono a fior di pelle e che si avverte in ogni spazio: una piccola casa di montagna per una vacanza genuina, lontano dai centri benessere e località alla moda, scoprendo antichi valori e tradizioni nel cuore delle Dolomiti.

Informazioni Utili:
Hotel Garni La Stua
Via dei Denever, 23
32020 Selva di Cadore (BL)
Tel. 0437. 521238
Email: lastua@dolomiti.com 
Sito Web: Hotel Garni La Stua Selva di Cadore

ALTRE COSE DA FARE IN AGORDINO:

Cosa fare a San Candido in inverno se non si sa sciare

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L'inverno sulla neve di San Candido si contraddistingue principalmente per la sua grande offerta sciistica con oltre 20 impianti di risalita e 100 km di piste per sci da discesa per tutti i livelli.
Ma cosa si può fare a San Candido in inverno se non si sa sciare?
Siamo nella zona delle Tre Cime in Alta Pusteria, un territorio che va dal tratto basso di Villabassa al confine austriaco, comprese le valli laterali verso Sesto e Braies, un paradiso naturale che invita a lunghe passeggiate e ad attività immerse nella natura.

 
cosa fare a san candido inverno senza sciare
camminando da San Candido a Sesto


Lo scorso weekend ho trascorso tre giorni a San Candido lontano dalle piste da sci, riscoprendo il territorio in un modo lento, a pieno contatto con la natura.
Ma vediamo le cose con ordine. A San Candido alloggio presso il Zin Senfter Residence: in centro paese, 21 appartamenti dislocati intorno all’elegante Piazzetta Senfter, in un ambiente ricco di atmosfereeleganti e sapientemente curate, in cui si può piacevolmente percepire l'attenzione e la qualità in ogni dettaglio, dai materiali per l'arredamento, ai colori delle pareti fino alle decorazioni dei letti, vere e proprie opere d'arte con il tocco di artisti locali.
 
cosa fare a san candido inverno senza sciare
il residence Zin Senfter
La prima cosa che ho fatto al mio arrivo è stato prendere possesso del mio appartamento, spazioso e luminoso, con un bel angolo pranzo in stile tirolese con annessa stube e anche un grande balcone! Il modo migliore per iniziare un soggiorno qui a San Candido in totale autonomia.

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un ambiente di charme

cosa fare a san candido inverno senza sciare

san candido
puro stile alpino


Grazie all'eccellente posizione sono riuscito, poi, a muovermi senza problemi, lasciando la macchina praticamente ferma e raggiungendo tutte le località a piedi o con i mezzi pubblici.

CIASPOLE E PASSEGGIATE INVERNALI
San Candido e l'Alta Pusteria sono un paradiso per le ciaspole. Purtroppo un weekend non è sufficiente per scoprire tutte le camminate, ma qui sotto vi elenco quelle che ho fatto e alcune che mi piacerebbe fare in futuro, così magari potrò arricchire questo post:
Da San Candido a Sesto: bellissima passeggiata che parte dal centro paese e segue il corso del torrente Rio di Sesto, passando prima per l'hotel Sole e poi, sempre immerso nel bosco, ai margini della pista di fondo, arrivando in circa due ore a Sesto.
 
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camminando verso Sesto da San Candido



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antichi fienili a Sesto

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una visita a Sepp Innerkofler a Sesto
Volendo si può seguire anche il sentiero n. 4che si sviluppa più in alto e arriva sempre in centro paese. Il ritorno l'ho effettuato in autobus.
Da San Candido a Dobbiaco: partenza dagli impianti di San Candido nei pressi dei campi da tennis e si continua sempre dritto, prima lungo un tratto della pista di sci di fondo, e poi costeggiando la ferrovia fino a Dobbiaco. Qui si può fare una sosta in centro paese e ritornare in treno.
 
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lungo il sentiero per Dobbiaco

san candido
un'immersione totale nella natura

Le escursioni che mi piacerebbe fare?
Da Sesto alla Val Fiscalina: bellissimo giro fino al rifugio Dolomitenhof
Da Dobbiaco al lago di Dobbiaco: l'ho fatta in estate, comoda passeggiata verso uno dei laghi più belli dell'Alto Adige, in inverno completamente ghiacciato.

SCI DI FONDO:
L'Alta Pusteria vanta una rete complessiva di 200 km di piste di sci da fondo con 34 anelli, 5 piste omologate FIS, 26,5 km di piste nere, 126 km di piste rosse e 62 km di piste blu. Un'attività sportiva che ti permette di entrare a pieno contatto con la natura e di scoprire angoli nascosti e silenziosi delle Dolomiti, cosa che con gli altri sport non è possibile.
 
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paradiso per il fondo


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con gli sci da fondo verso Sesto
Per lezioni o noleggio sci vi consiglio Lanz Aktiv a Dobbiaco, ve ne avevo parlato in questo post QUI, semplice da raggiungere da San Candido e vicino alla stazione dei treni.
 
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noleggio e scuola sci di fondo Lanz Aktiv a Dobbiaco

SLITTINO
Un'attività sportiva che va alla grande qui in Alto Adige. A San Candido si sale, con gli impianti di risalita, al rifugio Gigante Baranci e si scende dopo varie curve, per circa 3 km, di nuovo in centro paese. Un'esperienza bellissima!
 
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pista di slittino scendendo dal rifugio Baranci
Anche a Sesto è presente una pista di slittino. E' la pista della Croda Rossa, 5 km di pura discesa con 600 metri di dislivello e la possibilità di vivere l'esperienza anche in notturna.

PATTINAGGIO SU GHIACCIO
In pratica quasi ogni località in Alta Pusteria offre una pista di pattinaggio su ghiaccio. San Candido, Sesto e Villabassa hanno tutte una pista artificiale dove si possono noleggiare pattini, mentre, per chi ha voglia di un'esperienza su una pista naturale, può cimentarsi sulle acque ghiacciate del lago di Dobbiaco, godendosi uno spettacolo unico magari sorseggiando, alla fine, una cioccolata calda nel vicino bar sul lago.

BENESSERE
Dopo una giornata sulla neve è stato bello tornare al Zin Senfter Residencee godere del benessere del centro Haunold Spa, una piccola area wellness con sauna finlandese, bagno turco, cabina a raggi infrarossi, una vasca d'immersione e una sala relax con vista panoramica sulle vette innevate, ideale per rilassarsi e rigenerarsi, leggendo un libro e bevendo un tè o un infuso caldo dal piccolo angolo tisane.
 
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wellness al residence Zin Senfter


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reception Zin Senfter Residence
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grande cura nei minimi dettagli
Inoltre, a pochi passi dal Residence, è presente il parco acquatico AquaFun (ingresso scontato per gli ospiti del Residence), per chi proprio non può fare a meno di un tuffo in piscina.

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l'Aquafun a San Candido
IN CENTRO SAN CANDIDO
A differenza di molti paesi di montagna, San Candido offre un centro storico caratteristico con una bella via pedonalefiancheggiata da negozi, ottimo per lo shopping, e molti spunti artistici, come la famosa Collegiata, una delle chiese più belle e antiche delle Dolomiti, e le altre tre chiese situate in centro paese.

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il centro di San Candido

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l'interno della Parrocchiale
GUSTO
Ma anche il palato vuole la sua parte. Al Zin Senfter Residence, in una stube che sembra uscire da un libro di fiabe, dalla classica atmosfera tirolese, viene servita una ricchissima prima colazione, a base di prodotti locali a km zero, come pane fresco, torte, marmellate, succhi di frutta, yogurt di malga, formaggi, speck e altre specialità del negozio di gastronomia Senfter situato nella vicina piazzetta.

 
cosa fare a san candido inverno senza sciare
stube tirolese


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sala prima colazione
cosa fare a san candido inverno senza sciare
prima colazione con i sapori dell'Alto Adige
Imperdibile, inoltre, la merenda servita dalle 14 alle 18, sempre con prodotti dell'Alto Adige e tradizionali, un caldo benvenuto a casa dopo una giornata sugli sci, per un'immersione totale nei sapori dell'Alta Pusteria.

INFORMAZIONI UTILI:


Quando l'hotel è con vista lago di Como: ecco tutto lo charme del Posta di Moltrasio

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Soggiornare sulle rive del lago di Como in un hotel dall'antica tradizione e con una splendida vista sul lago più bello del mondo. E' questo il benvenuto all'hotel Posta di Moltrasio, un hotel a 3 stelle a conduzione familiare, situato a pochi chilometri da Como e Cernobbio.
Al mio arrivo incontro Armando, è lui che gestisce assieme alla famiglia il Posta di Moltrasio, una tradizione che risale al lontano 1932, quando nonno Sperindio prese in gestione quello che ai tempi era un luogo di ristoro per i viaggiatori che passavano lungo l'antica Via Regina. Da allora di cose ne sono passate: da piccolo luogo di ristoro il Posta di Moltrasio è diventato un punto di riferimento per tutta la zona, dove tutta la famiglia ancora oggi accoglie gli ospiti viziandoli con deliziose ricette, camere di charme, in un ambiente familiare e di relax.
Al mio arrivo la prima cosa che ho fatto è stato prendere possesso della camera e di ammirare la vista sul lago di Como: una vista che spazia dalle montagne di Moltrasio al piccolo paese di Torno, sulla sponda opposta del lago.


hotel vista lago di como posta moltrasio
vista dalla camera dell'hotel Posta

hotel vista lago di como posta moltrasio
interno della camera

hotel vista lago di como posta moltrasio

hotel vista lago di como posta moltrasio

Le camere sono in totale 17, tutte con pavimento in legno, bagno con doccia seguendo uno stile elegante e di charme dal tipico sapore provenzale.
In camera ho trovato con sorpresa un accappatoio e ciabattine, un kit cortesia per toilette, bollitore e tisane e anche la possibilità di scegliere il cuscino :)) Non male come inizio!

hotel vista lago di como posta moltrasio

Ma qui sul lago di Como non si viene per rimanere in camera. Certo, la vista invita a contemplare il lago rimanendo comodamente seduti nel piccolo balcone della camera, ma fuori c'è un magico mondo che merita di essere scoperto, a cominciare da sentieri trekking subito fuori l'hotel, oppure le più famose passeggiate di Brunate o la Greenway, un sentiero di 11 km da poco inaugurato che permette di scoprire il lago di Como da posizioni panoramiche.


hotel vista lago di como posta moltrasio
escursione sul lago di Como
Ovviamente Armando è stato di grande aiuto per organizzare i miei giri. Ammetto che non sono partito molto preparato, pertanto ho avuto bisogno di consigli e suggerimenti su come pianificare la giornata e di questo devo esserne grato :)) La posizione poi facilita il tutto: a pochi metri è presente l'imbarcadero della navigazione laghi dove si possono prendere i battelli per Como e le altre località lasciando comodamente la macchina nel parcheggio coperto dell'hotel.
Durante i miei tre giorni di visita ho avuto modo di camminare molto, cercando di vedere più cose possibili, tra cui anche Bellagioe il centro storico di Como.
Invito a visitare la sezione blog del sito dell'hotel Posta con tanti spunti e consigli utili su come passare una vacanza sul lago di Como.

hotel vista lago di como posta moltrasio

hotel vista lago di como posta moltrasio

Al mio ritorno a Moltrasio ho avuto modo di immergermi nei sapori del ristorante dell'hotel, lo storico ristorante “La Veranda”, riconosciuto come tra i migliori ristoranti tradizionali sul lago di Como. Piatti della tradizione vengono serviti in tre ambienti diversi: La Veranda, luminosa e racchiusa da vetrate apribili e panoramiche, e le sale Della Carrozza e Degli Stucchi, in stile lombardo, eleganti e dai colori accoglienti. In estate, è possibile mangiare anche sulla terrazza esterna, sotto le frasche di tigli secolari, ammirando il lago di Como.

hotel vista lago di como posta moltrasio
ristorante La Veranda

hotel vista lago di como posta moltrasio

hotel vista lago di como posta moltrasio

In ogni caso, si assaporerà un menu che rispetta le antiche tradizioni, privilegiando prodotti tipici locali, a km zero, seguendo il corso delle stagioni.

hotel vista lago di como posta moltrasio

Al mattino, una ricchissima prima colazione che accontenta tutti i palati, dal dolce al salato, succhi di frutta, brioches calde appena sfornate, pane, torte fatte in casa, ma anche affettati formaggio e dell'ottimo caffè e cappuccino.

hotel vista lago di como posta moltrasio
ricchissimo buffet per la prima colazione

hotel vista lago di como posta moltrasio

Il modo migliore per iniziare un soggiorno sul lago di Comoall'insegna della tradizione, in un ambiente familiare, elegante e dalla vista mozzafiato.

Informazioni Utili:
Hotel Posta Moltrasio 
Piazza San Rocco 5
22010 MOLTRASIO (CO)
info@hotel-posta.it

ALTRE COSE DA FARE SUL LAGO DI COMO:

Spa e benessere a Merano immersi nei giardini dell'hotel Marlena

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Pochi luoghi sanno riassumere la vera essenza di Merano come l'hotel Marlena di Marlengo.
La vocazione di città giardino e di fiori la ritroviamo subito all'ingresso dell'hotel, dove un parco di oltre 300 alberi, alcuni dalle origini antichissime, arbusti, fiori locali ed esotici, accoglie il visitatore in un eden di benessere.
Ebbene si, perchè una vacanza all'hotel Marlena significa immergersi in un mondo verde con una vista eccezionale sulla città di Merano, un mondo perfetto dove poter staccare la spina e concedersi una pausa di relax.

hotel marlena spa merano
la piscina all'aperto dell'hotel Marlena
Benessere, un'altra vocazione della città di Merano, conosciuta da secoli per la sua fama climatica, terapeutica, e per lungo tempo giardino meridionale della società asburgica imperiale. Un benessere che ho voluto scoprire subito al mio arrivo all'hotel Marlena. Un grande parco all'aperto con piscina esterna e vista magnifica dove ci si può rilassare prima di iniziare ad esplorare gli ambienti interni, in primis l'area lounge delle saune, progettata dall'architetto Marlen Inderst, passando per la piscina coperta, con una splendida parete e aree relax, finendo alle sale massaggi dove è possibile rinascere grazie agli innumerevoli pacchetti benessere disponibili alla reception. 

hotel marlena spa merano
un grande giardino con vista Merano

hotel marlena spa merano
sauna panoramica

hotel marlena spa merano

hotel marlena spa merano
piscina coperta

hotel marlena spa merano

Fiore all'occhiello è la sala dei massaggi Shiatzu, dove in un ambiente tipico da baita di montagna si può beneficiare di tutti gli effetti rilassanti e stimolanti di questa speciale tecnica di massaggio.

benessere merano
sala massaggi Shiatzu
hotel marlena spa merano

Cura dei dettagli che ritroviamo in tutto l'hotel. Il padrone di casa, Hans Inderst, è riuscito ad assicurarsi preziosi lampadari di Murano che oggi adornano la tromba delle scale della villa ed ha affidato all'architetto Oswald Zoeggeler, la progettazione e realizzazione a mano dei mobili che abbelliscono la hall. 



hotel marlena spa merano

hotel marlena spa merano

Ma tutto l'hotel parla di arte a di architettura: dalla stube moderna, luminosa e arredata interamente in legno che si contraddistingue dal particolare rivestimento delle pareti e del soffitto, alla stube classicae tradizionale, immancabile in qualsiasi hotel del Tirolo.

hotel marlena spa merano
la stube moderna

Accanto all'hotel,troviamo la villa, progettata dall'architetto Marlen Inderst, e scelta come esempio di architettura contemporanea in Alto Adige grazie alle sue linee chiare, mobili di design e esclusivi oggetti d'arte.
Per non parlare poi dellecamere e delle suite, alcune vere opere d'arte, eleganti e ricche di fascino. Ho avuto modo di soggiornare in una camera De Luxe con una vista straordinaria sull'ippodromo di Merano e su tutte le montagne circostanti, una vista davvero esclusiva che si può godere solo da questa posizione.

hotel marlena spa merano
camere di design

hotel marlena spa merano

Le camere De Luxe, progettate a mano di architetto, sono arredate elegantemente con dettagli esclusivi, come il bellissimo specchio del bagno che permette di vedere la camera e il panorama. Davvero unico.

hotel marlena spa merano
splendida vista su Merano
Un soggiorno al Marlena passa anche attraverso la buona cucina e i sapori del territorio. Dopo essersi rilassati al centro wellness è la volta di provare la cucina dello chef Ernst Riedl, da oltre 30 anni alla guida del ristorante dell'hotel, abbinando ricette della tradizione con quelle mediterranee. 

hotel marlena spa merano
terrazza all'aperto
La serata può iniziare con un aperitivo sulla terrazza panoramica, ammirando le prime luci di Merano accendersi, per poi proseguire con la cena vera e propria, una cena che offre un vasto buffet di insalate e piatti freddi seguito con un menu a scelta di 5 portate.Serate a tema diverse volte alla settimana, come ad esempio la serata tirolese, e uno staff attento e premuroso, completano l'offerta gastronomica dell'hotel.

hotel marlena spa merano

hotel marlena spa merano

Ma non è finita qui. Per concludere la serata niente di meglio di una degustazione di vini nella storica cantina, un ambiente caratteristico e unico nel suo genere dove vengono presentati i migliori vini altoatesini e italiani, con oltre 600 etichette tra le più importanti nel panorama vinicolo italiano.

hotel marlena spa merano
interno della cantina
Nello stesso modo in cui si finiscono le serate, al mattino, l'hotel Marlena , sorprende i propri ospiti con una ricca prima colazione a buffet, da assaporare anche sulla terrazza all'aperto, ammirando il panorama su Merano. Il modo migliore per dare il buongiorno qui in Alto Adige.


hotel marlena spa merano
prima colazione all'aperto

INFORMAZIONI UTILI
Hotel Marlena - Marlengo
Noerderstrasse 6,
39020 Marling
Tel. 0473. 222266
NB. Condizioni speciali per tutti i lettori del blog :) 
Per tariffe e offerte, potete pure inviarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com , ormai ho una buona esperienza in tema di hotel di montagna e sono felice di potervi aiutare :)
ALTRE COSE DA FARE A MERANO E DINTORNI: 

Cosa fare in Val di Fiemme se non si sa sciare: ecco tutte le proposte

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La domanda è sorta spontanea pochi giorni prima della partenza. Cosa si può fare in Val di Fiemme per chi, come me (ahimè), non sa sciare? Dopo una serie di consultazioni su riviste e internet mi sono reso conto che le possibilità sono molte, anzi moltissime. Ho avuto modo di verificarlo personalmente la settimana scorsa durante un weekend a Cavalese, tre giorni alla scoperta della Val di Fiemme in maniere slow, a contatto con il territorio, lontano dal caos delle piste da sci e nel pieno rispetto dell'ambiente.

val di fiemme
sci di fondo al Passo Lavazè

A Cavalese ho alloggiato presso l'hotel Orso Grigio, un ottimo quattro stelle, ristrutturato di recente e dalla storia antichissima: antica sede notarile nel 500, divenne poi Antico Albergo Reale, conosciuto all'epoca per i suoi bagni di fieno e la cura con l'uva, e anche per aver ospitato l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe d'Asburgo nel 1800.
Ancora oggi l'Orso Grigio di Cavalese accoglie i propri ospiti in centro paese, a due passi dal Palazzo della Magnifica Comunità, in un ambiente intimo e familiare a cominciare dal centro wellnes, passando per i sapori del ristorante e finendo con lo charme delle camere, tutte rinnovate e molto eleganti, con possibilità di scelta tra suites, camere deluxe e superior,

in centro a Cavalese

camere di charme



Ma si sa, in montagna non si viene solo per rimanere in camera. Fuori c'è un mondo che merita di essere scoperto, e così, non appena ho preso possesso della mia camera, sono partito alla volta del Passo Lavazè per dare inizio al mio soggiorno in Val di Fiemme. Ecco qui sotto tutte le attività che si possono fare per chi, cime me, non ha dimestichezza con gli sci da discesa e vuole scoprire una montagna più genuina:

CIASPOLE
Per fare una passeggiata con le ciaspole non c'è un posto migliore di un paesaggio nordico come quello del Passo Lavazè. Numerose le possibilità di escursioni: io ho fatto la ciaspolata fino a Malga Ora e Passo Oclini, circa 4 km su sentiero battuto e con la possibilità di fare una sosta pranzo in malga.

verso malga Ora con le ciaspole

camminando ammirando il Catinaccio
Bello anche il versante opposto della Val di Fiemme e più precisamente il Parco Naturale di Paneveggio, dove ci si può addentrare in percorsi interessanti e alla portata di principianti e bambini. E' facile qui trovarsi a tu per tu con caprioli, cervi, lepri bianche e galli cedroni. Si parte dal centro visitatori e si seguono i cartelli del sentiero Marciò; attraversato il primo ponte coperto sul torrente Travignolo, l'itinerario si snoda all'interno della foresta: l'ambiente diventa all'improvviso incantato.

la foresta di Paneveggio

SCI DI FONDO
Il più classico dei tracciati, quello che tutti gli appassionati del fondo devono conoscere, passa di qui, dalla Val di Fiemme e di Fassa:è quello della mitica Marcialonga. Terreno di gioco di campioni e atleti, ma accessibile a tutti. Competizione a parte, infatti, il percorso della Marcialonga si ricorda per la bellezza del paesaggio circostante e la sua suggestività: 70 km da Moena a Cavalese

paradiso per lo sci di fondo

piste iridate

In Val di Fiemme, comunque, la conta dei chilometri arriva fino a 150: da non perdere le piste del Passo Lavazè e quelle del Lago di Tesero, sede più volte dei campionati del mondo.

sci di fondo passo lavazè
Passo Lavazè

sci di fondo passo lavazè

SLITTINO
Mi è sembrato di ritornare bambino con la discesa in slittino. Ma non è solo un gioco, è un'attività presa molto sul serio, soprattutto nella pista Laner Obereggen, 2.5 km di lunghezza e 280 metri di dislivello. Sul percorso illuminato, dalle 19 alle 22, poi, la discesa ha un fascino particolare. Consigliatissimo!

slittino
PATTINAGGIO SU GHIACCIO
Dallo slittino all'equilibrio del pattinaggio su ghiaccio :) Ci sono due opportunità per per chi ama il pattinaggio su ghiaccio: ilpalaghiaccio di Cavalese, a forma di diamante, aperto sia in estate che in inverno e Lago di Tesero, una pista all'aperto solo per il periodo invernale.

pattinaggio a Lago di Tesero
MUSEI
Cavalese è il cuore pulsante della Val di Fiemme, qui impiantarono la loro residenza i principi vescovi di Trento. Dopo tutte queste attività sulla neve ho avuto modo di effettuare una visita al palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, un'istituzione alto medievale,grazie alla quale i valligiani per secoli hanno gestito autonomamente alcuni aspetti della vita comune, come i boschi e i pascoli, con all'interno una bella pinacoteca e le stanze dell'antico palazzo.


la Magnifica Comunità di Fiemme

Imperdibile è poi il museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo che dal 1899 spiega la peculiarità geologica-naturalistica della zona.

WELLNESS
Dopo tutto questo tempo a contatto con gelo e neve è stato bello rientrare a Cavalese e godere il calore del centro benessere dell'hotel Orso Grigio. Un centro benessere intimo e coccolo, in linea con la filosofia dell'accoglienza dell'hotel con una zona relax con idromassaggio con acqua a 36°, sauna finlandese, percorso Kneipp e bagno turco.


relax all'Orso Grigio


Bellissima anche la sala del camino dove ci si può rilassare accanto alla fiamma sempre accesa dopo un bagno rigenerante e stendersi nei comodi lettini, degustando uno dei tanti infusi presenti nell'angolo tisane. 

 

ambiente tipico alpino

i sapori del territorio

Dal benessere del corpo al benessere del palato, il passaggio è molto breve. Il ristorante dell'hotel Orso Grigio propone un'atmosfera calda e familiare dove poter assaggiare i sapori locali presentati con grande raffinatezza, una cucina che possiamo definire “dolomitica” per l'utilizzo di materie prime del territorio, che sanno di burro di malga, di affumicatura e di erbe del bosco da assaporare in una tipica sala con stube in maiolica, tra legno e oggetti della tradizione , per vivere un'immersione totale nella neve della Val di Fiemme.


CONSIGLI UTILI:
Hotel Orso Grigio Cavalese
Via Giovanelli 5
38033 Cavalese (Tn)
Tel. 0462 341481
Email: info@hotelorsogrigio.it
Sito Web: Hotel Orso Grigio 

 
ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI FIEMME:


Tutte le attività da fare sull'Alpe Cimbra in inverno oltre allo sci

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Da teatro della Grande Guerra a mete turistiche tra le più conosciute del Trentino: Folgaria,  Lavarone e Luserna attraggono sempre più persone sia per lo sci alpino sia per quello nordico. Infatti, i paesi dell'Alpe Cimbra, sono un'alternativa, assolutamente intrigante, ai grandi nomi delle Dolomiti, ed ho avuto modo di constatarlo di persona lo scorso weekend durante una tre giorni a Lavarone.
Ma cosa si può fare sull'Alpe Cimbra chi, come me, non sa sciare? Ve lo racconto con il post di oggi.

alpe cimbra inverno
paesaggi incantati nei dintorni di Lavarone
Un punto a favore di questo territorio è la sua vicinanza: 20 minuti di distanza dal casello di Rovereto e solo 1 ora e 45 da Mestre (casa mia) attraverso la Val d'Astico.
Arrivo velocemente a Lavarone ed ho tutto il tempo per sistemarmi in hotel e preparare il mio soggiorno. Qui sull'Alpe Cimbra soggiorno presso l'hotel Bertoldi, un piccolo hotel a tre stelle situato nella frazione di Chiesa di Lavarone, a pochi passi dal famoso lago e in posizione strategica per scoprire tutta la zona. 

hotel bertoldi
Hotel Bertoldi - Lavarone

hotel bertoldi
interno di una camera
Ambienti semplici, puliti, dal classico charme alpino e con un centro benessere che non ti aspetti, con una nuovissima vasca idromassaggio, sauna e bagno turco. Ma qui a Lavarone non sono venuto per stare in hotel, almeno all'inizio e, così, eccomi pronto a scoprire tutte le attività sportive per vivere al meglio l'Alpe Cimbra, cominciando da:

SCI DI FONDO
Poco distante da Lavarone c'è il centro fondo di Millegrobbe: a oltre 1000 metri di altitudine, fra boschi di abeti e grandi spazi aperti si snodano 35 km di piste, tra facili e agonistiche, tutte predisposte per la tecnica classica e per quella libera. Da Millegrobbe, con un tracciato di raccordo lungo 12 km si raggiungono le piste di Passo Vezzena, vero paradiso per gli appassionati dello sci di fondo.

alpe cimbra inverno
con gli sci di fondo a Millegrobbe

Notevole anche Passo Coe, a 8 km da Folgaria: 45 km di piste, con anelli di diversa lunghezza, dai facili a quelli agonostici, quindi adatti a tutti, anche per chi vuole cimentarsi su percorsi degni delle migliori competizioni nazionali ed internazionali.

SLEDDOG
Sempre a Millegrobbe si può praticare anche lo sleddog, un'avventura speciale che ricorda gli ambienti nordici e le atmosfere dei romanzi di Jack London ed ora uno sport diffuso anche nel nostro arco alpino, lungo piste ghiacciate e boschi innevati, per entrare in piena sintonia con la natura. E si impara anche a conoscere meglio i cani.
Per tutte le escursioni e attività con i cani da slitta vi consiglio di visitare il sito:   http://www.canidaslittatour.it/

alpe cimbra inverno
Sleddog
CIASPOLE
Passo dopo passo sulla morbida coltre, per scoprire luoghi incontaminati. L'Alpe Cimbra è un vero paradiso per gli amanti delle ciaspole, complice soprattutto i suoi grandi orizzonti sconfinati e distese di boschi.

alpe cimbra inverno
paesaggi incantati da vivere con le ciaspole

alpe cimbra inverno

alpe cimbra inverno

Una ciaspolata facile che ho fatto e che mi sento di consigliare è il sentiero Respiro degli Alberi: il percorso parte dalla vicina località di Chiesa ed ha una lunghezza di 2.5 km in andata, si attraversa una mostra nel bosco per scoprire l'anima degli alberi e si raggiunge un punto belvedere di straordinaria bellezza sul lago di Caldonazzo.

alpe cimbra inverno
lungo il sentiero Il Respiro degli Alberi

alpe cimbra inverno
vista verso il lago di Caldonazzo e Valsugana
Il ritorno è lungo lo stesso sentiero dell'andata, ma volendo si può allungare e fare un giro ad anello di 11 km. 

lavarone
i giganti del bosco
FORTE BELVEDERE
Anche se d'inverno è chiuso, è sempre interessante fare una visita al forte Belvedere in frazione Cappella, anche solo per ammirare la parte esterna, un forte che fu costruito dal genio militare austroungarico nel 1908-17 a guardia della Val d'Astico.

GUSTO
Con tutto questo camminare è venuta una gran fame. In zona forte Belvedere mi sono fermato al ristorante pizzeria Belvedere, un locale di recente apertura, per un'esperienza culinaria da ricordare, a base di prodotti trentini di qualità, in particolare meritano una menzione i piatti della casa come quello che ho preso io, il piatto Boscaiolo,con funghi, polenta, canederli e formaggio alla piastra, davvero gustoso e perfetto per scoprire i sapori del territorio.

ristorante lavarone
sosta al ristorante Belvedere
LAGO DI LAVARONE
Ideale per una breve camminata, il lago di Lavaroneè considerato tra i più antichi di tutte le Alpi e, attraverso un facile sentiero, si puo' fare il giro del lago, in inverno ghiacciato e dall'atmosfera unica.

lago lavarone
il lago di Lavarone ghiacciato

lago lavarone


PATTINAGGIO SU GHIACCIO
A Folgaria è presente un palaghiaccio con possibilità di noleggio pattini e corsi per tutte le età.

SLITTINO
Da provare la bellissima pista da slittino in località Costa di Folgaria: si sale con lo skilift e si scende ripidamente a valle tra emozioni e divertimento. Possibile anche lo snow tubing :)
Per il noleggio ci si può affidare a http://www.folgariaskirentandbike.com/ ,vicinissimo alle piste.

slittino folgaria
con lo slittino a Folgaria

slittino folgaria

WELLNESS
Dopo una giornata sulla neve è stato bello tornare in hotel e godere tutto il benessere della Lavarone Spa dell'hotel Bertoldi. Una Spa che include anche una zona relax e angolo tisane, oltre alla classica sauna finlandese, bagno a vapore e doccia aromatizzata alla menta, finendo la serata nella grande vasca idromassaggio per un benessere totale del corpo.

hotel bertoldi lavarone
interno della Lavarone Spa

hotel bertoldi lavarone

hotel bertoldi lavarone

DORMIRE
Direttamente sulla piazza della frazione Chiesa di Lavarone, l'hotel Bertoldi offre un ottimo rapporto qualità prezzo con  20 stanze accoglienti.

hotel bertoldi lavarone
ristorante hotel Bertoldi

hotel bertoldi lavarone
i sapori della prima colazione

hotel bertoldi lavarone

Valida la cucina, curata direttamente dai titolari, colazione a base di torte fatte in casa, con pane , marmellate, succhi di frutta fresca oltre a tè, caffè e capuccino; a cena vengono proposti menu vari e ricchi, rinvigoriti da invitanti buffet di antipasti e verdure: il modo migliore per concludere un soggiorno sulle nevi dell'Alpe Cimbra a pieno contatto con la natura e con le tradizioni locali.

Informazioni Utili:
HOTEL BERTOLDI
Frazione Chiesa, Piazza Italia
38046 Lavarone - Trento
Tel. 0464.783165
Sito Internet: Hotel Bertoldi - Lavarone

ALTRE COSE CHE SI POSSONO FARE SULL'ALPE CIMBRA:
 


Le migliori 4 piste da sci in Val di Fiemme da non perdere

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Durante il mio soggiorno in Val di Fiemme, la scorsa settimana, ho avuto modo di scoprire il mondo della neve in tutte le sue sfaccettature, un mondo che vi ho già raccontato in maniera slow, con ciaspolate e sci di fondo, ma che è anche sinonimo di adrenalina, con oltre 110 km di piste distribuiti in 5 skiarea.
Siccome ultimamente ricevo numerose richieste di informazioni sulle migliori piste da sci in Val di Fiemme, ne ho approfittato per chiedere aiuto a Diego e Stefania dell'hotel Nele di Ziano di Fiemme :) E' da loro che ho soggiornato in questi tre giorni in terra trentina, d'altronde, chi meglio di un locale può dare consigli e dritte su come passare una giornata sugli sci?
 
migliori piste val di fiemme
in discesa lungo la pista dell'Agnello
Innanzitutto, una giornata in montagna inizia con un'ottima prima colazionee sappiamo tutti quanto sia importante fare un carico di energie prima di affrontare diverse ore di sport invernali :) Poi, è risaputo, che le prime colazioni sulle Dolomiti sono imbattibili e la foto qui sotto ne è conferma :))
 
migliori piste val di fiemme
prima colazione presso l'Hotel Nele a Ziano di Fiemme

migliori piste val di fiemme

Fatto il carico di energia è il momento di raggiungere i comprensori. Dall'hotel Nele è stato molto facile perchè di fronte l'hotel cè la fermata ski bus, e quindi si può lasciare la macchina tranquillamente in parcheggio e utilizzare il servizio navetta che conduce all'Alpe Cermis, Latemar, Alpe Lusia e Passo Rolle. Niente di più semplice :) 

migliori piste val di fiemme
mappa comprensori in Val di Fiemme

Ma vediamo di dare risposte alle domande che ho ricevuto.

1) PISTA OLIMPIA – LA PISTA PIU' LUNGA
Ebbene si, è tra le più lunghe di tutte le Dolomiti e dell'intero arco alpino, si snoda per oltre 7,5 km, dai 2.250 metri del Paion del Cermis, agli 850 metri della stazione di fondovalle. Siamo nel comprensorio dell'Alpe Cermis, non molto vasto ma completo e divertente, oltre ad essere comodo da raggiungere con la telecabina che parte dal centro di Cavalese.
La pista Olimpia è suddivisa in tre parti: Olimpia 1, Olimpia 2 e Olimpia 3 e copre un dislivello di 1400 metri.
La parte più impegnativa è nel tratto dell'Olimpia 2, muri e curve mozzafiato per circa 3 km che arrivato ai 1280 metri del Doss dei Laresi, punto iniziale dell'Olimpia 3, un po' più semplice e anche illuminata per lo sci notturno.
L'Olimpia 1, invece, è ugualmente impegnativa: inizia subito con un bel muro e poi ti dà la possibilità di riprendere fiato grazie ad un tratto pianeggiante.


migliori piste val di fiemme
pista Olimpia

2) LA PISTA DELL'AGNELLO, LA PIU' ADRENALICA
Siamo nel comprensorio dello Ski Center Latemar a Pampeago. Il luogo è magnifico, con le pareti del Latemar proprio di fronte a fare da corona a una ski area ampia e soleggiata che si estende da Gardonè fino a Obereggen. Per le emozioni forti qui c'è un solo nome: la Pista Agnello, una rossa lunga 2600 metri, con un dislivello di 420 metri che permette di affrontare un muro di 350 metri. 
 
migliori piste val di fiemme
sosta a Pampeago
Infatti, c'è un punto in cui il pendio è talmente ripido che nemmeno capisci da che parte va la pista, si riesce a vedere il paese oltre alle punte degli sci, ma non quello che c'è subito dopo.
A bordo pista, inoltre, sono presenti delle opere d'arte visibili dalla seggiovia Agnello che invitano a uno ski-fotografico unico al mondo.

migliori piste val di fiemme

migliori piste val di fiemme
verso Obereggen


3) PALA SANTA, LA PIU' RIPIDA
Sempre nello Ski Center Latemar, troviamo la pista nera Pala Santa. Si sale con la seggiovia fino ai 2.500 metri ammirando panorami unici sul Latemar, poi si inizia a scendere con gli sci, prima in modo tranquillo, e poi, dopo pochi secondi, ci si tuffa in un muro con una pendenza di oltre il 58%, facendone la pista più nera in assoluto di tutto il comprensorio. Adrenalina pura.

migliori piste val di fiemme
la Pala Santa, la pista più ripida

4) PISTA TORRE DI PISA, LA PIU' DIVERTENTE
Prende il nome dalla famosa guglia dolomitica presente sul Latemar, famosa meta estiva per le escursioni trekking. La discesa parte dalla seggiovia Gardonè-Passo Feudo e si snoda per 1.500 metri comprendo un dislivello di 459 metri con una pendenza massima del 59% e con un muro iniziale davvero tonevole e un tracciato sinuoso.
Sulla Pista Torre di Pisa sono soliti allenarsi le squadre delle nazionali di sci in preparazione alle gare di Coppa del Mondo.

migliori piste val di fiemme
la nazionale svedese in allenamento sulla Pista Torre di Pisa

migliori piste val di fiemme
sosta in rifugio
Dopo tutta questa adrenalina è arrivato il momento di un po' di riposo, e niente di meglio del calore di un centro wellness per recuperare forze e benessere. Qui all'hotel Nele ho potuto sperimentare labiosauna, il bagno turco, la tipica sauna finlandese, l'idromassaggioe anche un bel tuffo nella piscina coperta con vista sulle montagne innevate. Davvero ottimo dopo una giornata sulla neve.

migliori piste val di fiemme
piscina interna hotel Nele

migliori piste val di fiemme
sauna


migliori piste val di fiemme

Dal benessere del corpo a quello del palato il passo è stato breve. Per gli ospiti è presente un servizio di mezza pensione dove, durante la cena, in un ristorante dal tipico charme alpino, vengono serviti i piatti della tradizione trentina, con un grande buffet di insalate e un menù a tre portate, finendo sempre con un ottimo dolce :)
 
migliori piste val di fiemme
ristorante dal tipico charme di montagna

migliori piste val di fiemme
menu mezza pensione
Camere rinnovate recentemente e dotate di tutti i comfort, concludono l'offerta di questo hotel che dispone anche di appartamenti nel residence vicino, per una vacanza in Val di Fiemme in totale autonomia.

migliori piste val di fiemme
camere rinnovate

migliori piste val di fiemme

E poi, al mattino seguente, si ricomincia, sulle piste da discesa o su quelle da fondo come quelle dalla Marcialonga che passa proprio di fronte all'hotel Nele. In Val di Fiemme c'è sempre una risposta per tutti :)

migliori piste val di fiemme
di nuovo in pista!

Informazioni Utili:
Hotel Nele
Via Roda 3
38030 ZIANO DI FIEMME (TN)
Tel 0462.571146
Email: info@hotelnele.com 
Sito Web: Hotel & Residence Nele - Ziano di Fiemme

Info Piste e Ski Pass: Visit Fiemme 

NB. Condizioni speciali per tutti i lettori del blog :) 
Per tariffe e offerte, potete pure inviarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com , ormai ho una buona esperienza in tema di hotel di montagna e sono felice di potervi aiutare :)
 

ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI FIEMME:






Sepp Innerkofler, morte di una guida alpina mito delle Dolomiti durante la Grande Guerra

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Josef Innerkofler, detto Sepp, è di sicuro una delle figure più importanti e conosciute della Grande Guerra sulle Dolomiti. Con il post di oggi volevo farvi conoscere questo personaggio, guida alpina, all'epoca tra le più famose in assoluto, poi arruolato volontariamente nell'esercito austroungarico per difendere il suo paese, Sesto – Sexten, e la sua valle ai piedi delle Tre Cime.

sepp innerkofler


IL BREVETTO DI GUIDA ALPINA
Sepp Innerkofler nacque nel maso Unteredam a Sesto il 28 ottobre 1865. Grande amante delle montagne, della sua valle e appassionato cacciatore di camosci, dopo un'esperienza lavorativa di alcuni anni in una segheria, nel 1889 riuscì a prendere il brevetto di guida alpina, meritandosi in breve una solida fama nell'accompagnare in montagna clienti di tutta Europa. Intanto cresceva anche la sua notorietà alpinistica, definitivamente affermata con la prima salita alla Cima Piccola di Lavaredo per la parete nord (con gli scarponi chiodati!), effettuata il 28 luglio 1890 assieme a Hans Helversen e Veit Innerkofler. Poco dopo sposò Maria Sadler,dalla quale ebbe sette figli, due dei quali morirono ancora bambini.

sexten
foto presa da internet
GESTORE DEL RIFUGIO DREI ZINNEN
Dal 1898 e fino alla sua distruzione nel 1915 fu gestore del rifugio Dreizinnen (l'attuale rifugio Locaelli presso le Tre Cime di Lavaredo), già allora diventato una meta rinomata dei tour dolomitici. Partecipò anche alla gestione del rifugio di Monte Emo e del Zsigmondy in Val Fiscalina, mentre, nel 1908 costruì l'albergo Dolomiten, diventando in poco tempo uno degli uomini più ricchi della valle di Sesto.

ARRIVO DELLA GUERRA
Nel 1914 fu esentato dall'obbligo di leva per ragioni di età, ma nell'anno successivo, la guerra si spinse fino alle sue montagne. Il 19 maggio il quasi cinquantenne Sepp Innerkofler si arruolò volontario negli Standschutzen, assieme ai due fratelli e al figlio maggiore Gottfried. Su richiesta del comando tedesco iniziò subito un instancabile servizio di ricognizione: la sua pattuglia volante portava informazioni preziose sugli spostamenti dell'esercito italiano e confondeva gli osservatori nemici mantenendosi in continuo movimento, così da indurre a sopravvalutare la reale consistenza dello schieramento austriaco. D'altronde, chi meglio di lui conosceva quelle montagne? Nonostante questa infaticabile attività, Innerkofler trovò il tempo di annotare gli avvenimenti di quei primi giorni in cui la guerra sembrava ancora una specie di gioco cavalleresco; fra l'altro fu testimone della distruzione del suo rifugio Dreizinnen e raccontò la pericolosa guerra di pattuglie con l'efficacia del protagonista.


sepp innerkofler

sepp innerkofler


LA MORTE DI UNA GUIDA
Sepp Innerkofler trovò la morte sulla cima del monte Paterno il 4 luglio 1915 in circostanze oggi controverse.
Gli italiani testimoniarono che morì con un masso scagliato da un alpino del presidio sommitale, altri dichiararono, invece, che a centrarlo fu un colpo sparato dalle postazioni italiane delle Tre Cime; il figlio minore di Innerkofler, Josef, sostenne che suo padre fu vittima di “fuoco amico”. Non si saprà mai con certezza come andarono le cose. Un destino beffardo visto il nome della montagna in cui morì “Paterno”, ma beffardo anche perchè Innerkofler era padre di due ragazzi che assistettero, col binocolo, alla sua fine terribile.
Il suo corpo fu recuperato, non senza difficoltà, dagli alpini che gli diedero una onorata sepoltura sulla cima del monte. Nell'agosto del 1918 le sue spoglie furono traslate nel cimitero di Sesto, dove tuttora riposano nella tomba di famiglia.
Ancora oggi, se fate una piccola visita al cimitero di Sesto, in centro paese, potete vedere una grande lapide con l'immagine della deposizione di Cristo e la scritta Grabßtätte der Familie Sepp Innerkofler", Tomba della famiglia di Sepp Innerkofler.


VEDI ANCHE I MIEI ITINERARI SULLA GRANDE GUERRA:
 

Noleggio sci a Folgaria, ecco la qualità e i prodotti di Folgaria Ski Rent & Bike

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I noleggi sci, negli ultimi anni, si sono avvicinati sempre di più alle nuove esigenze dei clienti e ai nuovi modi di vivere la montagna. Sono sempre più numerosi, infatti, coloro che preferiscono noleggiare sci, racchette, caschi e scarponi, potendo così usufruire di un'attrezzatura all'avanguardia e in ottime condizioni. Ho avuto modo di constatarlo di persona la settimana scorsa a Folgaria, nota località sull'Alpe Cimbra, e in particolare presso il Folgaria Ski Rent & Bike, 3 punti vendita situati nella località di Costa, Fondo Grande e Folgaria centro.

noleggio sci folgaria



noleggio sci folgaria

noleggio sci folgaria

Oltre alla notevole quantità di gente che ho trovato in negozio che noleggiava sci e scarponi, sinonimo di garanzia e affidabilità, mi sono reso conto che noleggiare gli sci ti dà la possibilità di praticare sport scegliendo dove, come e quando sciare, senza avere la preoccupazione dell'attrezzatura, del suo trasporto e della sua preparazione.
Presso i Folgaria Ski Rent & Bike si possono noleggiare ovunque gli sci e ritirali nel noleggio più comodo, tutti situati accanto agli impianti di risalita, ma anche si può riceverli direttamente in hotel.

noleggio sci folgaria


noleggio sci folgaria

noleggio sci folgaria

noleggio sci folgaria
 
Una formula, quello dei Folgaria Ski Rent & Bike che permette di garantirsi in anticipo la disponibilità di un'ampia gamma di sci e scarponi, e servizi, come la possibilità di lasciare tutto in deposito a fine giornata per trovare gli scarponi riscaldati nel proprio armadietto la mattina successiva.

noleggio sci folgaria

Qualità, inoltre, è una parola d'ordine nel servizio proposto dai tre punti vendita di Folgaria: qui si trovano marchi e competenze da professionisti, la migliore esperienza, i migliori brand e uno staff sempre pronto a consigliarti per avere la massima sicurezza sulle piste; il tutto per godersi al meglio la propria voglia di sci, ma anche per avere alti standard tecnici e igienici.
Standard tecnici mantenuti elevati grazie alla presenza di un laboratorio ski service che offre qualsiasi tipo di lavorazione sugli sci a noleggio ed effettua lavorazioni anche sugli sci ed attrezzature privati.

noleggio sci folgaria

Conclude l'offerta un negozio accessori per lo sci, con creme solari, occhiali, guanti, cappelli, maschere, caschi, ideale per chi come me si dimentica sempre qualcosa a casa o lo perde per strada :(

noleggio sci folgaria

E in estate?
In estate l'Alpe Cimbra è un paradiso da scoprire in bici e mtb. La stessa professionalità ed esperienza invernale la ritroviamo sulle due ruote, con consegna direttamente in hotel e noleggio per periodi di più giorni.
Per vivere sereni e in totale sicurezza una vacanza sui boschi di Folgaria.

Informazioni Utili:
Folgaria Ski Rent & Bike
Folgaria  - 347 242 0391
Via Emilio Colpi, 353

Fondo Grande  - 371 1710079
Sotto l'hotel Kube

Costa  - 371 1717564
Via Negheli, 32

Sito Internet: Folgaria Ski Rent & Bike

Per controllare la situazione neve sull'Alpe Cimbra, vi consiglio questi due siti:
Webcam Folgaria
 
ALTRE COSE DA FARE SULL'ALPE CIMBRA:


Lo ski tour dei forti sulle piste da sci di Folgaria Alpe Cimbra

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Un territorio che da sempre evoca immagini nordiche, un grande altopiano ricoperto di abeti e circondato da panorami che spaziano dalle Dolomiti del Brenta alla catena del Lagorai. E' la magia dell'Alpe Cimbra, un territorio che copre le località di Folgaria, Lavarone e Luserna e vero paradiso per gli amanti dello sci e degli sport invernali, dove è possibile anche effettuare itinerari tematici con gli sci come lo Ski tour dei Forti.

sciare piste alpe cimbra
ammirando Folgaria dalle piste da sci
Punto di forza dell'Alpe Cimbraè quello di poter sciare su versanti vari, in ambienti sereni e rilassanti, senza montagne incombenti o freddi estremi, e soprattutto senza le folle che prendono d'assalto le località più alla moda. Non solo : contrariamente a quanto si possa pensare, nonostante la quota sia “soltanto” tra i 1.200 e i 1.850 mt, e la collocazione quasi prealpina a sud della Valsugana e a est della Valgarina, la neve a Folgarìa e a Lavarone è una sicurezza. I cannoni coprono il 100% dell'area, ma la precipitazione naturale è alle volte superiore che in aree più elevate.

DUE COMPRENSORI PER LO SKI TOUR DEI FORTI
La Ski Area Folgarìa-Fiorentini è un carosello completo: 74 km per girovagare da un capo all'altro degli altopiani, per lo più su piste facilie di media difficoltà, mentre le nere sono solo 4, disegnate con tagli del bosco e servite da moderne seggiovie. Sulle piste dell'Alpe Cimbra si può effettuare un vero ski safari (denominato Ski tour dei Forti) che comprende anche Lavarone, il cui punto di partenza è Fondo Grande, dove sono presenti i parcheggi. Da qui ci si può dirigere subito verso il forte Sommo Alto per scaldarsi sulle discese verso Ortesino (cui si accede anche dalla località Costa con la seggiovia omonima).

sciare piste alpe cimbra
sciare a contatto con la storia

sciare piste alpe cimbra


sciare piste alpe cimbra
ritorno a Fondo Grande

sciare piste alpe cimbra

Poi si può trovare un tracciato storico, la Francolini. Ritornati a Fondo Grande sulla mitica pista Salizzona, inizia il vero carosello. Si risale con in vista il forte Dosso delle Sommesulla seggiovia Martinella. Da qui giù a Serrada, altro punto del comprensorio, per le variantiimpegnative Pragrant o Slalom Toll. Percorso inverso sulla nera Martinella nord. Con un raccordo azzurro, ci si sposta verso Fondo Piccolo, dove ci aspettano quattro impianti paralleli con relative piste, fino alle ampie spianate di Alpe di Folgaria-Passo Coe. Da qui si prosegue alla scoperta del recente collegamento sciistico con Fiorentini(territorio di Arsiero-Tonezza, in Veneto): qui Monte Pioverna - Costad'Agra, 1.850 metri, è il punto più alto del comprensorio. 


sciare piste alpe cimbra

sciare piste alpe cimbra
un itinerario tra due comprensori

La vista spazia su tutte le dolomiti, dalle Pale di San Martino alla Marmolada, e arriva fino all'Adamello e all'Ortles. Più piccolo, ma recentemente ampliato e abbastanza movimentato lo Skicenter Lavarone-Vezzena (27 km, non collegato con Folgarìa), con partenza dalla località Bertoldi o Alpe di Vezzena, dove spicca la pista Avez del Pinzep, una nera da brivido che prende il nome da un maestoso abete bianco, l'Avez del Prinzep, 60 metri d'altezza e 300 anni di età, abbattuto dal vento lo scorso mese di novembre. Era considerato il maggior esemplare della specie in Europa.

sciare piste alpe cimbra

PISTE DA CAMPIONI
Viste queste caratteristiche non c'è da stupirsi che il Team Austria per il gigante abbia scelto la pista Agonista per gli allenamenti e che atleti del calibro di Lindsey Vonn e Ted Ligety si siano allenati a Fondo Grande per prepararsi al meglio per la Coppa del Mondo. Inoltre, pochi sanno che la famosa 3Tre di Madonna di Campiglio si svolgeva agli inizi qui sull'Alpe Cimbra lungo la pista Toll di Serrada e che la ski area ha ricevuto l'importante riconoscimento della bandiera bianca dai pediatri italiani per la sicurezza e il divertimento dei bambini sulle piste.

sciare piste alpe cimbra
Lindsey Vonn in azione sulle piste dell'Alpe Cimbra

sciare piste alpe cimbra

sciare piste alpe cimbra
team USA
Inoltre, dalle racchette da neve ai cani da slitta, sono molteplici le possibilità di scoprire il territorio di Folgaria e Lavarone in modo slow:dalle escursioni in notturna sui rifugi con i gatti delle nevi, fino allo slittino, grazie alle slittinovie (skilift adattati e riservati) a Costa, Fondo Piccolo e Lavarone. Per un'esperienza a 360 gradi sulla neve.

NB. grazie all'APT di Folgaria per le foto 

Informazioni Utili:
Alpe Cimbra: sito ufficiale APT Folgaria, Lavarone e Luserna 

ALTRE COSE DA FARE SULL'ALPE CIMBRA:

Un itinerario con un auto a noleggio da Venezia fino alle colline del Prosecco

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La scorsa settimana ho effettuato un itinerario in auto con partenza da Veneziaassieme a dei miei amici in visita alla città lagunare per qualche giorno. La cosa curiosa è che abbiamo noleggiato l'auto direttamente a Venezia, a Piazzale Roma, e l'abbiamo riconsegnata in serata, senza così pensare ai mezzi pubblici e costruendo un itinerario ad hoc. Anzi, si sono fidati dei miei consigli.
Il noleggio auto l'abbiamo fatto in internetdove si possono confrontare i prezzi delle compagnie e scegliere così quello più favorevole. Una volta a Piazzale Roma, abbiamo preso possesso della nostra auto e siamo partiti subito alla volta di Treviso, bellissima cittadina che raggiungiamo dopo 30-40 minuti di viaggio lungo la strada Terraglio. 


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porta S. Tommaso a Treviso



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il Duomo di Treviso

Qui dedichiamo qualche ora di visita iniziando dalla bellissima Piazza dei Signori, il Duomo e i canali che l'attraversano, regalando alla città un tocco di Piccola Venezia. Volendo a Treviso si può stare un'intera giornata, ma noi continuiamo il nostro itinerario alla volta di Conegliano, porta d'ingresso delle Terre del Prosecco, con un bellissimo centro storico e un castello dalla cui terrazza si ha una visuale stupenda su tutte le Prealpi Venete.

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Conegliano
Dall'ameno colle di Conegliano raggiungiamo la Strada del Prosecco o Vino Bianco, la prima istituita in Italia, che attraversa i vigneti e piccoli paesi di rilievo storico e artistico degni di nota. Facciamo subito una sosta a San Pietro di Feletto, con la sua bellissima Pieve ricca di affreschi medievali e poi deviamo a Refrontolo dove ad attenderci c'è il molinetto della Croda, uno degli angoli più suggestivi e romantici del Veneto.

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molinetto della Croda


Pieve di S. Pietro di Feletto
Qui facciamo una piccola degustazione vino e ci rimettiamo in marcia verso Follina, famosa per la sua abbazia cistercense, costruita nel XII secolo, più volte rimaneggiata e ampliata, fu restaurata dopo la prima guerra mondiale. Quello che mi piace di più di questa abbazia è il suo chiostro, di notevole fascino e con colonne tutte diverse.


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abbazia di Follina

A poca distanza da Follina troviamo Cison di Valmarino. Qui merita una salita con la funicolare a CastelBrando, un antico maniero, ora adibito ad hotel e centro congressi, dove è possibile passeggiare nei suoi cortili e giardini, con splendide viste sulla valle e montagne circostanti. Cison di Valmarino è da poco entrato nella lista dei borghi più belli d'Italia, pertanto, se avete tempo, potete fare una puntatina in centro e visitare le sue case medievali.

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colline del Prosecco

Sempre lungo la strada del Prosecco, proseguiamo il nostro itinerario con l'auto noleggiata a Venezia, fino a Vittorio Veneto, ultima tappa del nostro viaggio. Questa cittadina è composta da due nuclei: Serravalle e Ceneda; consiglio di visitare prima Serravalle, e poi, se avanza tempo, fare una puntatina a Ceneda. A Serravalle non si può perdere la Piazza Flaminio con la Loggia di Serravalle, ora museo, un bellissimo insieme di abitazioni medievali e rinascimentali dal fascino unico. Ovviamente anche qui foto a manetta :))

vittorio veneto
Vittorio Veneto
Ormai il nostro viaggio sulle terre del Prosecco sta per volgere al termine. Sempre in auto prendiamo la comoda autostrada che collega Vittorio Veneto a Mestre e da qui continuiamo per Venezia dove consegniamo la nostra macchina all'autonoleggio. Niente di più facile e un modo alternativo per vivere Venezia oltre al suo centro storico, scoprendo tutte le bellezza che ci sono nei dintorni. Spero che i miei amici siano rimasti soddisfatti :))

ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI TREVISO:

Escursione al santuario di San Romedio in Val di Non

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L'escursione al santuario di San Romedioè di sicuro una delle escursioni in Val di Non, e in Trentino, da non perdere: facile e adatta a tutti permette di immergersi in scenari naturali e mistici di rara bellezza tra i più interessanti di tutto l'arco alpino.
La scorsa settimana ho avuto il piacere di passare tre giorni a Coredo, in alta Val di Non, e quindi ne ho approfittato subito per effettuare l'escursione a San Romedio, da molto tempo nella mia wishing list.

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santuario di San Romedio


La mia giornata inizia dalla prima colazione del Pineta Wellness Resort, un ottimo tre stelle costituito da 5 chalet con arredamento tipicamente montano immersi nel verde per vivere un'esperienza naturalistica unica guidata da principi Bio.
Una prima colazione dai classici sapori trentini, a cominciare dalle torte fatte in casa, marmellate, yogurt, pane fresco appena sfornato, succhi di frutta freschi, ma anche formaggi e affettati, tutti prodotti del territorio da assaporare ammirando fuori la neve cadere. Ebbene si, perchè ogni tanto ci vuole un po' di fortuna, anche con il meteo: oggi il buongiorno è dato da una soffice coltre bianca caduta durante la notte e che ha regalato un'atmosfera di assoluta magia al Pineta e a tutte le montagne circostanti.



pineta hotels coredo
Pineta Hotels sotto una fitta nevicata

pineta hotels coredo
fascino alpino

Condizioni perfette per visitare San Romedio!
Fatto il pieno di energie esco dall'hotel e mi dirigo verso l'inizio del sentiero situato a pochi metri di distanza dove è presente un piccolo maneggio.
L'itinerario di oggi si utilizza principalmente in inverno: quello scavato nella roccia, invece, nei mesi più freddi non è praticabile.

san romedio val di non
lungo il sentiero per San Romedio


In andata, il sentiero è per la maggior parte in discesa, si passa per la vicina località Due Laghi, dove al ritorno si può fare una deviazione per raggiungere un punto panoramico, e continua nel bosco fino ad attraversare un ponticello di legno. Da qui, lungo un sentiero pianeggiante si arriva all'ingresso di San Romedio.
In condizioni di molta neve è necessario l'uso delle ciaspole, mentre, quando non ce n'è, bisogna fare attenzione alle lastre di ghiaccio presenti sul tracciato. In questo caso tornano utili i lacci antiscivolo per evitare le cadute :)) E io ne so qualcosa :))

san romedio val di non

San Romedio mi ha accolto in tutto il suo splendore: neve, silenzi (non immagino in agosto come sia qui) e solitudine allo stato puro. Ben sei cappelle sovrapposte e tra loro collegate da scale formano il santuario, un complesso sviluppatosi là dove l'eremita si ritirò in meditazione, si dice in compagnia di un orso e divenuto luogo di culto. Oggi, a ricordo, c'è un grande recinto che ospita un orso bruno.


san romedio val di non
arrivo a San Romedio

La posizione è tra le più belle e panoramiche del Trentino. I corpi di fabbrica che compongono il complesso sono di epoche diverse: subito all'inizio accoglie l'ospizio duecentesco, fiancheggiato dalla cappella dei Ss. Romedio e Giorgio, al 1536 la cappella della Deposizione che dà accesso alla cappella di S. Nicolò: le reliquie di S. Romedio riposano, in cima alla rupe, nella cappella omonima, dove ormai a stento si leggono gli affreschi romanici. Ancora un po' di su e troviamo un balcone a strapiombo su un dirupo! Davvero impressionante!


san romedio val di non
6 cappelle sovrapposte collegate da scale

san romedio val di non

san romedio val di non


san romedio val di non
il balcone sospeso nel vuoto

Ritornato all'esterno, faccio una sosta per osservare l'orso bruno intento a mangiare e salgo nel piccolo cimitero per ammirare la vista più bella su San Romedio. Fate attenzione, il sentiero è chiuso perchè in inverno con il ghiaccio e le neve è pericoloso, ma se avete scarpe adatte, è fattibile.

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il piccolo cimitero

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vista su San Romedio dal piccolo cimitero
Bello è anche scendere per la strada asfalta e ammirare la rupe dal basso! Sappiate, però, che dopo dovete rifarla tutta in salita :))
Ritornato nei miei passi, riprendo il sentiero dell'andata e, in zona Due Laghi, prendo la piccola deviazione per il belvedere. Solo cinque minuti di cammino e si arriva ad una staccionata da dove si può ammirare dall'alto San Romedio. 


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segnaletica per il punto belvedere

san romedio val di non
San Romedio immerso nella nebbia
Con la neve e la nebbia sembra avvolto in un alone di mistero, sotto vi metto anche una foto fatta due giorni prima così si può capire meglio la posizione unica.


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una posizione unica tra le montagne
Di nuovo in cammino, e riprendo il sentiero che mi conduce al punto di partenza di questa mattina. 
In totale sono stati 30 minuti in andata e un'ora al ritorno, con un dislivello di 150 metri.
Dopo una giornata sulla neve è stato bello tornare al Pineta Hotels e godere del calore del centro benessere, un centro benessere con una bella piscina interna, due vasche idromassaggio (una interna e una esterna circondata dalle neve), zone relax e il mondo delle saune: una zona dove recuperare energie e benessere per il proprio corpo.


hotel pineta val di non
ritorno al Pineta Hotels

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momento relax in idromassaggio

I trattamenti sono made in Trentino (come quelli per il viso alle mele della Val di Non, e al ribes nigrum, decongestionante e tonificante). La specialità è la Metodica corpo alla mela: un percorso con scrub, impacco e massaggio totale a corpo con proprietà nutrienti e tonificanti.

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piscina coperta

Alle 16.00 pausa per la merenda con strudel di mele e biscotti, davvero ottimi, ed è la volta di un po' di riposo in camera, dal tipico charme dei chalet di montagna, con stube e legno di cirmolo sulle pareti, famoso per le sue proprietà rilassanti e anche con un grande balcone dalla bellissima vista sulla Val di Non.


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camere dal fascino unico

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stube in camera
Dal benessere del corpo a quello del palato il passo e breve. Una cena ricca di invitanti portate con specialità trentine e prodotti a km zero, un grande buffet di insalate e verdure e un menu a scelta per una vera esperienza nei sapori della Val di Non.

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ristorante Casa Pineta

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i sapori della Val di Non

Non ultima, l'accoglienza gentile e cordiale dello staff del Pineta, in primis Nicola e Livio, con tutte le loro escursioni e attività sul territorio (a breve vi racconterò tutto), un modo unico per vivere una vacanza in Trentino, dove si entra ospiti e da cui si riparte amici.


INFORMAZIONI UTILI:
Pineta Hotels
Via al Santuario, 17
Coredo (TN)
Tel. 0463.536866
Email: info@pinetahotels.it
Sito web: Pineta Hotels Val di Non
Per informazioni sulla Val di Non e dintorni, visitate anche il blog di Pineta Hotels.



Outdoor Expo in fiera a Bologna, un appuntamento da non perdere per gli amanti dell'outdoor

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Per tutti gli amanti della montagna, delle Dolomiti e delle escursioni trekking, c'è un appuntamento a Bologna, nei prossimi giorni, da non perdere. Sto parlando dell'Outdoor Expo, alla sua prima edizione qui in Italia, e dove si potrà avere un'esperienza a 360° sul mondo outdoor e sulla vita all'aria aperta unico nel suo genere.
Non appena ho letto il programma e l'elenco degli espositori, ho capito che era un appuntamento da non mancare, soprattutto per la vicinanza agli argomenti trattati in questo blog: turismo, sport e natura!

outdoor expo bologna


TRAVEL
In particolare si potranno pianificare, scoprire e anche studiare le proprie vacanze attive grazie alla presenza di tantissime realtà turistiche come enti del turismo e regioni che fanno della vacanza attiva un punto di forza per il loro territorio e dove presenteranno le loro novità in termini di percorsi trekking, piste ciclabili, discipline outdoors e escursioni guidate, il tutto per una vacanza all'insegna dello sport e delle attività all'aria aperta. Sarà possibile confrontarsi con una vasta scelta di offerte turistiche dedicate a chi ama viaggiare in modo 100% outdoors. Se state pensando ad una vacanza estiva in montagna, qui troverete di sicuro ottimi spunti!


EXPO
In particolare i padiglioni 25 e 26 ospiteranno oltre 120 espositori italiani e internazionali, in una superficie espositiva di oltre 20.000 mq, che presenteranno ai visitatori novità e un ampio e completo panorama nel tema in cui si articola la manifestazione.
In questi tre giorni Outdoor Expo sarà la casa delle principali aziende del settore con numerosi stand dove verranno presentate attrezzature,  le collezioni per la stagione 2018 e dove gli spettatori potranno vedere di persona le caratteristiche e i nuovi arrivi di ogni brand.

outdoor expo bologna

EXPERIENCE
Non solo località turistiche e aziende, ma un ricchissimo programma di gare ed eventi che offriranno a tutti gli spettatori la possibilità di provare e di sperimentare personalmente numerosissime attività del mondo outdoor. D'altronde, come si può parlare di sport outdoor senza provarli? 
In fiera ci sarà la possibilità di toccare con mano quante discipline possibili con corsi e lezioni tenute da istruttori qualificati. Discipline che si possono effettuare, nella maggior parte dei casi, in montagna, tra le quali abbiamo l'Adventure Park, Camping, Ninja, show di Slackline, Trail Running e Nordic Walking.
Ma ci sarà anche la possibilità di assistere ad una tappa del Campionato Italiano di Boulder e una Gara Nazionale di Lead che richiameranno a Bologna centinaia di atleti provenienti da tutta Italia.

outdoor expo bologna


Immancabile poi il mondo dell'arrampicata, l'attività regina dell'outdoors, dove, all'Outdoor Expo, ci saranno i Climbing Awards, gli Oscar dedicati al mondo dell'arrampicata, giunti alla loro terza edizione, che negli scorsi anni hanno premiato atleti del calibro di Stefano e Claudia Ghisolfi.

Incontri, dibattiti e workshop completano l'offerta di Outdoor Expo, con una grande Area Comunity, zona di condivisione e cuore pulsante della fiera dove si potranno conoscere meglio le attrezzature usate per ogni attività, ma anche occasione per parlare con atleti e professioniste del settore.

outdoor expo bologna

Se ami la montagna e il mondo outdoor, non puoi mancare!

COME ARRIVARE:
Bologna è situata in posizione strategica, raggiungibile comodamente dalle principali città del nord e centro Italia sia in macchina, con l'uscita “Bologna Fiera” lungo l'A14, sia in treno grazie agli autobus 35-38 che collegano frequentemente la stazione alla fiera in soli dieci minuti.

ORARI:
Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Sabato dalle ore 9.30 alle ore 20.00
Domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.00


Per ulteriori informazioni vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Outdoor Expo: Outdoor Expo Bologna
 
Ci vediamo in fiera!



Alla scoperta di Klagenfurt e dintorni

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Klagenfurt e il lago Woerthersee sono le destinazioni di questo weekend in terra austriaca, un weekend tra centri storici dal fascino alpino, giri in bici e crociere sul lago, il tutto circondati dalla bellezza delle montagne della Carinzia.
Due giorni molto intensi dove ho deciso di tenere Klagenfurt come punto base per le mie visite e da qui muovermi con i mezzi pubblici, sempre ottimi qui in Austria.

cosa vedere a klagenfurt
Maria Woerth, sulle rive del lago Woerthersee
Ma vediamo le cose con ordine.

I GIORNO
VISITA DI KLAGENFURT
Il primo giorno l'ho dedicato alla visita di Klagenfurt, il capoluogo della Carinzia, una città dall'aspetto settecentesco, con vie larghe e rettilinee, e con un centro storico perfetto da scoprire a piedi.
Arrivo a Klagenfurt con il comodo autobus da Venezia, tempo per sistemare i bagagli in hotel e inizio la visita della città aNeuer Platz, la piazza nuova, fiancheggiata da palazzi antichi e moderni, ombreggiata da grandi platani ed ornata al centro dal Lindwurm, la fontana del drago, simbolo della città.

cosa vedere a klagenfurt
Neuer Platz a Klagenfurt
Sempre sulla piazza, faccio una sosta foto per ammirare il municipio, Neues Rathaus e mi dirigo poi verso la piazza vecchia, Alter Platz, in realtà una lunga via del centro storico che conserva l'impronta medievale.

cosa vedere a klagenfurt
Alter Platz
Poco distante trovo il Landhaus, il palazzo del governo regionale, un edificio a ferro di cavallo intorno a una corte, con due slanciate torri dalla copertura barocca, tipica della Carinzia. All'interno si può visitare la grande sala Wappensaal, ornata di affreschi che narrano la storia della Carinzia e da 665 stemmi di famiglie nobili. Davvero interessante e di sicuro merita una visita.

cosa vedere a klagenfurt
Landhaus
Prossima tappa: chiesa di S. Egidio. Ero già stato qui durante i mercatini di Natale, una chiesa gotica, rifatta nel 1692, con un'alta torre (92 m) sulla facciata. Vi consiglio di salire in alto per ammirare lo splendido panorama e magari anche per parlare con Horst, è lui ora il guardiano della torre e conosce tutta la storia e i segreti della gente che ha vissuto qui. La torre in passato era un punto di osservazione eccezionale su tutti i dintorni della città, e molto spesso, quando si avvistava l'arrivo di un nemico, come ad esempio l'esercito turco, veniva lanciato l'allarme e una serie di fuochi si accendevano sulle cime delle montagne, in modo da avvisare le popolazioni, anche nelle vallate più distanti, dell'imminente pericolo.

cosa vedere a klagenfurt
panorama dalla torre di S. Egidio
 
austria


Pausa veloce per il pranzo e via di nuovo in marcia abbandonando il centro storico e arrivando ai piedi della collina di Kreuzbergl. Qui visito la bellissima chiesa barocca con terrazza panoramica e con vicino un'area verde dove si può camminare tra sentieri e boschi nel silenzio più assoluto. Sembra incredibile che il caos del centro cittadino sia distante solo pochi minuti a piedi :))
Ormai il mio itinerario per Klagenfurt sta volgendo al termine, meriterebbe una visita anche il museo regionale della Carinzia, ma purtroppo sarà per la prossima volta. Ora mi attende una bella sosta in pasticceria per uno strudel di melee un meritato riposo in albergo:)

STRUDEL
una sosta dopo tanto camminare
II GIORNO:
IN BICI SUL LAGO WOERTHERSEE
Avendo la giornata intera a disposizione, ne ho approfittato per visitare i dintorni di Klagenfurt in bicicletta.Qui in Carinzia sono all'avanguardia con le piste ciclabili, a testimonianza la pista ciclabile sulla Drava classificata a 5 stelle per qualità delle infrastrutture. Quella che farò io oggi, invece, sarà la pista ciclabile che costeggia il lago di Woerthersee fino al paese di Velden, altra meta famosa per i mercatinidi Natale.


laghi Carinzia
si parte da Klagenfurt in bici

Noleggio la bici a Klagenfurt (il servizio Nextbike è molto semplice e comodo da usare) e via subito in sella sulle due ruote tenendomi sulla sinistra le rive del lago. A tratti la pista costeggia la strada e in altri momenti scende vicinissimo al Woerthersee, in totale sono circa 25 km da fare in tutta calma. La cosa divertente è che ci si può fermare quando si vuole e magari si può fare un tuffo sulle acque del lago dove in estate raggiungono temperature di 28 gradi!


laghi Carinzia
soste lungo il percorso
Faccio sosta nel grazioso paesino di Krumpendorfe poi, prima di Poertschach am Woerthersee, mi fermo a visitare la storica centrale idroelettrica di Forstesee. Visto la vicinanza, ne approfitto per una breve pausa a Poerschach, paesino situato su una penisola della riva settentrionale dal bellissimo panorama.
Una piccola passeggiata per il centro e mi metto di nuovo in bici seguendo la segnaletica della ciclabile fino alla mia meta: Velden!

PASSEGGIATA PER VELDEN
Velden mi accoglie in tutta la sua bellezza: una baia all'estremità del lago con una splendida vista su tutte le montagna circostanti!

laghi Carinzia
arrivato a Velden
Lascio la mia bici in sicurezza e passeggio su lungolago dove si trovano i simboli della cittadina, il castellodel tardo XVI (ora hotel) e il casinò. Per chi ha voglia di tentare la fortuna qui è sul posto giusto :))

laghi Carinzia
il castello di Velden
Io, invece, ne approfitto per pranzare ( dopo tutto questo pedalare è venuta una gran fame) ed è il momento di tornare a Klagenfurt. Come ? Non di certo in bici, ma con lacrociera che collega tutti i paesi del lago, diverse volte al giorno. Consiglio sempre di controllare bene gli orari prima di partire.

IN CROCIERA SUL LAGO
Visto che sono in anticipo sulla tabella di marcia, compro il biglietto giornaliero e salgo con la mia bici a bordo,godendomi tutto lo spettacolo del lago Woerthersee comodamente seduto in battello.

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battello della navigazione sul lago
Ovviamente si può scendere in qualsiasi fermata e prendere il battello successivo, cosa che io ho fatto in località Maria Woerth, dove, su un rilievo all'estremità della penisola, circondata da un piccolo cimitero si trova la romanico-gotica Pfarrkirche, davvero bella e suggestiva.

maria woerth
sosta a Maria Woerth
Se avanza tempo, consiglio di salire lungo la strada panoramica che conduce alla Pyramidenkogel, un'avveniristica torre di 90 metri da cui si apre un fantastico panorama sul lago, sulle Caravanche e sulle Alpi Giulie. Per raggiungerla si può prendere una navetta che parte da Maria Woerth oppure con i mezzi propri.

laghi Carinzia
Piramidenkogel
Siamo alla conclusione di questo itinerario sul lago Woerthersee. Riesco a prendere in tempo il battello delle 16.25 che mi riporta, in 45 minuti, a Klagenfurt, finendo in questo modo una bellissima gita, unica nel suo genere, che abbina bici, battello e panorami mozzafiato.
Una piccola anteprima di tutte le bellezza che ci sono qui in Carinzia che spero di approfondire molto presto.

Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale di Vacanze in Carinzia

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