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10 cose da vedere a Zillertal durante una vacanza nel Tirolo Austriaco

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Vivere una montagna tra pascoli e ghiacciai, abbinando tradizione, sport e benessere. E' stato questo il tema della mia vacanza nella valle Zillertal, una delle valli tirolesi più famose, raggiungibile facilmente dalla Valle dell'Inn in macchina oppure con l'antica ferrovia che la rese accessibile già da inizi '900.

Vedere tutta la Zillertal in una vacanzaè un'impresa assai ardua. I numeri sono così grandi che sono quasi da capogiro: 1200 km di sentieri bici,10 funivie, 150 rifugi, 25 vie ferrate di vari livelli e più di 1400 km di itinerari trekking.

cosa vedere a zillertal
panrami dal rifugio Olpere, credits Zillertal Tourismus
Con il post di oggi, volevo, consigliare le 10 cose principali da fare o vedere a Zillertal durante una vacanza nelle alpi austriache.

1) CAMMINARE A PIU' NON POSSO LUNGO LO ZILLERTALER RUNDE  
Un'esperienza da fare assolutamente se si è in vacanza nella Zillertalè scoprire le sue vette e i suoi ghiacciai camminando per rifugi.Lo Zillertaler Rundesi snoda per una lunghezza di 80 km da fare in circa 8 tappe e in 8 rifugi diversi. 


cosa vedere a zillertal
ammirare i ghiacciai di Zilertal

passare una notte in rifugio

Volendo lo si può percorrere in meno giorni utilizzando i mezzi pubblici per tornare indietro. Io l'ho percorso in tre giorni dormendo nei rifugi Berliner Huette e Furtschaglhaus, passando per cime alte più di 3,000 metri. Consigliatissimo!
Nel mio post trekking a Zillertal lungo l'alta via Berliner Hoehenwegpotete leggere tutto l'itinerario.

2)VISITARE LA CASCATA PIU' ALTA DI ZILLERTAL
E' la cascata Schleierwasserfall nei pressi di Fuegen. Si parte dal centro di Finsing e ci si dirige verso la montagna. Dopo aver superato il ponte sul torrente si arriva al Gasthof Almdiele. Da qui inizia il breve sentiero che conduce alla cascata, un salto d'acqua dal fascino davvero suggestivo. Calcolate circa 2 ore e trenta per tutta la camminata.

cosa vedere a zillertal
cascata di Schleierwasserfall, credits Zillertal Tourismus


cosa vedere a zillertal
il paradiso verde della valle di Zillertal

3) RAGGIUNGERE IL RIFUGIO PIU' INSTAGRAMMABILE
Tra tutti i rifugi di Zillertal, quello più panoramico è senza dubbio ilrifugio OlpererHuette. Perche? Penso che la foto qui sotto parli da sola:

cosa vedere a zillertal

Raggiungere il rifugio è molto semplice e si può fare tranquillamente in giornata. Si arriva in macchina o in autobus fino a Schlegeisspeichere da qui si inizia la camminata lungo il sentiero 502 che conduce in circa 1 ora e trenta al rifugio, superando circa 600 metri di dislivello.

cosa vedere a zillertal
il lago di Schlegeisspericher

4) MANGIARE LO STRUDEL PIU' BUONO 
Quello del rifugio Furtschaglhaus. Dopo una lunghissima camminata di circa 6 ore è stato bello arrivare in rifugio e recuperare le energie con unbuonissimo strudel di mele :) se poi c'è una vista sui ghiacciai della Grosser Moeseler allora è ancora più buono :)

cosa vedere a zillertal
sosta in rifugio

5) DORMIRE NEL RIFUGIO PIU' ANTICO, IL  BERLINER HUETTE 
Ebbene si, quando entri qui non puoi fare a meno di resistere all'effetto WOW! Mai in un rifugio ti aspetti di vedere un tale ingresso. Il rifugio Berliner Huette ha fatto la storia dell'alpinismo in Tirolo: è stato costruito nel lontano 1878 ed è da sempre la base per le più importanti ascese sulle vette e i ghiacciai vicini.

cosa vedere a zillertal
il rifugio Berliner con i ghiacciai della Grosser Moeseler

cosa vedere a zillertal
interno del rifugio
Consiglio di pernottare almeno una notte per vivere tutto il fascino e l'atmosfera di questo luogo, in alternativa si può fare in giornata con un'escursione di 6 ore (tre ore andata) partendo dal parcheggio nei pressi del Gasthof Breitlahner.

6) VIVERE UN'ESPERIENZA GOURMET
Quello dell'hotel Sieghard. Ho avuto il piacere anche di dormire in questa struttura e ve lo posso davvero consigliare.
Dimenticate per un giorno kaiserschmarren o press knodel, qui al Sieghard si viene per vivere un'esperienza gourmet fatta di sapori e aromi: un’esclusiva interpretazione della tradizione tirolese, caratterizzata da armonie, contrasti, e continua ricerca estetica. 

cosa vedere a zillertal
hotel ristorante Sieghard
cosa vedere a zillertal
un'esperienza gourmet a 360°
7) PASSEGGIARE PER IL CENTRO DI MAYRHOFEN 
Dopo tutto questo camminare sui monti è stato bello tornare nel fondovalle e respirare l'atmosfera dei tipici paesi di montagna. A Mayrhofen, ma in tutta Zillertal, ho avuto modo di ammirare delle case bellissime, quelle tipiche da cartolina che si cercano quando si è in vacanza in Tirolo. Beh alla fine tra tante ho trovato questa :)) Che ve ne pare?

zillertal
case uscite da un libro di fiabe
Bello anche il centro di Mayrhofen, piacevole da fare una passeggiata dopo cena e anche per fare acquisti.

cosa vedere a zillertal
il centro di Mayhrofen, credits Zillertal Tourismus
8) DEGUSTARE LA BIRRA PIU' ANTICA DEL TIROLO
Ovviamente durante la Gauder Fest, la più grande festa folkloristica delle Alpi che richiama ogni anno più di 30.000 visitatori e da poco parte del Patrimonio Immateriale dell'Unesco. La parte del leone la fa la Zillertal Bier, la birreria più antica del Tirolo, con anno di nascita nel 1500, dove in occasione della festa produce una birra speciale che si chiama Gauder Bock.
 
cosa vedere a zillertal
Gauder fest, credits Zillertal Tourismus
Durante l'anno, invece, si può degustare la famosa birra Zillertal nei rifugi, bar, gasthof e ristoranti di tutta la valle.

9) ENTRARE ALL'INTERNO DI UN GHIACCIAIO
Di sicuro una delle cose da fare qui a Zillertal. All'interno dei ghiacciai di Hintertux, è stato costruito un palazzo naturale di ghiaccio, dove si può entrare con una visita guidata e scoprire un meraviglioso mondo fatto di crepacci, stalattiti, giganteschi cristalli, cascate ghiacciate e persino un lago glaciale. La temperatura è costante tutto l'anno, circa zero gradi, e volendo si può anche nuotare, fare paddeling, canoa oppure semplicemente partecipare ad un photo tour. Un'esperienza davvero indimenticabile.

cosa vedere a zillertal
l'interno del palazzo naturale di ghiaccio a Hintertux, credits Hintertux
10) DORMIRE NELLA SPA PIU' BELLA
Quella del Wellness Hotel Held di Fuegen. In un ambiente elegante e in tipico stile alpino ho avuto il piacere di rilassarmi accanto alle rive del lago biologico, ma anche di nuotare nella piscina con idromassaggio. Ottima la proposta wellness che include saune, bagno turco, docce emozionali e zone relax.

cosa vedere a zillertal

cosa vedere a zillertal
Wellness Hotel Held

 Il mondo migliore per concludere la mia vacanza qui sulle Alpi di Zillertal in Tirolo.

Info Utili:
Per maggiori informazioni e richieste, visita il sito ufficiale di Zillertal Tourismus

 ALTRE COSE DA FARE IN TIROLO;


Il lago del Mis con i Cadini del Brenton e cascata della Soffia

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La Valle del Mis con i Cadini del Brenton e la cascata della Soffia, sono stati la meta di questa caldissima domenica di agosto che ha raggiunto punte di 40 gradi in pianura. Alla domanda “Andrea, domani mi porti in montagna?”, ho pensato subito ad un posto vicino casa, circa 1H30 da Mestre, e con una camminata dalla difficoltà pari a zero. E così abbiamo raggiunto, dopo pranzo, il lago del Mis con il suo piccolo paradiso di acque e sorgenti situato all'interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

lago del mis
i cadini del Brenton

Dal parcheggio, prima del ponte sul Mis, verso la fine del lago, imbocchiamo a sinistra un sentiero che, con un breve e suggestivo giro ad anello, porta a visitare uno dei più spettacolari esempi geomorfologico delle Dolomiti Bellunesi : i Cadini del Brenton. Dopo un breve tratto pianeggiante a lato del Giardino Botanico “Campanula Morettiana”, si risale un piccolo colle detritico e si entra a fianco dei salti terminali che il Brenton compie prima di immettersi nel fondovalle del Mis, formando varie pozze con cascatelle e acque cristalline.

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia
una serie di pozze dalle acque cristalline

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia


lago del mis

Molti torrenti che scorrono in letti rocciosi di natura calcareo-dolomitica presentano particolari forme di erosione e paesaggi peculari, ma una successione di “marmitte di evorsione” così numerose e ben conformate come quella dei Cadini del Brenton è davvero unica e spettacolare. La combinazione di una giusta pendenza ed inclinazione e gli strati con una giusta e relativamente costante portata idrica ha fatto si che si formasse questo autentico monumento naturale. 

NB. Da vari anni c'è il divieto assoluto di fare il bagno o tuffarsi, ma dalle foto qui sotto si vede che non è molto seguito. 

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia

Chiuso l'anello attorno ai Cadini del Brenton, rientriamo per il percorso di andata.

Prossima meta: cascata della Soffia.
Ritornati sul ponte sul Mis, passiamo davanti al bar alla Soffia e proseguiamo in piano per un centinaio di metri fino a poca distanza dalla confluenza della Val Soffia nella valle del Mis. Saliamo a sinistra i pochi metri di dislivello che separano il fondovalle della cascata che l'impetuoso torrente forma prima di sbucare sulla sottostante piana alluvionale.

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia

Il sentiero si snoda attraverso un bosco di carpino nero e orniello ed è attrezzato con passerelle e terrazzi a sbalzo,che permettono di apprezzare da vicino la forza della cascata e il suo boato, da cui il torrente stesso ha preso il nome. Qui respiriamo tutta l'aria fresca che stavamo cercando!

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia
cascata della Soffia

lago del mis

I brevi itinerari dei Cadini del Brenton e della Soffia sono abbastanza vicini da poter essere percorsi in un'unica escursione senza soluzione di continuità.

cadini del brenton lago del mis cascata delle soffia
relax in spiaggia
Concludiamo il pomeriggio nella piccola spiaggia situata nella parte centrale del lago, con piccolo bar e parcheggio, il modo ideale per fare un pieno di aria pura e fresca e ritornare poi in pianura.

ALTRE COSE DA FARE SULLE PREALPI BELLUNESI:

Consigli su come arrivare a Venezia: parcheggi, bus e treni

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Come arrivare a Veneziaè una delle domande più frequenti che ricevo da chi si avvicina alla Serenissima per la prima volta. E in effetti, devo ammettere, che le cose sono un po' complicate da spiegare.
In una città dove ci si sposta solo a piedi, e dove i mezzi pubblici e i parcheggi sono tra i più cari al mondo, trovare il modo giusto per raggiungerla è una cosa fondamentale.


Ma vediamo qui sotto le varie soluzioni su come raggiungere Venezia:

MACCHINA
Uno dei consigli che posso dare è quello di NON arrivare in macchina. Se abitate in località che non hanno collegamenti diretti alla Serenissima, consiglio dilasciare la macchina a Mestre o a Marghera e prendere poi l'autobus, il tram o il treno.
Se venite in giornata potete lasciarla in zona Marghera (dietro la stazione) e prendere il treno, oppure in zona San Giuliano (vicino viale San Marco, attenti alla ZTL) e utilizzare il tram.
Se invece dovete rimanere più notti, allora forse meglio lasciare la macchina in un parcheggio custodito nei pressi della stazione di Mestre.
Nel caso vogliate per forza arrivare a Venezia con la macchina, troverete i grandi parcheggi del Tronchetto (collegato con il People Mover a Piazzale Roma), oppure quelli comunali a Piazzale Roma.... Non chiedetemi il prezzo :(((

AUTOBUS
Venezia è collegata alle principali città con una comoda rete di autobus di compagnie private. Un esempio è Flixbus che collega le principali città italiane con la Serenissima. Questa tipologia di trasporto risulta essere molto più economica di treno e aereo ed arriva direttamente in centro città (piazzale Roma).
Per verificare le migliori tariffe e linee su Venezia, vi consiglio di visitare il sito ComparaBUS, un comparatore di prezzi delle migliori compagnie bus, ma anche di treni e aerei, in Italia e in Europa.
Qui un piccolo esempio per la tratta Roma - Venezia:


Gli autobus ACTV, che collegano Mestre a Venezia, li sconsiglio perchè sono quasi sempre pieni e capita spesso di rimanere bloccati nel traffico. In questo caso sarebbe da lasciare la macchina in via Righi (poco prima il ponte della Libertà, in zona Fincantieri) e prendere qualsiasi autobus visto che è l'ultima fermata prima di Piazzale Roma.

TRENO
Due sono le stazioni: Venezia Santa Lucia e Venezia Mestre. Tutti i treni si fermano in entrambe le stazioni e rappresentano la forma più comoda e veloce per arrivare a Venezia.


AEREO
Forse il mezzo più scomodo per raggiungere il centro storico. Come tutti gli aeroporti, anche il Marco Polo di Venezia (il terzo in Italia come traffico) è situato fuori città, con l'unica differenza che bisogna raggiungere una città sull'acqua e quindi i tempi di percorrenza si moltiplicano. 


Come fare: si può prendere l'Alilaguna, una servizio acqueo che collega l'aeroporto a Venezia, oppure gli autobus ACTV o ATVO (quello che va a Jesolo) che fanno la spola tra aeroporto, Mestre e Venezia. Anche se salirete su un mezzo ACTV, il solo fatto di salire o scendere in aeroporto vi costerà una maggiorazione e sarete su una linea tra le più frequentate dai pendolari. Fate attenzione negli orari di punta al traffico e agli autobus stracarichi di gente, oltre che di borseggiatori.
In alternativa c'è il taxi normale oppure il taxi acqueo, e qui conosciamo tutti le note dolenti dei prezzi.
Il secondo aeroporto della città è quello di Treviso. Da qui si può arrivare a Venezia solo in autobus ATVO o in taxi.

Queste sono le soluzioni per arrivare a Venezia. In sintesi consiglio sempre di lasciare la macchina a Marghera e prendere il treno, oppure il tram da San Giuliano.
Se invece si utilizzano i mezzi pubblici per arrivare da lontano in città, treno e bus sono le scelte migliori.
A breve uscirò con un post su come muoversi a Venezia! Stay tuned :)


ALTRE COSE DA FARE A VENEZIA

Lungo la pista ciclabile della Drava pedalando tra i laghi della Carinzia

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La pista ciclabile della Drava (Drauerweg-R1) è una delle piste ciclabili più belle e conosciute di tutta Europa. Premiata comepercorso ciclistico di qualità 5 stelle per le sue infrastrutture e condizioni della pista, percorre 366 km lungo il fiume Drava, incominciando da Dobbiaco, in Alta Pusteria, passando per Tirolo e Carinzia e finendo poi a Maribor in Slovenia.
Percorrerla tutta richiede minimo 7-10 giorni di viaggio, ma volendo la si può seguire solo per alcuni tratti, combinazione ideale per una gita in giornata o per un weekend.
 
ciclabile della drava
la mia e-mtb utilizzata lungo la ciclabile della Drava
E così ho fatto io :) In vacanza in Carinzia per qualche giorno, ne ho approfittato della vicinanza della pista ciclabile della Drava per spostarmi in bicicletta evitando così l'uso della macchina (lasciata direttamente a casa), e di visitare due laghi di sublime bellezza, Millstaetter See e Ossiacher See, collegati tra loro con unarete di piste ciclabili perfetta.
Ma vediamo le cose con ordine.

ORGANIZZAZIONE A 5 STELLE
Lascio il lago Millstaetter in tarda mattinata. 

ciclabile della drava
Millstaetter See
Per l'escursione di oggi mi sono avvalso di un'ottimae-mountainbike, noleggiata  tramite il comodossimo sito online Kaernten rent E-bike,  un sistema che permette di noleggiare la bici in qualsiasi posto della Carinzia e di riconsegnarla in uno dei 50 posti a noleggio della regione. (info: https://kaernten.papinsport.at/). Questa bici sarà la mia compagna per i prossimi tre giorni, grazie alla quale effettuerò un itinerario tra le piste ciclabili che collegano i laghi della Carinzia.
Per scoprire cosa si può fare durante una vacanza su questo lago, chiamato anche il gioiello della Carinzia, vi invito a leggere il mio post su Cosa fare sul lago Millstaetter See in estate.
A conferma dell'ottima organizzazione in Carinzia a tema mobilità sostenibile, scopro la possibilità dilasciare la valigia direttamente in hotel per poi ritrovarlo a destinazione. Un servizio di trasporto bagagli si occuperà di lui :)) Non male come iniziativa!!

DIREZIONE SPITTAL
Così, con lo zaino tenuto leggero al massimo, parto da Millsttat e proseguo costeggiando il lago con direzione Spittal. Qui c'è un tratto da fare lungo la strada provinciale, ma dura solo una decina di minuti, e c'è sempre abbastanza spazio sulla destra per correre in bici. Arrivato al semaforo in centro città, giro a destra e seguo le indicazioni per la ferrovia.
Qui inizia la mia avventura lungo la pista ciclabile della Drava.
Fin da subito vedo la segnaletica che indica DrauerWeg e R1, segnaletica che mi accompagnerà per tutto il viaggio e sempre presente e impeccabile. Impossibile perdersi.
 
ciclabile della drava
segnaletica sempre ottima
ciclabile della drava
studiando il percorso

LUNGO LA DRAVA
Nei pressi di Spittal la ciclabile passa per la campagna, tra fattorie e campi coltivati. Poco più avanti si avvicina al fiume Drava e lo seguo passando tra i comuni di Ferndorf e Paternion.
 
ciclabile della drava
fattorie lungo la pista ciclabile

Approfitto della presenza di una serie di panchine all'ombra con una fontanella di acqua potabile per fare il mio pranzo a sacco e via di nuovo in sella superando una diga e proseguendo lungo l'altra sponda del fiume. 

ciclabile della drava
stazione di ricarica e-bike


ciclabile della drava


ciclabile della drava
sempre a contatto con il fiume

ciclabile della drava
verso Villach
Nei pressi di Toplitsch attraverso nuovamente il fiume e arrivo alle porte di Villach.

SOSTA A VILLACH
Passo sotto il ponte principale della città, immagine simbolo di Villach, e decido di fare una piccola sosta. Qui potete lasciare pure la vostra bici nel Radbutler, il “maggiordomo” delle due ruote,uno spazio che offre un parcheggio custodito e manutenzione gratuita per la bici. Davvero ottima come idea!
Così dopo tanto in sella sulla bici, è stato bello camminare e riposarsi nel cuore di questa cittadina. Da vedere di sicuro la chiesa di St, Jakob, la piazza principale e il dedalo di stradine del centro storico. Non poteva mancare una sosta gelato!!
 
villach
in centro a Villach
Vi racconterò molto presto cosa si può fare in un giorno a Villach, nel frattempo riprendo la mia ebike e seguo per un tratto la ciclabile della Drava. Ormai manca davvero poco per effettuare la deviazione verso Ossiacher See. All'inizio avevo paura di dover seguire una strada trafficata, ma alla fine niente di più sbagliato. All'altezza di un ponte, subito fuori Villach, trovo un incrocio, snodo principale di diverse piste ciclabili.
ciclabile drava
soste lungo il percorso

ciclabile della drava
fontanelle di acqua potabile

ciclabile della drava
svincolo piste ciclabili a Villach
La pista ciclabile della Drava, continua sempre dritto seguendo il fiume fino ad arrivare in Slovenia e Croazia! C'è anche l'indicazione per la pista ciclabile Alpe Adria che conduce a Grado. Ma ecco la mia nuova direzione: R2 Ossiacher See – Ossiach!Quando si dice organizzazione perfetta!

SI PROSEGUE PER OSSIACHER SEE
Lungo la pista ciclabile, costeggio fiumi e castelli per circa 12 km fino ad arrivare, senza mai entrare a contatto con una strada trafficata, al lago di Ossiach.
Ormai manca davvero poco. Costeggiando in posizione panoramica le rive del lago, giungo in centro paese e mi dirigo all'ufficio del turismo. 


ciclabile della drava

ciclabile della drava
ciclabile verso Ossiacher See

E' qui che consegno la mia fedele compagna di viaggio, questa super ebike (comunque si può fare anche una bici normale) che mi ha accompagnato, prima sulle montagne del Millastaetter See, e poi, lungo la Drava. Una volta in hotel, ritrovo poi la mia valigia. Servizio davvero impeccabile!
Finisce così la mia esperienza lungo la pista ciclabile della Drava da Millstaetter See a Ossiacher See: 62 km da fare in tutta tranquillità in circa 3-4 ore.
 
ciclabile della drava
tramonto a Ossiach
Termino la giornata ammirando un bellissimo tramonto sul lago. I depliants dell'ufficio turistico dicono “Dove il sole tramonta come in un film”. Come dargli torto.

Siti Utili:
Carinzia 
Millstaetter See 
Villach e dintorni 

ALTRE COSE DA FARE IN CARINZIA

Al rifugio XII Apostoli partendo da Pinzolo e Doss del Sabion

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E' una delle escursioni più impegnative ma appaganti di Madonna di Campiglio. Sto parlando dell'escursione al rifugio XII Apostoli sulle Dolomiti di Brenta, una lunga camminata che raggiunge il cuore di questo gruppo dolomitico in un panorama davvero unico.
Punto di partenza dell'escursione al rifugio XII Apostoli è la telecabina che parte da Pinzolo. Arrivati a monte bisogna scendere e prendere la seggiovia che conduce al Doss del Sabion a metri 2097.
rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
le Dolomiti di Brenta dal rifugio XII Apostoli

Io ho avuto la sfortuna di trovarmi nei giorni in cui la telecabina era rotta per un guasto, così ho dovuto prendere la telecabina per malga Cioca (aperta eccezionalmente) e fare circa 20 minuti a piedi per raggiungere la seggiovia per il Doss de Sabion. Insomma, un casino! E per di più tanta strada da aggiungere ad un'escursione già lunga di per sé. Ma non mi faccio di certo intimorire. In montagna si viene per camminare, ed eccomi allora al Doss del Sabion, punto di partenza per l'escursione al rifugio XII Apostoli.
Già da subito il panorama sul gruppo del Brenta è splendido.
Seguo le indicazioni per il rifugio XII Apostoli, (3 ore e dieci) e prendo il sentiero che scende di quota fino ad arrivare al Passo Bregn da l'Ors a metri 1848. 


rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
panorama dal Doss del Sabion

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
a strapiombo sul lago di Valagola

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
al passo Bregn de l'Ors

Da qui si continua in maniera semi pianeggiante fino ad arrivare ad un pianoro sovrastato dalle imponenti pareti delle Dolomiti di Brenta. Davvero impressionante!
In alto si riesce a scorgere il rifugio XII Apostoli e sembra davvero impossibile che ci possa essere un sentiero per salire lassù. 

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
in vista del rifugio
Seguo il percorso che conduce ai piedi delle pareti rocciose e inizio a salire tra massi e rocce, sempre più ripidamente e a zig zag. Il sentiero non è pericoloso, sale velocemente di quota e passa attraverso un tratto attrezzato, chiamato Scala Santa, con un cordino di ferro per facilitare la salita. Superato questo tratto mi trovo davanti ad un vasto ghiaione. Qui nelle calde giornate estive consiglio di avere un cappello perchè il sole si fa sentire nonostante l'altitudine.

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
la Scala Santa
Superato il ghiaione si ritorna nelle rocce: massi, sassi, ghiaia, si sale seguendo i colori rosso e bianco posizionati sulle pietre per seguire la direzione giusta, ma volendo si potrebbe salire ovunque. Lo scenario è fantastico e ricompensa tutta la fatica .

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
entrare nel cuore delle Dolomiti di Brenta

Il rifugio XII Apostoli comunque è sempre ben nascosto. Continuo a salire, passando qualche nevaio, ricordo dell'inverno, ed eccomi in vista del rifugio! Ormai manca davvero poco!

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
All'interno faccio conoscenza con il gestore e prendo un buon tè caldo vista la temperatura esterna :)) Ma poteva mancare una sosta in un rifugio senza un dolce? Certo che no :) Ecco allora la più buona Linzer Torte delle Dolomiti di Brenta! Davvero ottima.

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
rifugio XII Apostoli

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
Linzer Torte in rifugio
Continuo la mia chiacchierata con il gestore (d'altronde ero l'unico ospite della giornata) e inizio la mia discesa verso Pinzolo seguendo lo stesso sentiero dell'andata.

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta

Una volta al Doss del Sabion scendo con la seggiovia e ripeto tutto l'ambaradan fatto questa mattina a causa della telecabina rotta. Una salita su una pista da sci che mette a dura prova il fiato dopo una giornata lunga di camminata. Per fortuna per voi non sarà così :))
Dopo una giornata così intensa di camminate è stato bello tornare in hotel e di usufruire di una spa tra le più belle in zona Campiglio.
Qui a Pinzolo soggiorno presso l'hotel Europeo Alpine Charme & Wellness (info Hotel Europeo Pinzolo), un ottimo quattro stelle con centro benessere e piscina interna.

rifugio XII apostoli dolomiti di brenta
relax all'hotel Europeo Alpine Charme

hotel benessere pinzolo

hotel benessere pinzolo
in centro a Pinzolo
Un hotel che offre proprio tutto per il relax: numerose le proposte massaggi e pacchetti, tra i quali ho avuto modo di provare il massaggio specifico per gli sportivi o per chi ha passato una giornata sui monti: 40 minuti grazie ai quali il corpo ritrova forza e vigore. Proprio ci voleva oggi!
Il modo ideale per concludere una giornata dopo l'escursione al rifugio XII Apostoli!

SCHEDA TECNICA:
Doss del Sabion - Rifugio XII Apostoli, 3 ore a tratta
Dislivello: 650 metri in salita

ALTRE COSE DA FARE A PINZOLO E CAMPIGLIO:


    Escursione al santuario di Santa Croce La Crusc da San Cassiano - Alta Badia

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    Una delle escursioni più frequentate e facili da fare in Alta Badia, è quella che conduce al santuario di Santa Croce – La Crusc.
    Ci sono vari modi per raggiungere questa chiesetta. Io ho deciso di partire dal centro di San Cassiano, più precisamente dall'hotel Conturines dove alloggio in questi giorni.
    All'altezza della chiesa del paese, prendo la strada che conduce nella parte alta dell'abitato e che sale passando per antichi masi fino a raggiungere il sentiero numero 15. A questo punto si inizia a salire ripidamente all'interno del bosco prendendo velocemente quota. In pratica tutto il dislivello dell'escursione viene fatto in questo tratto.

    santa croce alta badia san cassiano
    la chiesetta di Santa Croce


    santa croce alta badia san cassiano
    un sentiero lungo antichi masi


    santa croce alta badia san cassiano
    pausa relax

    Alla fine di questa salita trovo una casa di legno con una panchina dove ci si può sedere e ammirare un bellissimo panorama sulle Dolomiti.

    santa croce alta badia san cassiano
    panorama sull'Alta Badia
    Da questo punto in poi il sentiero si fa più dolce e continua fedelmente nel bosco fino a spuntare ai piedi del santuario di Santa Croce sotto l'imponente parete del Sasso di Santa Croce. Qui si può godere di una delle tipiche cartoline dell'Alta Badia.

    la crusc
    arrivato a Santa Croce
    Il santuario di Santa Croce ha una storia antica. Nel 1484 fu consacrato dal Vescovo ausiliario di Bressanone e dedicato alla Santa Croce. Studiosi presumono che il Santuario di Santa Croce sia stato un luogo di culto pagano tantissimi anni fa, la cui costruzione sia avvenuta prima o agli inizi che l’Alta Badia fosse abitata.

    santa croce alta badia san cassiano

    santa croce alta badia san cassiano
    rifugio Santa Croce
    Ovviamente foto a manetta e faccio una sosta in una delle tante panchine per il pranzo a sacco. Vicino alla chiesetta è presente il Rifugio Santa Croce dove si può anche pranzare e degustare le famose specialità della zona come i canederli o i krapfen. Mannaggia, sarà per la prossima volta!

    alta badia
    si scende!
    Il ritorno lo effettuo lungo lo stesso sentiero dell'andata. Calcolate circa 2 ore a tratta con 500 metri di dislivello.

    santa croce alta badia san cassiano
    splendidi panorami sulle Dolomiti

    santa croce alta badia san cassiano
    San Cassiano
    Dopo tutto questo camminare è stato bello tornare in hotel e godere dello charme e delle atmosfere dell'hotel Conturines (info, Hotel Conturines San Cassiano), un hotel dalla lunga tradizione familiare arrivato ormai alla terza generazione. 


    santa croce alta badia san cassiano
    Hotel Conturines

    santa croce alta badia san cassiano
    vista dalla camera
    Più che un hotel, il Conturines lo chiamerei una vera e propria casa, dove è facile sentirsi a proprio agio, grazie alla gentilezza della famiglia Manco-Ploner e di tutto lo staff, con una vera ospitalità ladina. 

    santa croce alta badia san cassiano
    ambienti eleganti

    alta badia
     

    Ottime le stanze, gli ambienti interni e la cucina che spazia dalle specialità ladine a quelle tirolesi (e non solo) per concludere nel migliore dei modi una giornata di escursioni sulle Dolomiti dell'Alta Badia.

    Scheda Tecnica:
    Partenza San Cassiano: m. 1500

    Arrivo Santa Croce - La Crusc mt. 2000
    Dislivello: metri 500
    Tempo: 2 ore a tratta
     
    ALTRE COSE DA FARE IN ALTA BADIA:

    Escursione di gruppo sul Monte Novegno - 22 settembre

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    escursione con guida

    L’ultimo baluardo a difesa dell’Italia intera.
    Durante la Strafexpedition il Novegno ebbe un ruolo fondamentale per le sorti del conflitto.
    Ora è un dolce alpeggio fatto da morbidi e verdeggianti prati dove poter trascorrere dei bellissimi momenti.

    PROGRAMMA DELL'ESCURSIONE:

    Ritrovo ore 8:45 al parcheggio della chiesa Parrocchiale di Timonchio

    Durata dell'escursione: giornaliera
    Difficoltà: facile/medio

    Dislivello: 350 m

    Spostamento: con mezzo proprio

    COSTO DELL'ESCURSIONE:

    Adulti: 15€ comprensivi di guida
    Ragazzi sotto i 18 anni: 5 euro; gratis gli under 14.

    Guide: Giulio Nicetto Accompagnatore di Media Montagna - Collegio Guide Alpine Veneto
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    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
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    ABBIGLIAMENTO RICHIESTO:

    SCARPONCINI DA MONTAGNA, pantaloni lunghi, vestiario adeguato alla stagione.

    ACCESSORI CONSIGLIATI:

    The caldo, cioccolata, frutta secca..


    Organizzazione Tecnica:
    Giulio Nicetto - Accompagnatore di Media Montagna - Collegio Guide Alpine Veneto
    Giulio Nicetto

    COME PRENOTARE
    La prenotazione verrà effettuata direttamente con la guida facendo riferimento all'evento con Montagna di Viaggi. Potete comunque scrivermi una mail a andreapizzato76@gmail.com, oppure direttamente all'organizzatore del trekking Giulio Nicetto info@giulionicetto.it, o per telefono 340.2216433


    Cosa vedere a Villach e dintorni, l'Austria vicino a casa

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    A pochissimi chilometri dall'Italia, Villach e i suoi dintorni rappresentano un paradiso per gli amanti dello sport, del benessere e della buona cucina. Arrivare qui è facilissimo: con il comodo treno da Venezia si supera velocemente il Friuli e si arriva direttamente in città! Niente di più semplice. 

    cosa vedere a villach oassiacher see
    La Drava a Villach
    Non è la prima volta che vengo in questo angolo della Carinzia. Ero già stato per i mercatini di Natale, oggi, però, la visito in estate e in una forma del tutto differente. Ebbene si, ad attendermi al mio arrivo trovo una ebike, un modo alternativo per muoversi nella regione, noleggiando già da casa una bicicletta e consegnandola in uno dei 50 posti di noleggio presenti in Carinzia (info Kaernten rent ebike) .

    cosa vedere a villach oassiacher see
    la mia ebike presa a noleggio

    cosa vedere a villach oassiacher see
    studiando il percorso
    In questo modo sono partito da Millstaettersee, pedalando lungo la ciclabile della Drava, e sono arrivato in centro a Villach. Qui ho lasciato la mia bici presso il “Radbutler”, un nuovo servizio gratuito dedicato a chi si sposta pedalandoche permette, non solo di parcheggiare la bicicletta, zaino e caschetto, ma anche di ricevere informazioni utili sulla città. Il modo migliore per camminare liberamente senza pensare al peso dello zaino e della bici.

    IN CENTRO A VILLACH
    Calcolate un paio di ore per vedere il centro di Villach. A piedi raggiungo la piazza principale, Hauptplatz, più simile a un'ampia via, con la colonna della Trinità e fiancheggiata da case antiche con i tipici sporti (Erker) come quelli dello storico Hotel Post ricco di insegne in ferro battuto.


    cosa vedere a villach oassiacher see
    hotel Post

    cosa vedere a villach oassiacher see
    Hauptplatz
    Alla fine della piazza trovo la chiesa di St. Jakob. Qui si può entrare e ammirare l'interno gotico e un grande affresco di S. Cristoforo. Non mancate l'occasione di salire sopra al campanile della chiesa, il più alto di tutta la Carinzia. Dai suoi 94 metri , si può godere di una vista su tutti i monti circostanti (ingresso gratuito ai possessori della Kaernten Card)

    cosa vedere a villach oassiacher see
    St. Jakob
    Altra tappa da non perdere è quella nella piccola piazza davanti al Park Cafè, all'inizio della Hauptplatz, dove è possibile respirare l'atmosfera tipica di Villach e ammirare una scultura di bronzo che raffigura una coppia con i tipici costumi durante la festa più importante di tutta l'Austria, la Kirchtag di Villach, che si tiene ogni anno a fine luglio.

    PARADISO PER LE BICI
    Dopo una sosta rinfrescante con una birra, Villacher Bier, sono andato alla scoperta dei dintorni in sella alla mia ebike. Tutto il territorio si appresta ad essere scoperto in bici. Le piste ciclabili sono praticamente ovunque e tutte le principali destinazioni si possono raggiungere senza problemi. Così, durante la mia gita in bici, ho visto le varie segnaletiche per la pista ciclabile Alpe Adria (fino a Grado), quella della Drava (fino alla Croazia) e per tutti i laghi della Carinzia.

    cosa vedere a villach oassiacher see
    ottima segnaletica per le piste ciclabili
    E' stato facile, quindi, prendere la direzione giusta e raggiungere il lago Ossiacher See, un'altra destinazione da vedere nei dintorni di Villach, e consegnando la bici al mio arrivo.

    RELAX AL LAGO OSSIACHER SEE
    Un lago da un elevato fattore romantico. Si dice che sul lago Ossiacher See si possa osservare il tramonto più bello, e in effetti la prima cosa che ho fatto al mio arrivo è stato quello di attendere il calare del sole vicino all'abbazia benedettina di Ossiach e ammirare uno spettacolo unico. Davvero un incanto.

    cosa vedere a villach oassiacher see
    tramonto sul lago Ossiacher See

    cosa vedere a villach oassiacher see


    Ma il lago è anche conosciuto per le miriadi attività che si possono svolgere sulle sue acque: dal windsurf allo sci nautico e al parapendio, oppure semplicemente prendere il sole sulle piccole spiagge per del sano relax.

    cosa vedere a villach oassiacher see
    l'abbazia di Ossiach
    TREKKING SULLE MONTAGNE DEL GERLITZEN
    Dal lago alle alte montagne il passo è stato breve. Grazie alla telecabina che parte nei pressi di Sattendorf raggiungo il paradiso di pascoli e malghe dell'alpe Gerlitzen.

    cosa vedere a villach oassiacher see
    paradiso di pascoli

    cosa vedere a villach oassiacher see
    punto panoramico sulle montagne di Gerlitzen

    E' proprio il caso di dire una montagna autentica a pochi minuti dal centro di Villach. Una volta raggiunta la cima, si può ammirare uno splendido panorama a 360° su tutte le montagne, dalla Carinzia all'Italia fino alla Slovenia, e poi iniziare una delle tante escursioni trekking che offre la zona.

    cosa vedere a villach oassiacher see
    paradiso per il trekking

    Io ne ho approfittato per effettuare il giro dei rifugi, un'escursione ad anello con partenza dalla GipfelHaus e che scende attraversando i rifugi presenti in zona come il rifugio Neugarten e Pollinger dove non ho resistito ad una sosta pranzo con iltradizionale gulasch con canederlo di pane. Davvero ottimo!!

    villach
    rifugio Pollinger
    cosa vedere a villach oassiacher see
    pausa in rifugio

    cosa vedere a villach oassiacher see

    Il modo migliore per concludere il mio soggiorno a Villach e al lago Ossiacher See. Un soggiorno dove ho utilizzato solo bici e trasporti pubblici per muovermi, per una mobilità sostenibile, lasciando la macchina comodamente a casa!

    Info Utili:
     Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale della zona turistica di Villach

    ALTRE COSE DA FARE IN CARINZIA:



    Un itinerario per le cantine e i ristoranti dei Colli Euganei con degustazione

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    Scoprire il territorio dei Colli Euganei attraverso i suoi sapori... primo fra tutti il “sapore” dell'accoglienza e dell'ospitalità. In realtà una giornata speciale di degustazioni tra locali tipici e cantine sulle colline che abbracciano Abano Terme.
    Devo subito dire che il numero di ristoranti, trattorie, localini e cantine con degustazioniè davvero alto sui Colli Euganei.Difficile scegliere, così mi sono fatto “guidare” dalla StradadelVino Colli Euganei: l'associazione che promuove e riunisce cantine e aziende agricole, strutture ricettive, ristoranti e campi da golf, insomma l'intero territorio euganeo per offrire ad ogni viaggiatore una ricca esperienza ad alto livello qualitativo.

    degustazioni colli euganei
    un bridisi sulle cantine Colli Euganei

    Pronti a scoprire le migliori cantine e degustazioni sui Colli Euganei? Partiamo!
    Iniziamo la nostra giornata con la prima colazione all'hotel Abano Ritz, (info: Hotel Abano Ritz)un hotel di gran classe e dal fascino unico che ha fatto la storia del termalismo qui ad Abano.
    La mattinata è di completo relax: tra salute e benessere, ovvero tra un impacco di argilla bio detox e un massaggio decontratturante, per oziare infine a bordo piscina, piscine termali semi olimpioniche aperte fino alle 23 per l'ultimo bagno sotto le stelle.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    una delle piscine dell'hotel Abano Ritz
    Poco prima di pranzo, prendiamo la macchina e iniziamo il nostro itinerario di degustazioni tra le cantine dei Colli Euganei.
    Raggiungiamo velocemente Torreglia e da qui entriamo nel cuore dei Colli Euganei, in una straordinaria varietà di paesaggi, tutti accomunati da una ricchissima vegetazione in mezzo alla quale si nascondono pittoreschi borghi.

    AZIENDA VINICOLA CA' LUSTRA
    Prima tappa: Ca' Lustra (info: Ca' Lustra), un'azienda vinicola dalla vista imbattibile sulla Valle di Faedo, una tra le più integre del territorio.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    azienda Ca' Lustra

    Diverse sono le possibilità di visita alla cantina: a seconda del proprio interesse, si possono vedere le terre che si estendono per 45 ettari, di cui 25 a vigneto e altri 20 a oliveto, bosco e pascolo, e poi proseguire all'interno dell'azienda osservando le varie fasi di lavorazione del vino, finendo nella piccola taverna dove si fanno le degustazioni. La conoscenza profonda del territorio è alla radice della personalità dell'azienda, che divide la propria linea produttiva in "Ca'Lustra", etichetta della linea base, e "Zanovello", etichetta della selezione.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    spazio acquisti vini

    Tra le etichette più famose che si possono degustare il Natìo Rosso, il Merlot Sassonero, il Cabernet Giropoggio, il Pedevenda Manzoni Bianco, il Fior d'Arancio nella duplice versione: passito Docg e spumante dolce. Il tutto in un ambiente suggestivo con terrazza panoramica. Ottimo!

    TRATTORIA DA SGUSSA
    Tempo di pranzo e ci accoglie il ristorante trattoria Da Sgussa (info: ristorante trattoria  Da Sgussa). Qui ci sediamo sotto un bel portico esterno, allestito con molta eleganza. 

    degustazione colli euganei cantine aperte
    trattoria Da Sgussa
    La proposta è di alto livello culinario con ingredienti freschi di prima qualità e con un menu che segue le ricette e i piatti della tradizione come ad esempio pane e pasta fresca fatti in casa, funghi freschi dorati, fiori di zucca ripieni, tortino di melanzane, prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP e gelato artigianale alla vaniglia.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    antipasto della casa

    degustazione colli euganei cantine aperte
    interni tipici

    Tutto davvero ottimo: una festa per le nostre papille gustative con un buon rapporto qualità-prezzo.

    AZIENDA AGRICOLA LE VOLPI
    Prossima tappa: l'azienda agricola Le Volpi.
    Per raggiungerla attraversiamo una delle zone più panoramiche dei Colli Euganei, passiamo la Fattoria Monte Fasolo e arriviamo in questo piccolo angolo di paradiso che ci dà il benvenuto con una infinity pool dalla vista mozzafiato. Sarebbe da rimanere qui tutto il pomeriggio!

    degustazione colli euganei cantine aperte
    infinity pool dell'azienda agricola Le Volpi

    degustazione colli euganei cantine aperte
    nel cuore dei Colli Euganei


    In questa azienda agricola innovazione e tradizione si uniscono creando un modo unico di vivere il territorio. Ho avuto il piacere di visitarne gli interni dove si può anche pernottare. E' presente una piccola cantina per le degustazioni dei vini di produzione propria come Colli Euganei Merlot DOC, il Colli Euganei Cabernet DOC e il Bianco Veneto IGT. Per la visita è meglio telefonare in anticipo.

    degustazione colli euganei cantine aperte

    ENOTECA VILLA DEI VESCOVI
    Un giro per le cantine dei Colli Euganei non può essere completo senza la visita ad almeno una delle sue bellezze artistiche. Tornando verso Abano, ci siamo fermati a Villa dei Vescovi, bene del FAI situato a Luvignano. dove architettura e natura si fondono negli spazi tra interni ed esterni.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    Villa dei Vescovi

    degustazione colli euganei cantine aperte
    splendida vista sui colli
    cantine colli euganei


    Alla fine della visita abbiamo fatto una sosta presso la piccola enoteca della Strada Del Vino Colli Euganei (info: enoteca Strada del Vino) dove si possono trovare quasi tutti i vini dei colli facenti parte la Strada del Vino. Ovviamente non poteva mancare il brindisi finale con un ottimo Fior d'Arancioassieme a Manuela e al presidente Franco Zanovello anime instancabili della Strada del Vino Colli Euganei!

    degustazione colli euganei cantine aperte
    enoteca all'interno di Villa dei Vescovi

    degustazione colli euganei cantine aperte

    RISTORANTE BRUTTO ANATROCCOLO
    Di ritorno all'Abano Ritz ne approfittiamo per del sano relax in una delle due piscine termali con acqua a 34° (ci voleva proprio) e poi per cena mi reco al Brutto Anatroccolo (info: ristorante il Brutto Anatroccolo) , il secondo ristorante dell'hotel, aperto anche al pubblico esterno. Questo è uno dei ristoranti dall'effetto wow perchè quando entri vieni catapultato esattamente in un altro mondo, un mondo vintage curato nei minimi dettagli e dove la parola originale non è mai abbastanza.

    degustazione colli euganei cantine aperte
    ristorante Brutto Anatroccolo

    degustazione colli euganei cantine aperte
    un mondo vintage
    Al ristorante Brutto Anatroccolo abbiamo ritrovato tutti i sapori scoperti durante la giornata di oggi. Infatti, se c'è un ristorante ad Abano dove si cerca di favorire e far conoscere i prodotti del territorio, il Brutto Anatroccolo è di sicuro uno di questi.
    Qui si raccontano storie di cibo: sapori autentici e ingredienti semplici, cucinati con la disposizione d’animo di chi fa le cose con passione. Non solo ricerca ed estetica ma note golose accompagnate da frasi curiose. 

    degustazione colli euganei cantine aperte

    degustazione colli euganei cantine aperte
    piatti della tradizione rivisitati in chiave originale
    degustazione colli euganei cantine aperte

    Ma la giornata non è ancora finita. Ad attendermila mia camera situata al quinto piano dell'hotel Abano Ritz, un piano dove fantasia, creazione e ospitalità si fondono in un tutt'uno creando camere davvero uniche. Per uniche intendo questo:

    degustazione colli euganei cantine aperte
    una delle camere creative del quinto piano dell'hotel Abano Ritz
    Il modo migliore per concludere in modo originale questa giornata alla scoperta del territorio Euganeo.

    Sei escursioni trekking da fare a Zillertal

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    Zillertal è un vero paradiso per gli amanti delle escursioni trekking.Dalla passeggiata più semplice per famiglie, ai lunghi trekking di più giorni ai piedi dei ghiacciai, qualsiasi amante delle camminate all'aria aperta può trovare la propria escursione ideale.

    Lo scorso luglio ho avuto il piacere di soggiornare per un periodo in questa valle del Tirolo austriaco e quindi di scoprire alcune tra le escursioni più belle e panoramiche. Ho detto alcune perchè in tutta la Zillertal ci sono oltre 1.400 km di sentieri trekking e ben25 percorsi attrezzati per gli amanti delle vie ferrate. E' chiaro, quindi, che una vacanza non è sufficiente per visitare tutto, ma, se si ha abbastanza tempo a disposizione, si possono effettuare i giri più importanti.

    escursioni zillertal
    Berliner Huette
    Tra le escursioni di vario livello da fare nella valle di Zillertalnel Tirolo Austriaco, mi sento di consigliare:


    1) ESCURSIONE TRA I RIFUGI LUNGO IL GIRO ZILLERTALER RUNDE

    E' l'escursione regina di tutta la Zillertal. Un giro per rifugi di circa 80 km da effettuare in circa 8 giorni pernottando in 8 rifugi diversi attraverso l'Alta Via di Berlino. Volendo lo si può percorrere in meno giorni utilizzando i mezzi pubblici per tornare indietro. Io l'ho percorso in tre giorni dormendo nei rifugi Berliner Huette e Furtschaglhaus, passando per cime alte più di 3.000 metri. Consigliatissimo!


    escursioni zillertal
    ammirare i ghiacciai durante lo Zillertaler Runde

    escursioni zillertal
    una notte in rifugio

    2) ESCURSIONE ALLA CRODA ROSSA - ROTBACHLSPITZE

    Al confine con l'Alto Adige, troviamo questa bellissima escursione che raggiunge la cima della Croda Rossa a metri 2897, immersi in un panorama da favola.

    escursioni zillertal
    Croda  Rossa

    escursioni zillertal
    croce di vetta

    escursioni zillertal


    Dal lago della digaSchlegeis si entra nella lunga vallata Pfitchergrund. Si segue il sentiero che costeggia il corso del torrente Zamser, e si continua a salire costantemente d'altezza.Pochi metri prima di arrivare al rifugio Pfitscherjochhut, si gira a sinistra prendendo il sentiero che conduce alla Croda Rossa Rotbachlspitze.

    Tempo: 6 ore
    Dislivello: 1135 metri
    Livello: difficile

    3) GIRO AD ANELLO PER I RIFUGI IN HOCHZILLERTAL

    Una bellissima escursione di medio livello trai rifugi di Zillertal in zona Zell am Ziller. Dal bacino artificiale Mizun (direttamente vicino alla Zillertaler Höhenstrasse) si prende la strada forestale che conduce leggermente in salita alla malga Mizunalm.

    escursioni zillertal

    escursioni zillertal

    Si seguono poi le indicazioni per il bivio Kristallhütte / Wedelhütte. Qui bisogna girare a sinistra e si continua fino al rifugioKristallhütte. Dal Kristallhütte il sentiero (Stoamandlweg) porta sopra al Wimbachkopf (2442 m) fino al rifugio Wedelhütte. Da qui il sentiero conduce verso la foresta e scende poi fino al bacino artificiale Mizun.

    Tempo: 4 ore

    Dislivello: 845 metri

    Livello: Medio



    4) ESCURSIONE AL RIFUGIO BERLINER HUETTE

    Un rifugio che ha fatto la storia dell'alpinismo a Zillertal e in Tirolo. Da qui sono partite le prima spedizioni per i ghiacciai e ancora oggi è il simbolo dell'alta montagna di questa valle.

    escursioni zillertal
    uno dei rifugi più storici sulle Alpi

    escursioni zillertal



    ll punto di partenza per l'escursione è il ristorante Gasthof Breitlahner nei pressi di Ginzling. Il ristorante si raggiunge con il bus di linea 4102 o con l'auto. Il parcheggio dal Breitlahner è a pagamento. Da qui parte il sentiero escursionistico n° 523, che passa vicino alle malghe Klausenalm e Schwemmalm e ai rifugi Grawandhütte e Gasthof Alpenrose. Subito dopo si sale a sinistra lungo un ripido sentiero che conduce al rifugio Berliner Hütte a 2.042 m.

    Tempo: 6 ore A/R
    Dislivello: 600 metri
    Livello: medio

    5) EASYTRAIL
    I paesi di Mayhrofen, Schwendau, Hippach e Ramsau sono collegati da un sentierotematico che si chiama Easytrail.  

    escursioni zillertal
    cartelli dell'Easytrail

    escursioni zillertal
    vista su Zillertal
    Con una lunghezza totale di 24 km(da fare volendo a tratti) e un dislivello massimo di soli 100 metri, l'Easy Trail è l'escursione ideale per i primi giorni di vacanza prendendo contatto con la valle. 
    Dislivello: 100 metri
    Livello: facile

    6) RIFUGIO OLPERER HUETTE

    Una delle escursioni da fare assolutamente a Zillertal. Il rifugio si trova in una posizione sopraelevata rispetto al lago Schlegeisspeicher: dall’Olperer si gode di un magnifico panorama su questo lago, incastonato a 1782 m con una vista che abbraccia anche le cime montuose ed i ghiacciai delle Alpi dello Zillertal.

    escursioni zillertal
    il ponte sospeso nei pressi dell'Olperer Huette
    E’ raggiungibile facilmente a piedi in un'ora e mezzo circa partendo dalla diga Schlegeis alla quale si arriva da Mayrhofen in macchina o in bus. Il rifugio si trova lungo l’Alta via di Berlino dello Zillerttaler Runde, e il trekking da Monaco a Venezia”. 
    Tempo: 1H30 andata
    Dislivello: 700 metri
    Livello: medio

    Queste sono le escursioni/passeggiate che mi sento di consigliare se siete in vacanza nella bellissima Zillertal. Ovviamente di cose da fare ce ne sarebbero a volontà e spero, con il tempo, di poter allungare questa mia lista, ritornando presto in questo paradiso del Tirolo.
    ALTRE COSE DA FARE IN TIROLO:

    Escursione al rifugio Semenza da malga Pian Grant in Alpago

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    L'escursione al rifugio Semenzaè probabilmente l'escursione più conosciuta e frequentata di tutto l'Alpago.
    In una giornata caldissima di agosto, abbiamo deciso di abbandonare la calda pianura per trovare un po' di refrigerio sulle montagne vicino a casa.

    rifugio semenza
    vista sui monti dell'Alpago


    Il punto di partenza per l'escursione al rifugio Semenza è malga Pian Grant. Qui lasciamo la macchina (parcheggi a pagamento), e proseguiamo a piedi lungo la strada asfaltata che conduce a malga Pian delle Lastre.
    Poco distante troviamo i primi cartelli per la nostra escursione: Rifugio Semenza, sentiero 923, due ore e trenta.

    rifugio semenza
    si segue il sentiero 926
    Seguiamo il sentiero e raggiungiamo una piccola casera: qui consiglio di fare attenzione! A causa della scarsa segnaletica abbiamo sbagliato strada e ci siamo persi nel bosco (un classico in queste zone). Solo grazie alle applicazioni dei cellulari abbiamo notato che il sentiero correva più in alto e lo abbiamo raggiunto salendo ripidamente (tipo "survivors")  in mezzo alla vegetazione!

    rifugio semenza
    in questo punto si rischia di sbagliare

    rifugio semenza
    cercate sui sassi vicino la casera la segnaletica giusta
    In pratica, per prendere il sentiero giusto, nei pressi della casera, bisogna guardare la segnaletica sui sassi e da lì prendere un sentiero seminascosto che sale poco più in alto. Mannaggia!!
    Comunque non sono affatto sorpreso di questo. La provincia di Belluno, e in particolare la zona delle Prealpi, è quasi tutta così.
    Il sentiero sale costantemente nel bosco per poi uscire e proseguire tra massi e pareti rocciose. Ad un certo punto svolta a sinistra cambiando il versante della montagna e si avvicina al rifugio Semenza. Prima del rifugio si passa una parte un po' esposta, ma niente di così pericoloso, anzi, il sentiero è sempre ben marcato e, tranne all'inizio, ben segnalato (tranne all'inizio).

    rifugio semenza
    il tratto un po' esposto
    rifugio semenza
    rifugio in vista

    rifugio semenza
    panorama verso il Cansiglio

    rifugio semenza
    perle di saggezza

    Arriviamo in rifugio con un po' di ritardo nella tabella di marcia (a causa della strada sbagliata) e proseguiamo ancora per un po' fino a raggiungere la forcella Lastè a mt. 2020, dove è situato unsuggestivo bivacco dalla vista fenomenale sulle vette tra Alpago e Friuli.

    rifugio semenza
    il bivacco vicino al rifugio
    Qui decidiamo di fare il pranzo, ammirando un panorama davvero selvaggio e incontaminato. Le folle dei turisti di agosto sono, per fortuna, su altre montagne :)

    rifugio semenza
    into the wild

    rifugio semenza

    Il ritorno lo effettuiamo lungo il sentiero dell'andata, questa volta senza sbagliare strada, e arriviamo al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina senza intoppi.
    Nel complesso è stata un'escursione davvero interessante, molto panoramica (soprattutto alla fine) in una montagna autentica e selvaggia, lontano dalle località più conosciute e alla moda.

    Scheda Tecnica:
    Partenza: malga Pian Grant m. 1211
    Arrivo: Rifugio Semenza, m. 2000
    Dislivello: m. 800
    Due ore a tratta

    ALTRE COSE DA FARE SULLE PREALPI:

    Escursione con guida nel magico mondo delle Tre Cime di Lavaredo

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    tre cime di lavaredo


    Paragonabili nelle Alpi solo al Cervino, le Tre Cime di Lavaredo stanno nella lista dei desideri di qualsiasi escursionista. Su questo percorso, che gira intorno al celebre simbolo delle Dolomiti, naturalmente non si è mai soli; si è tuttavia ricompensati dalla vista che si affaccia sugli imponenti blocchi di questa trinità pietrificata.

    PROGRAMMA:
    Ritrovo ore 9.30 al Rif. L.d’Antorno ( posizione 46.594870, 12.264029). Raggiungeremo in auto il Rif. Auronzo da dove partirà l’escursione. Giro ad anello passando per i rifugi Lavaredo, Locatelli, Langalm.
    Pranzo al sacco.
    DIFFICOLTÀ: FACILE
    DISLIVELLO POSITIVO: circa 360 m
    LUNGHEZZA: 9 km circa

    DURATA: circa 6 ore soste incluse

    SPOSTAMENTO: con mezzi propri
    N.B. Pedaggio auto per salire al Rif. Auronzo € 30,00/auto non incluso nel prezzo

    COSTO DELL'ESCURSIONE:
    Adulti € 20,00
    Ragazzi dai 11 ai 16 anni € 5,00.
    Non adatto ai bambini

    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIAENTRO LE 18:00 DEL 29/09/2018

    tre cime

    ABBIGLIAMENTO RICHIESTO: calzatura da trekking, abbigliamento sportivo, antivento, zainetto, bastoncini.

    ACCESSORI CONSIGLIATI: acqua, pranzo al sacco, frutta secca, crema solare, berrettino, un cambio completo da tenere sempre in auto.
    NB: il programma potrebbe subire modifiche in caso di maltempo o di mancanza di adesioni.

    ORGANIZZAZIONE TECNICA:
    Eleonora Solero - accompagnatrice di media montagna - Collegio Guide Alpine Veneto.

    COME PRENOTARE:
    La prenotazione verrà effettuata direttamente con la guida Per qualsiasi informazioni potete scrivermi una mail a andreapizzato76@gmail.com,  oppure direttamente all'organizzatore del trekking Eleonora Solero, Tel: 348.2801978 Mail: info@eleonorasolero.it  facendo riferimento all'evento in collaborazione con Montagna di Viaggi.

    Per avere un'idea dei bellissimi posti che si vedranno durante questa  escursione, potete leggere il mio post sul giro delle Tre Cime di Lavaredo.


    I migliori ristoranti della Val di Fiemme dove mangiare tipico trentino

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    Scoprire la Val di Fiemme attraverso i suoi sapori e tradizioni. E' stato questo il tema del mio soggiorno in terra trentinatra ristoranti e malghe.In un territorio dove il numero dei locali tipici è altissimo e molti di ottima qualità, scegliere il migliore locale dove fermarsi a mangiare è un'impresa assai difficile. Ecco quindi che ho pensato di proporvi una piccola lista dei ristoranti e rifugi tipici della Val di Fiemme in base alla mia esperienza.

    ristoranti val di fiemme
    i canederli di Tito Speck

    Un grande aiuto l'ho avuto grazie alla Club di Prodotto “Tradizione & Gusto”, un progetto di accoglienza sensoriale che avvicina il produttore al consumatore. Prodotti come burro, formaggi di malga, speck e lucaniche fresche o stagionate, fiori eduli, erbe officinali, piccoli frutti, marmellate e creme di frutta, miele, infusi e creme di bellezza a base di erbe o latte di capra, possono tutti essere scoperti facendosi guidare dalla mappa di “Tradizione e Gusto”. Ecco quindi un itinerario che raggruppa malghe, ristoranti con menù chilometro zero, produttori, rifugi, ma anche piccoli hotel di charme, agritur e b&b ricchi di fascino e tradizione che hanno sposato scelte di risparmio energetico e bioarchitettura con estrema naturalezza. Per trovarli basta seguire la mappa “Tradizione e Gusto”, distribuita dagli uffici turistici o consultare il sito Visit Fiemme.
    Pronti a scoprire dove si puòmangiare tipico in Val di Fiemme? Partiamo!

    CAPANNA PASSO VALLES
    Locale storico della Val di Fiemme immerso in un paesaggio spettacolare

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    Capanna Valles

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    tris di canederli


    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    medaglioni di maiale alla birra di Fiemme


    Da oltre 80 anni qui si possono gustare i piatti della tradizione come l'antipasto tirolese con speck cotto su salsa di rafano e pannocchiette, tris di canederli, pasta Felicetti ai finferli e speck, uova speck e patate, carne salada saltata, patate saltate, polenta formaggio e salsiccia , strudel con salsa alla vaniglia e gelato alla vaniglia con mirtilli freschi. Un'immersione a 360° nei sapori del Trentino e indirizzo ideale per iniziare il nostro tour tra i locali tipici del territorio.
    (info: Rifugio Passo Valles)

    RISTORANTE RADICI - TESERO
    Il ristorane Radici nasce nel 2016. Un ambiente in pieno stile alpinoche accoglie i propri ospiti promettendo un’esperienza del gusto completa e ricercata.

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    interno ristorante Radici

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti

    Qui troviamo una cucina raffinata che esprime la tipica connessione con le montagne, rispetta le tradizionie introduce, con delicata creatività, cenni moderni, accostamenti originali e possibilità nuove. Prodotti stagionali serviti con abbinamenti favolosi grazie all'estro dello chef Guglielmo (arrivato secondo alla terza edizione di Hell’s Kitchen Italia, il reality condotto da Carlo Cracco) che utilizza ingredienti del posto e li abbina in modo inusuale: ogni piatto è un’esperienza davvero unica. 

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti

    Dagli antipasti ai primi, dai secondi agli squisiti dolci: un tocco di stile, eleganza, buon gusto e ricercatezza nel cuore della Valle di Fiemme.
    (info: Ristorante Radici - Albergo Al Cervo)

    TITO SPECK - DAIANO
    Un'istituzione qui in Val di Fiemme. Un posto eccezionale, dove profumi e sapori si uniscono alla produzione propria di salumi accanto ai tavoli stessi del ristorante, in cui è possibile vedere dal vivo tutta la gente che lavora per insaccare. 
    locali tipici val di fiemme
    il maso dello Speck

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    fettucine del maso

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    stinco del maso

    Dopo una lunga camminata questo è il posto ideale per un tipico pranzo con prodotti locali. Tagliere di salumi eccezionale, così come le altre proposte, tra primi e secondi (ottima la luganega con patate). Mangiare al Maso dello Speck, è sempre un'occasione per gustare piatti della tradizione trentina di qualità. Consiglio di prenotare in anticipo.
    (info: Tito Speck)

    RISTORANTE ORSO GRIGIO - CAVALESE
    L'Orso Grigioè un hotel di antiche tradizioni nel centro storico di Cavalese, recentemente ristrutturato utilizzando i migliori materiali dell'edilizia ecocompatibile. 

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    ristorante Orso Grigio

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    interno di classe

    Il suo ristorante propone una fusione tra quelli che sono i segreti culinari del passato con forti radici montano-contadine e innovazione, fatta però di ingredienti semplici e naturali della tradizione e di materie prime d'eccellenza. I piatti offerti non sono moltissimi, ma la qualità che viene offerta è molto alta.

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    piatti della mezza pensione
    La scelta di puntare sulla qualità, piuttosto che sulla quantità si dimostra, ancora una volta, vincente.
    (info: Hotel Orso Grigio


    RISTORANTE HOTEL ZALUNA - BELLAMONTE 
    L'hotel sorge circondato da prati e boschi in una costruzione storica del 1906 e racchiude tutto il fascino del suo passato e la modernità data da una recente ristrutturazione. La gastronomia è semplice e curata, e ricorda gli antichi sapori di montagna, forti e decisi. Il menù viene pensato di giorno in giorno, per dare al cliente un sapore nuovo e diverso, un piccolo assaggio dalla ricca tavola trentina.

    ristoranti tipici val di fiemme
    hotel ristorante Zaluna

    ristoranti tipici val di fiemme

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    semifreddo all'essenza di cirmolo
    (info: Albergo Ristorante Zaluna)

    MALGA LANERALM - ALDINO
    All'ombra del Corno Bianco, a pochi passi dal centro visitatori del parco geologico Bletterbach di Aldino, la malga Laneralm offre una cucina con specialità di malga e prodotti tipici locali (anche ovini e caprini).

    ristoranti tipici val di fiemme
    Laneralm

    Per raggiungere la malga si lascia l’auto al parcheggio del centro turistico e si cammina per circa venti minuti. Oltre ai consueti piatti di affettati e formaggi (molto buoni), Laneralm offre molte specialità (come patate, speck e uova, kaisersmarren, strauben e molte altre...) preparate con cura ed in porzioni decisamente abbondanti. Imperdibile le grappe a fine pasto. Vi consiglio quelle al nocciolino e ai mirtilli.
    (info: Laneralm)


    RISTORANTE MIOLA - PREDAZZO
    E' uno dei ristoranti più conosciuti della valle. Situato su un pendio che domina il paese, offre un ambiente rustico, accogliente e tipico della cultura fiemmese. Qui vengono utilizzati prodotti principalmente locali, con attenzione ai presidi slow food, e di qualità, da gustare anche in terrazza circondati da prati e boschi. Gustosissimi i canederli ai funghi “finferle” e le braciole di cervo presentate in diversi livelli di cottura per incontrare tutti i gusti. 
    (info:Ristorante Miola


    RIFUGIO PASSO FEUDO
    Punto di forza di questo rifugio è il bellissimo panorama sulle Pale di San Martino che si può ammirare dalla sua terrazza.

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    rifugio Passo Feudo

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    tortelli di selvaggina con burro e mirtillo

    dove mangiare tipico val di fiemme ristoranti
    riso al pino mugo

    I piatti della tradizione sono rivisitati in maniera originale, con accostamenti da leccarsi i baffi come le ottime uova con patate e speck, riso al pino mugo e pancetta, polenta con cervo e porcini, ravioli di patate al puzzone e i famosi strauben, frittelle con zucchero a velo e marmellata ai mirtilli. 
     
    ristoranti tipici val di fiemme
    posizione panoramica

    Il rifugio è raggiungibile a piedi da Pampeago (un'ora circa) oppure in seggiovia da Predazzo.
    Questi sono i migliori ristoranti e locali dove si può mangiare, secondo me, tipico in Val di Fiemme. La lista ovviamente sarebbe molto più lunga, e spero, con il tempo, di arricchirla con nuovi consigli! Nel frattempo, buon appetito!

    Per maggiori informazioni visita il sito:  Visit Fiemme

    ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI FIEMME:

    Park2Trek Dolomites: da Feltre alle Pale di San Martino lungo l'AltaVia 2 delle Dolomiti

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    Vivere una montagna incontaminata, selvaggia e dai panorami mozzafiato. E' stato questo il tema del trekking Park2Trek Dolomites, lungo l'Alta Via 2 delle Dolomiti, un trekking di 6 giorni (5 notti in rifugio) che unisce due parchi (il parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parconaturale Paneveggio-Pale di San Martino) e due regioni, Veneto e Trentino.
    Punto di partenza del Park2Trek Dolomites è Feltre. Feltre è considerata il punto di arrivo dell'Alta Via 2 (si parte di solito da Bressanone), ma nel nostro caso, sarà l'inizio, seguendo a ritroso questo famoso itinerario che si snoda tra le montagne più belle delle Alpi.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    il gruppo delle Pale nei pressi del Pradidali
    Pronti a camminare tra le Vette Feltrine e le Pale di San Martino? Partiamo!

    I GIORNO CROCE D'AUNE - RIFUGIO DAL PIAZ
    Dislivello: 1000 metri
    Tempo: 2 ore 30 – 3 ore
    Preciso che questa lunga camminata sarà in solitaria: 6 giorni in totale autonomia che mi vedono partire a piedi dal Passo Croce d'Aune a 1000 metri d'altezza, luogo dove parcheggio dopo aver completato il breve tragitto in macchina da Feltre

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    si parte da  Croce d'Aune
    Il sentiero che conduce al rifugio Dal Piazlo conosco bene. Ero già stato qui qualche anno fa e quindi me la sono presa con comoda, sicuro di non perdermi. Quello che non ho calcolato, invece, è stato però il peso dello zaino, circa 10 kg, e il caldo di agosto. Ma poco importa, ad attendermi ci sarà una buona Radler in rifugio. Seguo il sentiero 801, con il simbolo dell'Alta Via 2, che sale ripido nel bosco e poi esce allo scopertoregalandomi una bellissima vista sul monte Pavione e sulle vette Feltrine.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    vista sul monte Pavione e Vette Feltrine
    Il sentiero, a metà del percorso, si unisce poi ad una strada militare che sale a tornanti e raggiunge il rifugio.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    la strada che sale a tornanti verso il rifugio

    rifugio dal piaz
    rifugio Dal Piaz
    Al rifugio Dal Piaz prendo possesso del mio posto letto, (camerate con letti a castello) e tempo per un po' di riposo in vista delle lunghe camminate dei prossimi giorni. La cena in rifugio è alle 19,00 econsiglio di ordinare l'ottima focaccia, geniale intuizione di Mirco!!

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    la focaccia del rifugio
    II GIORNO: TRAVERSATA DELLE VETTE FELTRINE, DAL RIF DAL PIAZ AL RIFUGIO BOZ
    Dislivello: 670 metri
    Tempo: 5-6 ore
    Questa è una delletappe più lunghe del Park2Trek Dolomites. Dopo un'ottima prima colazione, ordino il pranzo alsacco e mi metto subito in marcia seguendo sempre il sentiero 801 e l'Alta Via 2.
    Da subito raggiungo laBusa delle Vette, un ambiente spettacolare a pochi minuti dal Dal Piaz e salgo, dopo circa un'ora di cammino, al Passo Pietena. 

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    la Busa delle Vette

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    arrivato al Passo di Pietena
    Da qui il paesaggio cambia rapidamente. Davanti ai miei occhi si apre la lunghissima “catena” delle Vette Feltrine, in parte da superare tutte in questa giornata. In un ambiente selvaggio continuo lungo il sentiero tra vari sali e scendi superando la Piazza del Diavolo, chiamata così per la presenza di enormi macigni, e salgo in cresta, superando una parte un po' esposta, fino a raggiungere i pendii meridionali del Monte Ramezza. Da qui, dopo un profondo ghiaione, mi avvicino al mondo di roccia e sassi del Sasso Scarnia. 

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    la Piazza del Diavolo
    Questa è la parte più complicata della tappa e consiglio di avere passo fermo nella camminata. Il sentiero scende per un tratto ripidamente tra vari zig zag fino alla forcella Scarnion a metri 1800.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    superando il Sasso Scarnia
    Da qui si inizia a salire tra rocce e massi, superando alcuni tratti con una corda metallica (niente di così pericoloso) e le famose Scalette, una serie di gradini scavati nella roccia che conducono ad un tratto di sentiero dove in entrambi i lati c'è il vuoto. Davvero spettacolare!

    vette feltrine le scalette
    le scalette
    Mi lascio alle spalle il Sasso di Scarnia e entro di nuovo nella vegetazione, già pensando alla prossima meta: Passo Finestra. Lo raggiungo attraverso diversi sali e scendi e, dopo le foto di rito, inizio la mia discesa verso il rifugio Boz, dominato dall'imponente Sass de Mura. Calcolate 5-6 ore per la camminata.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    arrivo al rifugio Boz
    Arrivo al Boz giusto in tempo prima del temporale. Qui ho trovato ad accogliermi il calore del caminetto e della famiglia Castellaz che mi ha raccontato tutta la storia di queste montagne e le migliori escursioni da fare! Ottima anche la cena a base di polenta, tòsela e panna cotta con frutti di bosco.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    polenta e tosèla

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    camerate con letti a castello
    III GIORNO: RIFUGIO BOZ – SAGRON MIS
    Dislivello: 700 metri
    Tempo: 6 ore
    Forse la tappa più difficile a causa deltemibile Passo Comedon. Saluto i gestori del Rifugio Boz e parto prestissimo sperando di concludere la camminata all'asciutto. Sempre dominato dalle pareti delSass de Mura, raggiungo in trenta minuti il Pass de Mura e inizio un lunghissimo tratto su zona prativa consplendide viste sulla Val Canzoi. 

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    vista verso la Val Canzoi
    Sempre tra diversi sali e scendi costeggio il Troi dei Caserin e raggiungo il Col dei Bech a 1900 metri. Qui vengo avvolto dalla nebbia e continuo tra rocce e prati fino a raggiungere una bella serie di cascatelle con pozze d'acqua limpidissima.


    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    cascate prima del bivacco Feltre

    Il meteo mi fa un regalo e riesco a vedere pareti dolomitiche di rara bellezza. Siamo sempre all'interno delParco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, una zona ancora vergine e dall'aspetto davvero selvaggio e solitario! In tutta la giornata avrò incontrato solo 4 persone!Un ultimo tratto in salita tra le rocce eraggiungo il Bivacco Feltre. Dovrebbe essere bellissimo dormire qui di notte, immaginate che cieli stellati:))

    bivacco feltre
    bivacco Feltre

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    piccolo tratto attrezzato

    Sarà per la prossima volta! Al bivacco Feltre faccio una sosta per il pranzo alsacco preparato da rifugio Boz, rigorosamente con prodotti della vicina malga come formaggio e salame! Ottimo :) Ho scelto questo posto per la pausa pranzo perchè volevo riposarmi prima di affrontare la parte più difficile: il passo Comedon!
    Questo è un assaggio della salita che bisogna superare:

    passo comedon
    la salita verso il Passo Comedon
    Ma il bello viene in discesa. Fatta la foto di rito, è ora di ammirare tutto il dislivello che mi attende: 1300 metri ripidissimi fino Sagron Mis. Consiglio di scendere con calma e affrontare con passo fermo i ripidi zig zag sul ghiaione.

    passo comedon
    ammirare tutto il dislivello in negativo da affrontare

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    una discesa da percorrere con passo fermo

    alta via 2 dolomiti

    Supero qualche tratto attrezzato con corda metallica (niente di così allarmante) e, sfortuna vuole, inizia a piovere proprio nel tratto più difficile! Mannaggia! Raggiungo velocemente il bosco e tiro un respiro di sollievo. Ormai manca davvero poco alla fine di questa tappa. A Sagron Mis, il Park2Trek Dolomites prevede il soggiorno presso lo Chalet Giasenei, una notte diversa dal classico rifugio che ti permette di riposare per bene grazie al comfort di una camera d’albergoe una buona doccia calda che dura più dei consueti 3 minuti dei rifugi.

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    notte presso lo Chalet Giasenei
    IV GIORNO: Sagron Mis – Rifugio Treviso
    Dislivello: 800 metri
    Tempo: 6 ore
    Oggi le previsioni del tempo non sono buone. La tappa prevede il superamento dellaForcella d'Oltro a 2300 metri per poi scendere al rifugio Treviso. Purtroppo da solo non me la sento e scelgo un piano alternativo. Il bello delPark2Trek Dolomitesè che è possibileoptare per dei sentieri più bassi per arrivare al rifugio prescelto in totale tranquillità.Certo la strada sarà più lunga e si dovrà fare più dislivello, ma la cosa più importante è la sicurezza.
    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    partendo da Sagron Mis
     

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    Passo Cereda
    Così da Sagron Mis raggiungo in circa un'ora il Passo Ceredae poi, all'altezza del secondo tornante verso Primiero,prendo il sentiero Piero Agostini che entra nel bosco e si intrufola in Val Canali fino al ristorante Cant del Gal. Da qui il tragitto ve lo avevo raccontato in questo post dedicato all'escursione a Malga Canali e Rifugio Treviso. Sempre incompagnia del mio zaino (che alla fine ho chiamato Mostro a causa del suo peso) arrivo a malga Canali e inizio la salita (cca 20 minuti) fino al rifugio. 
     
    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    malga Canali


    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    meet friends
    Forse ci ho messo un po' di più ma sono arrivato senza problemi, anche se completamente bagnato. Il rifugio Treviso è uno dei più antichi della zona del Primiero e introduce nel magico mondo delle Pale di San Martino

     
    rifugio canali treviso
    rifugio Treviso

    La posizione è davvero spettacolare: nel bosco dominato da imponenti pareti di roccia! Anche qui doccia con gettone e camerata a più letti a castello. Per cena canederli in brodo!

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    il fascino di una notte in rifugio
    V GIORNO : Rifugio Canali Treviso – Rifugio Pradidali.
    Dislivello: 1000 metri
    Tempo: 6 ore
    Il tempo prevede un miglioramento in tarda mattinata. Decido di partire ugualmente nonostante la pioggerellina del mattino. Oggi si entra nel magico scenario dolomitico delle Pale di San Martino e per farlo al meglio, faccio una piccola variante al programma del Park2Trek Dolomites per ammirare il ghiacciaio della Fradusta:invece di prendere il sentiero 711 dell'Alta Via 2, prendo il 707 che conduce al Passo Canali. Il primo tratto è nel bosco e poi continua in leggera salita fino ad arrivare ai piedi del passo. Qui, una ripidissima ascesa tra le rocce, conduce a quota 2497 metri! Che spettacolo! 

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    verso le Pale di San Martino

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    la salita verso il Passo Canali

    Lascio il sentiero 707 e prendo il 708. L'ambiente ora è completamente diverso, quasi lunare. Riprendo quota seguendo i segni CAI sui massi (fate attenzione in caso di nebbia) e arrivo velocemente allaForcella Alta del Ghiaccio. Qui ammiro il ghiacciaio della Fradustacon il piccolo laghetto (pensando anche ai cambiamenti climatici) e proseguo per il Passo della Fradusta e Passo Pradidali Basso dove si unisce il 711 proveniente dal rifugio Treviso di cui vi avevo parlato prima.
     
    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    arrivato sull'altopiano delle Pale

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti 
    un mondo dolomitico
     Ormai manca davvero poco. Davanti ai miei occhi un mondo dolomitico di sublime bellezza: campanili, guglie, cengie e, in lontananza, il rifugio Pradidali. In discesa finisco la mia escursione dopo circa 6 ore di cammino.
     
    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    ultima discesa prima del rifugio

    Ad accogliermi il rifugio più panoramico di tutto il Park2Trek Dolomites, dominato da Cima Canali e dalla Torre Pradidali. Penso che le foto qui sotto possano parlare da sole:
     
    alta via 2
    rifugio Pradidali

    Ottima l'accoglienza anche in rifugio. Personale simpatico e premuroso, nonostante il rifugio fosse pieno di gente!
     
    VI GIORNO: Rifugio Pradidali - Val Canali
    Dislivello: 1300 metri in negativo
    Tempo: 2 ore 30 minuti
    Ultimo giorno di camminate. Di strada ne è stata fatta molta fino a questo momento, ora manca l'ultimo tratto in discesa che mi conduce al fondovalle. Sono circa 1100 metri di dislivello negativo lungo il ripido sentiero 709, prima in un tratto roccioso e poi nel bosco, fino ad arrivare al parcheggio del ristorante Cant del Gal. Vi avevo descritto questa escursione nel mio post escursione al rifugio Pradidali dalla val Canali.
     
    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    si scende in Val Canali

    park2trek dolomites alta via 2 dolomiti
    ripida discesa
    Al parcheggio trovo il transfer prenotato in anticipo tramitel'ufficio booking di ApT San Martino di Castrozza, che mi riporta alla macchina lasciata a Croce d'Aune una settimana fa.
    Chi volesse dal Pradidali potrebbe allungare il percorso con altre 3 tappe per raggiungere il passo Valles, pernottando anche ai rifugi Rosetta e Mulaz!Per me invece finisce qui questa bellissima avventura del Park2Trek Dolomites lungo i sentieri dell’Alta Via 2,un modo unico per vivere due parchi, lontano dalle località più famose e dal turismo di massa che colpisce molte zone delle Dolomiti, immergendosi nella natura più incontaminata!
    In totale sono stati: 6 giorni, 5 notti in rifugio, 5800 metri di dislivello positivo e circa 36 ore di cammino in solitaria. Con tutti questi numeri penso proprio che il premio qui sotto me lo sia strameritato. Vero?

    strudel
    strudel di mele

    10 cose da vedere assolutamente sul lago di Ledro in Trentino

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    Ci sono posti che comunicano emozioni, perché esprimono la vastità della bellezza. Uno di questi posti è la Valle di Ledro in Trentino,un territorio che mi ha letteralmente conquistato grazie al verde dei suoi boschi, l'azzurro del lago e i tesori della gastronomia alpina.
    Arrivare al lago di Ledro è molto facile: da Riva del Garda si seguono le indicazioni e, dopo il lungo tunnel, si entra in questo paradiso situato circa a 700 metri d'altezza.
    Una sola vacanza non basterebbe per scoprire tutte le bellezza che ci sono in questo territorio. Io ho passato un bellissimo weekend e, con il post di oggi, volevo condividere con voi le dieci cose più importanti da vedere se si è in vacanza sul lago di Ledro.

    vedere lago di ledro
    il lago di Ledro visto dal Monte Corno

    Pronti a scoprire uno dei gioielli del Trentino? Partiamo!

    1) FARE IL GIRO DEL LAGO CON TUFFO FINALE
    Il modo ideale per entrare subito a contatto con il territorio. Lo si può effettuare sia a piedi che in bici. La lunghezza è di circa 10 kme si snoda lungo un percorso semplice e adatto a tutti. 


    cosa vedere sul lago di ledro
    una delle spiagge del lago


    cosa vedere sul lago di ledro
    il sentiero che fa il giro del lago

    cosa vedere sul lago di ledro
    perfetto anche per le bici


    Durante la camminata si ammirano degli scorci suggestivi sulle montagne che circondano il lago e si possono effettuare anche delle soste in locali tipici. Un'escursione da fare in totale relax. Non dimenticate il costume per un tuffo sul lago alla fine!


    cosa vedere sul lago di ledro

    2) RIMANERE A BOCCA APERTA NEL GORG D'ABISS
    Una dellecose da vedere assolutamente qui in Valle di Ledroè la cascata del Gorg d'Abiss. Arrivare è molto semplice: dal paese di Tiarno di Sotto si seguono le indicazioni per la cascata e si parcheggia al molino dei Bugatini. Da qui si arriva in una decina di minuti di cammino ai piedi di questo salto d'acqua che sbuca dalle rocce alla fine di un profondo canyon formato nei secoli dal torrente Massangla.

    cosa vedere sul lago di ledro
    Gorg d'Abiss
    Se avete tempo potete continuare l'escursione raggiungendo il famoso Ponte Romano dal quale si può ammirare un'altra cascata.

    cosa vedere sul lago di ledro
    il Ponte Romano
    3) CAMMINARE A PIU' NON POSSO
    Il trekking è una delle attività più famose in Valle di Ledro. Complici le montagne non molto elevate, lo si può effettuare quasi tutto l'anno.

    cosa vedere sul lago di ledro
    vista da Passo Tremalzo
    Posso consigliare l'escursione alla cima del monte Corno, una delle cime più panoramiche in assoluto, con una vista strepitosa su tutto il lago.


    cosa vedere sul lago di ledro
    panorama dalla cima del Monte Corno

    cosa vedere sul lago di ledro
    lungo la via ferrata Mauro Pellegrini
    Si può partire dal fondovalle con un dislivello di circa 1080 metri, oppure da Passo Tremalzo,seguendo il sentiero attrezzato Mauro Pellegrini, una via ferrata facile che si snoda lungo le creste delle vette attorno al monte Corno. Davvero suggestiva e divertente!

    lago di ledro
    seguitemi anche su Instagram @pizzo_76
    4) LASCIARSI INCANTARE DALLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO
    Nell’ormai lontano 1929, il livello del Lago di Ledro venne abbassato per permettere la costruzione della centrale idroelettrica di Riva del Garda; fu allora che si verificò, fra lo stupore e l’emozione degli addetti ai lavori, una delle scoperte archeologiche tra le più importanti in Europa: oltre 10.000 pali e numerosi manufatti vennero alla luce durante le varie fasi di scavo che si conclusero con la costruzione di un piccolo museo e la ricostruzione, nel 2006, di un villaggio palafitticolo che mostra gli strumenti e gli attrezzi che adoperavano i nostri antenati. 


    cosa vedere sul lago di ledro
    la ricostruzione del villaggio di palafitte

    cosa vedere sul lago di ledro

    5) SCOPRIRE DUE STORIE VICINE TRA LORO
    Terza Guerra d'Indipendenza e Grande Guerrasono due fatti d'armi che hanno segnato la storia della Valle di Ledro. È a Bezzecca che Garibaldi pronunciò il suo famoso ‘Obbedisco!’. La Battaglia di Bezzecca fu inoltre uno dei momenti decisivi della Terza Guerra d’Indipendenza Italiana. Sempre in questo paese troviamo, inoltre, un importante sistema difensivo di gallerie , camminamenti e posti di osservazione della Grande Guerra.

    cosa vedere sul lago di ledro
    interno di una gallerie della Grande Guerra


    In questo periodo il fronte era vicinissimo e con lo scoppio delle ostilità tra i due Paesi nella primavera del 1915, la valle si trasformò in campo di battaglia. Consiglio una visita alpiccolo museo Garibaldino e della Grande Guerra per conoscere più da vicino queste due storie che hanno coinvolto tutta la popolazione locale.

    cosa vedere sul lago di ledro

    6) RIEMPIRSI GLI OCCHI DI BELLEZZA LUNGO LA STRADA DEL PONALE
    Una bellissima escursione da fare tutto l'anno che collega il lago di Ledro a Riva del Garda, lungo la bellissima strada del Ponale. Si scende verso il lago di Garda imboccando la vecchia mulattiera che portava al porto.

    cosa vedere sul lago di ledro
    panorama camminando lungo la strada del Ponale

    Da qui ci si congiunge alla strada del Ponale costruita a strapiombo sul lago, con splendide vedute sull'Alto Lagodi Garda. In poco tempo siarriva poi in centro a Riva del Garda nei pressi della centrale. Il ritorno lo si fa lungo lo stesso percorso.

    7) MANGIARE LA POLENTA DI PATATE PIU' BUONA
    Quella del'Agritur La Dasa, un agriturismo dalla vista panoramica sulla valle di Ledro, oppure nei ristoranti a conduzione familiare della Valle di Ledro. La polenta di patate è probabilmente uno dei piatti più tradizionalie caratteristici del territorio. L’ingrediente principale, la patata, è un alimento molto comune. Tutte le famiglie, infatti, possedevano un pezzo di terra da coltivare. Da qui nasce questa ricetta che si tramanda da generazioni e che si trova in tutti i ristoranti tipici della zona. Consigliatissima!

    vedere lago di ledro
    polenta di patate dell'agritur La Dasa
    8) AMMIRARE IL TRAMONTO PIU' BELLO
    Dalla Madonnina di Besta. Con una breve passeggiata con partenza da Molina di Ledro, si raggiunge un balcone panoramico con vista a 360° su tutto il lago. Dauno sperone la Madonnina di Besta domina il paese sottostante e abbraccia con il suo sguardo quasi tutta la valle. Da fare al tramonto.

    cosa vedere sul lago di ledro
    tramonto dalla Madonnina di Besta
    9) STUDIARE LA NATURA NEL PICCOLO LAGO D'AMPOLA
    Poco più a ovest del lago di Ledro troviamo una zona naturale di notevole importanza. Parlo del lago d'Ampola, uno dei pochissimi laghi che ancora si presenta allo stato naturale e che ospita una grande varietà di animali e piante. Lungo delle passerelle di legno si attraversa la zona protetta fino al lago circondato da canneti e ricoperto da ninfee. Calcolate circa 2 ore per fare il giro di tutto il lago, inclusa una piccola visita al centro visitatori.


    cosa vedere sul lago di ledro
    Lago d'Ampola
    10) BREAKFAST DA FAVOLA
    Quella del B&B Anna Maria. Un B&B situato in un'ottima posizione a pochi minuti a piedi dal centro di Locca in Val Concei, facente parte del club Qualità Trentino, un gruppo di B&B certificati con marchio di qualità ambientale. Stanza molto pulita e curata, ben esposta, con un balcone da cui si gode una vista splendida sulle montagne.

    cosa vedere sul lago di ledro
    B&B Anna Maria
    Ambiente accogliente e familiare grazie alla presenza discreta di Anna Maria, con cui è piacevole intrattenersi a chiacchierare a colazione. Una colazione che comprende i tipici sapori trentini e della valle di Ledro, tra cui il succo d'uva di produzione propria, strudel di mele fatto in casa, marmellata, salumi e formaggi della valle. 


    cosa vedere sul lago di ledro
    colazione all'aperto con i sapori tipici trentini

    cosa vedere sul lago di ledro

    Il modo ideale per iniziare la giornata in questo angolo paradisiaco del trentino. Consigliatissimo!

    Per qualsiasi informazione visita il sito ufficiale: Turismo Lago di Ledro
     

    Cosa vedere in Valle Imagna: ecco le 10 cose da non perdere

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    Scoprire una montagna ancora incontaminata tra tradizioni, panorami mozzafiato e buona cucina. E' stato questo il tema del mio soggiorno in Valle Imagna, una valle situata nell'area prealpina delle Orobie, facilmente raggiungibile in auto da Bergamo e da Milano.
    Cose da vedere ce ne sarebbero per i beati in Valle Imagna, ma, per chi ha poco tempo a disposizione, vorrei consigliare le 10 cose più importanti da vedere in base alla mia esperienza.


    cosa vedere in valle imagna

    Pronti a scoprire la Valle Imagna? Partiamo!

    1) RAGGIUNGERE IL MONTE RESEGONE
    Il trekking è l'attività più famosa della valle. Uno dei punti di forza di questo territorio è che lo si può effettuare quasi tutto l'anno,complice la bassa altitudine del fondovalle. Tra le escursioni da non perdere posso consigliare quella al rifugio Azzoni passando per il rifugio Resegone.
    valle imagna cosa vedere
    rifugio Azzoni
    Si parte dal centro di Brumano, a cca 900 metri d'altezza, e si seguono le indicazioni per il rifugio. Calcolate circa 2H30 per arrivare alla meta e quasi 900 metri di dislivello. Al vostro arrivo troverete ad attendervi unpanorama bellissimo su Lecco, lago di Como e sui laghi della Brianza.

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    un'escursione in cima al Resegone
    2) SCOPRIRE L'ANTICA DOGANA VENETA NEL BORGO DI ARNOSTO
    Un borgo medievale che mi ha davvero stupito. Fu sede della Dogana Veneta ed era il posto dove si delimitava il confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima. Camminare qui è come fare un passo indietro nel tempo, immersi nei silenzi della montagna interrotti solamente dai campanacci delle mucche. Davvero suggestivo.

    valle imagna cosa vedere
    borgo di Arnosto

    valle imagna cosa vedere
    sul confine tra Serenissima e Milano
    3) MANGIARE IL FORMAGGIO PIU' BUONO
    Una visita in Valle Imagna passa anche attraverso i suoi sapori e i suoi prodotti tipici. Consiglio una tappa nel famoso Caseificio di Casera Monaci a Almenno San Salvatore dove si possonotrovare ben 50 tipi di formaggi del territorio e DOP. Nel Caseificio, vengono prodotti con passione formaggi come stracchino, taleggio, quartirolo e formaggi caprini. 



    caseificio Casera Monaci

    In particolare il burro Valle Imagna,prodotto storico della Casera Monaci, di qualità superiore alla norma e molto simile al classico burro di malga, fiore all’occhiello dell’azienda, il Dolce Branzi, considerato dagli esperti del settore il massimo della qualità, la Formagella Valle Imagnaprodotta esclusivamente con latte vaccino intero proveniente dalle montagne della valle imagna e la Torta del Resegonel'unico formaggio a latte misto.

    4) SUBIRE IL FASCINO DEL SANTUARIO DELLA CORNABUSA
    Una delle cose da vedere in Valle Imagna è il santuario della Madonna della Cornabusa. Io l'ho visitato in un caldo pomeriggio di settembre e ammetto che al suo interno si respira un'atmosfera davvero mistica. Il santuario fu ricavato all'interno di una grotta naturale e conserva la statua lignea della Madonna ritrovata da una pastorella sordomuta che riacquistò l'udito e la parola. Bello il panorama su tutta la valle.

    valle imagna cosa vedere
    santuario della Cornabusa
    5) FARE UNA PASSEGGIATA AI TRE FAGGI
    Una facile escursione che consiglio di fare nel pomeriggio, anche per ammirare il tramonto, è quella che conduce ai Tre Faggi. Sono partito da Fuipano Imagna e poi ho seguito, in leggera salita, il sentiero CAI 579. In circa 40 minuti si raggiunge questo posto solitario con tre faggi singolari e un laghetto con una vista sublime sulla valle, circondati dalla Grigna e dal Resegone. Calcolate circa 40 minuti per arrivare. 

    valle imagna cosa vedere
    i Tre Faggi

    valle imagna
    6) PEDALARE A PIU' NON POSSO
    Grazie alle ebike presenti presso l'hotel Miramonti, non ho esitato a mettermi in sella ad una bici e scoprire il territorio in una maniera diversa. Per gli amanti delle due ruote sono stati realizzati 10 itinerari da percorrere in mountain bike di diversi livelli di difficoltà, tra i quali il più semplice è il Valle Imagna Easy,un percorso di 14 km da percorrere in circa due ore attraverso i principali centri della valle.


    valle imagna cosa vedere
    ebike dell'hotel Resort & Spa Miramonti
    Per scoprire tutti gli itinerari mtb vi consiglio di visitare il sito mtb valle imagna

    cosa vedere in valle imagna

    cosa vedere in valle imagna
    un territorio da scoprire in mtb

    cosa vedere in valle imagna

    7) DELIZIARSI CON LA TORTA QUARENGHI
    Dopo tutto questo camminare è venuta una gran fame. E cosa si può mangiare in Valle Imagna dopo una lunga camminata? Ma la Torta Quarenghi,naturalmente. Un must se si è in vacanza qui :) La torta è stata ideata dalla chef Nella Gritti in occasione della delegazione dell'Ermitage in visita alla casa natale di Giacomo Quarenghi. La ruota, simbolo di Rota Imagna, viene reinterpretata in un ciambella e al suo interno troviamo il mais della tradizionale polenta bergamasca, fichi secchi, pere, vodka e il cioccolato, simboleggiante l'esotismo che il Quarenghi portò a San Pietroburgo.
    La torta si può trovare presso dell'Hotel Resort & SPA Miramonti, la Pasticceria Acquario di Sant’Omobono Terme e la Pasticceria Brembati di Villa d’Almè.

    valle imagna cosa vedere
    torta Quarenghi
    8) ATTRAVERSARE UN PONTE ROMANO
    A Clanezzo mi sono fermato quasi per caso per fare qualche foto e un passante mi ha indicato questo luogo. Sono rimasto stupito dalla bellezza di questo posto, dalla sua tranquillità e dalla fusione tra natura e passato, ammirando i fiumi Brembo e Imagna che si uniscono tra due costoni scoscesi verdeggianti e il gorgoglio dell'acqua. Consiglio di passeggiare vicino al vecchio porto e alla dogana tra incroci di ponti, passerelle e mulattiere sospese nel nulla. 

    il ponte romano di Clanezzo
    9) IN CASO DI BRUTTO TEMPO
    Vista la sua vicinanza, Bergamo rappresenta una bellissima escursione da fare in giornata dalla Valle Imagna, soprattutto in caso di brutto tempo. E' una delle poche città italiane con un centro storico circondato da mura che hanno mantenuto inalterato nel tempo il loro aspetto originario, e dal 2017 sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità Unesco.

    valle imagna
    Bergamo, città Unesco

    Sul portale ufficiale di Visit Bergamo  (info: http://www.visitbergamo.net/) trovate tante informazioni utili per organizzarvi una bella visita.

    10) DORMIRE NELLA SPA PIU' BELLA
    Non solo della Valle Imagna ma anche della Lombardia. Parlodell'Hotel Resort &SPA Miramonti, un ottimo 4 stelle situato a Rota Imagna e che rappresenta il luogo ideale dove recuperare le energie dopo giornate sui monti.

    hotel miramonti
    Hotel Resort & Spa Miramonti
    Una spa di primissimo livello con una piscina interna ed esterna, idromassaggi, docce sensoriali, bagno turco, sauna panoramica, oasi di silenzio e terrazza panoramica. 

    valle imagna cosa vedere
    interno della spa
    wellness hotel
    idromassaggio panoramico

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    saletta relax

    valle imagna cosa vedere
    suite con idromassaggio in camera

    Ottime anche le camere, eleganti e moderne, molte delle quali con vista sulle montagne. La ristorazione, grazie al ristorante Gritti interno all’Hotel,è famosa per la cucina tipica bergamasca, in particolare l’eccezionale ricetta dei Casoncelli di Valle Imagna, la polenta e formaggio Branzi Monaci e, non poteva mancare, la torta Quarenghi, simbolo di questa valle e il modo migliore per concludere in dolcezza il mio soggiorno in Valle Imagna.

    Per maggiori informazioni sulla Valle Imagna, visita il sito ufficiale: Valle Imagna

    ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI BERGAMO

    La Sagra dei Canederli di Vipiteno, impossibile perdersela

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    La Sagra dei Canederli di Vipitenoè senza dubbio uno degli eventi più attesi e tradizionali di tutto l'Alto Adige.
    Ogni anno, la seconda domenica del mese, tutta la città più a nord d'Italia festeggia questo piatto tipico tirolese con una tavolata lunga ben 400 metri che attraversa tutto il centro storico. Così, dalla Via Città Nuova alla Via Città Vecchia, passando per la piazza Città, si possono degustare ben 70 tipi di canederli diversi, tra dolci e salati, immersi in un'atmosfera unica.

    sagra dei canederli vipiteno
    una tavolata lunga 400 metri
    sagra dei canederli vipiteno
    in centro a Vipiteno
    Ebbene si, e potevo io, super amante di canederli e di Vipiteno, mancare? Certo che no!
    Ecco allora qui sotto come si è svolta la mia giornata di visita alla sagra dei canederli di Vipiteno :)
    Per l'alloggio sono andato sul sicuro ed ho scelto una delle migliori strutture presenti in zona: l'hotel Wiesnerhof (info:https://www.wiesnerhof.it),  un ottimo 4* situato all'ingresso dellaVal di Vizze e a pochi minuti dal centro di Vipiteno. In occasione della sagra, l'hotel ha organizzato al mattino un breve corso su come si preparano i canederli :) Vi avevo già svelato la ricetta dei canederli allo speck, questa volta, però, saranno dei canederli dolci, davvero speciali e che si trovano come desserts durante la cena in hotel: canederli alla ricotta con all'interno cioccolata e accompagnati da fragole :) che bontà!
    Devo ammettere che il cuoco e il personale dell'hotel sono stati davvero pazienti (diciamo semplicemente che non sono bravo a cucinare). Alla fine è stata un bellissima esperienza e questo è il risultato:
    Che ne dite?

    sagra dei canederli vipiteno
    corso di canederli presso l'hotel Wiesnerhof
    Dopo il breve corso di canederli è la volta di raggiungere la sagra. Consiglio di arrivare presto per trovare posto per l'auto, altrimenti vi troverete a girare per tutte le stradine e le montagne di Vipiteno.
    Arriviamo giusto in tempo per assistere in piazza Città al concerto della banda musicale con i costumi tipici e il discorso del sindaco che proclama l'inizio della festa.
    Da questo momento in poi è un'immersione nei sapori tipici dell'Alto Adige scoprendo tipologie di canederli che solo di rado si trovano.

    sagra dei canederli vipiteno
    la banda musicale di Vipiteno

    sagra dei canederli vipiteno

    sagra dei canederli vipiteno
    lungo via Città Nuova
    La lunga tavolata di 400 metri è suddivisa tra i vari ristoranti di Vipiteno che propongono menu diversi: abbiamo quello tradizionale come i canederli allo speck, canederli magri, canederli ai funghi e il famoso tris di canederli, oppure, quelli più gourmet, come la proposta del ristorante Sterzingerhof con fette fini di canederlo di pino cebro con insalatine e petto d'anatra.

    sagra dei canederli vipiteno
    più di 70 canederli diversi

    sagra dei canederli vipiteno
    10 ristoranti con menu diversi

    sagra dei canederli vipiteno
    tantissima gente !

    Tra i piatti più gettonati ho notato il gulasch di cervo con canederli di speck e gorgonzola, ma anche i famosi canederli pressati, pressknoedel,molti dei quali al formaggio su insalata di crauti.
    In pratica funziona che ci si siede al tavolo e si sceglie dal menu. Le porzioni sono abbastanza abbondanti e quindi valgono quasi come un pasto intero, da abbinare magari al dessert con i canederli dolci come icanederli di albicocca con gelato e salsa di vaniglia!! Tutto ottimo e da accompagnare con un buona birra artigianale :))

    sagra dei canederli vipiteno
    canederli con finferli

    sagra dei canederli vipiteno
    piazza Città

    sagra dei canederli vipiteno
    un'occasione per visitare il centro

    A queste ghiottonerie culinarie, fanno da contorno esibizioni musicali, con musica tipica tirolese, e anche il bellissimo centro storico di Vipiteno, uno dei borghi più belli d'Italia, ideale da scoprire durante la sagra, magari seguendo il mio itinerario cosa vedere a Vipitenoin un giorno, per concludere in modo perfetto una giornata tra tradizioni, musica e gastronomia alpina.

    sagra dei canederli vipiteno
    folklore

    sagra dei canederli vipiteno

    sagra dei canederli vipiteno
    non solo canederli, ma anche tanti dolci :)
    Di sicuro un appuntamento da segnare per il prossimo anno!

    Per tutti i dettagli e informazioni sulla sagra dei canederli di Vipiteno, visitate il sito: Sagra dei Canederli Vipiteno
    oppure il sito dell'Associazione del Turismo Vipiteno Sterzing

    ALTRE COSE DA FARE A VIPITENO E DINTORNI:

    Dove mangiare in centro ad Abano: ecco il ristorante Brutto Anatroccolo

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    Tra i variristoranti in centro ad Abano Terme ce n'è uno che merita di essere menzionato. Sto parlando del Brutto Anatroccolo, un ristorantino vintage unico nel suo genere fatto di sapori autentici, ingredienti semplici e amore del territorio.
    Il Brutto Anatroccolo, infatti, è uno dei pochi ristoranti in Veneto e in Italia a cui è riuscito il compito di ricreare ad arte, ma anche di conservare e riproporre, lo spirito degli anni 70 e 80.

    ristorante brutto anatroccolo abano centro
    IN CENTRO AD ABANO
    Il ristorante è situato all'interno dell'hotel Abano Ritz, con entrata sul lato sinistro. Gli ospiti dell'hotel possono decidere di “abbandonare” per una sera la mezza pensione nel ristorante White Gloves per immergersi in un ambiente davvero particolare e molto vintage. Per gli ospiti esterni, invece, è l'occasione di lasciarsi alle spalle ogni aspetto del tram tram quotidiano e vivere una serata all'insegna della buona cucina e della creatività.

    ristorante brutto anatroccolo abano centro dove mangiare

    UN MONDO CREATIVO
    Il Brutto Anatroccolo è sorprendente già dall'entrata (bisogna suonare il campanello). Grazie al lavoro svolto dall'artista Walter Davanzo si ripercorre un tratto del nostro passato attraverso un intelligente gioco di oggettistica e arredamento. 

    ristorante brutto anatroccolo abano centro dove mangiare

    ristorante brutto anatroccolo abano centro dove mangiare

    Originali le pareti, tappezzate di quotidiani, pagine più o meno recenti che raccontano la storia e i fatti degli ultimi tempi, ma anche la storia illustrata del Brutto Anatroccolo, riassunta su 5 pannelli, e la storia di Andersen, scritta sugli schienali delle sedie del ristorante e sullo specchio della sala.

    dove mangiare ad abano

    ristorante brutto anatroccolo abano centro dove mangiare

    Bellissimo anche il divano situato subito all’entrata, una vera opera d’arte realizzata in cartone, ma anche tantissimi piccoli oggetti come ad esempio bottiglie di detersivo come portafiori oppure un barattolo di pelati come boule per il vino. Il concetto di “vintage” è teso al recupero dei ricordi, delle immagini interiori, di suggestioni che coinvolgono tutti i sensi. Tutto qui ha il sapore di una volta.

    brutto anatroccolo abano


    ristorante brutto anatroccolo abano centro

    "Non importa che sia nato in un recinto d'anatre, l'importante è essere uscito da un uovo di cigno"

    SAPORI AUTENTICI
    Dopo aver camminato per la sala del ristorante e aver osservato ogni minimo dettaglio è arrivato il momento di sedersi e studiare il menu, presentato sotto forma di "quaderno" con descrizioni dei piatti molto suggestive. La proposta gastronomica è molto elaborata. Ci sono 6 proposte per ogni portata e il contenuto è decisamente originale, anzi sensoriale :) Abbiamo così due menu che seguono il corso delle stagioni, uno primavera- estate e l'altro autunno-inverno, utilizzando per la maggior parteprodotti del territorio e i vini della Strada del Vino Colli Euganei.

    ristorante brutto anatroccolo abano centro dove mangiare


    Come l'arredo così anche il cibo al Brutto Anatroccolo è di una semplicità disarmante ma allo stesso tempo di una bontà insuperabile. L'antipasto qui diventa un'estasi di sapori, i Ravioli di Mare una vera sinfonia, per non parlare della scenografiche tartare e il dolce alla fine. La mia scelta è ricaduta su un tiramisù scomposto... da leccarsi i baffi! La qualità delle materie prime utilizzate e la realizzazione di tutti i piatti sono risultati di ottimo livello, così come il servizio attento e premuroso che sa aiutarti per qualsiasi esigenza e che ti mette tranquillità e a tuo agio.
    I sabato sera d'inverno, sempre nel medesimo mood "vintage", dopo la cena al ristorantino, a due passi si può andare ad ascoltare della buona musica anni 60-70-80 nel Midnight Club dell'Abano Ritz, una taverna con gli oblò della piscina a vista e con il DJ che fa girare solo dischi in vinile: un'esperienza senza nostalgia, ma piuttosto con la voglia di ballare e cantare che mette tutti in pista, dai giovani ai best agers!!



    brutto anatroccolo abano

    brutto anatroccolo abano

    Tra tutti i ristoranti in centro ad Abano penso che questo sia proprio il migliore e mi sento di consigliarlo.
    In conclusione, il Brutto Anatroccolo è la testimonianza che rendere onore al gusto non è solo sinonimo di altissima cucina. Perché ci ricorda che il cibo è anche occasione di memoria, di incontro e di relazione. Una favola di ristorante nel giusto cammino per diventare cigno!

    abano ritz


    ristorante brutto anatroccolo abano centro

    Info Utili:
    Ristorante Brutto Anatroccolo (internet http://www.ristoranteilbruttoanatroccolo.it )
    c/o Hotel Abano Ritz
    Via Monteortone 19
    Abano Terme
    Tel.   049.86.33.100
    Email info@ristoranteilbruttoanatroccolo.it


    ALTRE COSE DA FARE SUI COLLI EUGANEI:

    La traversata delle Vette Feltrine, a piedi dal Rifugio Dal Piaz al rifugio Boz lungo l'Alta Via 2 Dolomiti

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    La traversata delle Vette Feltrine dal rifugio Dal Piaz al rifugio Boz è la seconda tappa del famoso trekking Park 2 Trek Dolomites, un itinerario che collega due parchi, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino in Trentino, seguendo l'Alta Via 2 delle Dolomiti.
    La mia escursione inizia con un'ottima colazione al rifugio Dal Piaz, un carico di energie necessario per affrontare una delle tappe più lunghe e impegnative

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    la Busa delle Meraviglie subito dopo il rifugio Dal Piaz
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    rifugio Dal Piaz
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    colazione al rifugio Dal Piaz
    SI PARTE DAL RIFUGIO DAL PIAZ
    Una volta sistemato zaino e scarponi saluto Erika, le gestrice del rifugio Dal Piaz e mi preparo per la mia camminata: sarà un lungo percorso in solitariaattraversando le Vette Feltrine, un ambiente selvaggio e autentico, tra i pochi rimasti sulle Dolomiti.
    Dal rifugio Dal Piaz raggiungo in pochi minuti il Passo delle Vette Grandi ed entro nella meravigliosa Busa delle Vette, conosciuta anche come Busa delle Meraviglie per la sua bellissima posizione. Qui al mattino c'è la possibilità di vedere camosci e caprioli, purtroppo oggi non ho avuto fortuna. Appuntamento rinviato!

     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    vista sulle montagne del Bellunese


    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    al Passo Pietena

    Seguo il sentiero 801 in salita fino al Passo Pietena (50-60 minuti dal rifugio Dal Piaz) e qui faccio una breve sosta foto. Da questo punto si apre una grande visuale sulle montagne che andrò a superare più avanti.

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    quasi tutte le Vette Feltrine da attraversare
    VERSO LA PIAZZA DEL DIAVOLO
    Una volta oltrepassato il Passo Pietena, il sentiero supera la testata della Busa di Pietena e punta diritto verso la Piazza del Diavolo, riconoscibile per la presenza di enormi macigni di roccia creati da quello che probabilmente fu il crollo di una cima.

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    l'ambiente selvaggio della Piazza del Diavolo
    Mi lascio la Piazza del Diavolo alle spalle e raggiungo un magnifico balcone panoramico naturale sulla valle del Primiero, le Pale di San Martino e il Lagorai orientale; seguo il sentiero che risale brevemente una cresta prativa (abbastanza esposto) e poi, dopo qualche decina di metri, arrivo sui pendii meridionali del Monte Ramezza (enorme ripetitore nei pressi della cima).
     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    un balcone sul Primiero
    Da qui entro in un mondo di sassi e ghiaia fino a raggiungere il famoso Sasso Scarnia, dove le rocce diventano improvvisamente calcaree e i panorami si aprono verso la Valle di San Martino e la Val Belluna. Inizia un tratto in discesa tra i sassi fino a risalire brevemente alla forcella Scarnion a metri 1800 (due ore e dieci dal rifugio Dal Piaz).
     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    avvicinandosi al Sasso Scarnia


    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    tra sassi e ghiaia
    Per chi non volesse affrontare il tratto più difficile, presente dopo questa forcella, ha la possibilità di scendere in Val Canzoi lungo il sentiero 803 e poi risalire al Passo Finestra. Un'opzione comunque che non consiglio perchè lunga e con una grande perdita di dislivello.
     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    Forcella Scarnion
    LA VERTIGINE DEL SASSO SCARNIA
    La Forcella Scarnion segna l'avvicinamento al tratto più difficile dell'itinerario,quello che attraverso un tratto sassoso e faticoso conduce alle pendici orientali dello Scarnia. Saluto una coppia di escursionisti tedeschi (le uniche persone trovate durante la giornata), che mi confermano che il tratto che dovrò affrontare sarà abbastanza impegnativo. No panic! Con calma inizio a salire in mezzo a macigni di roccia calcarea, per poi scendere verso lo Zoccarè Alto, su terreno sassoso e ricco di piccole pietre insidiose che richiedono attenzione per evitare di scivolare.
     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    un primo passaggio simile a quello delle Scalette

    Ogni tanto c'è la presenza di un cordino metallico, ma niente di così difficile.
    Poco a poco si giunge così al passaggio più delicato di questa escursione: le "scalette", una serie di gradini scolpiti nella roccia a colpi di piccone e che finiscono su una cresta di circa 10 metri con ai lati semplicemente… il vuoto.  

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    il sentiero con ai lati il vuoto

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    le famose "Scalette"

    Di certo non il luogo ideale per chi soffre di vertigini. Passo questo tratto velocissimamente, senza guardare giù, e continuo lungo un piccolo tratto attrezzato con cordino metallico che mi aiuta a risalire la parete.

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    un tratto atrezzato
    Passato questo pezzo impegnativo del Sasso Scarnia raggiungo finalmente i primi tratti erbosi :))

    VERSO IL PASSO FINESTRA
    Ma la traversata delle Vette Feltrine non è ancora finita. Un paio di altri passaggi esposti (sempre comunque su sentiero largo e ben segnato) e una serie di sali e scendi mi portano al Passo Finestra (4 ore e 15 dal rifugio Dal Piaz), dove arriva anche il sentiero che sale dalla Val Canzoi (quello che vi accennavo prima).

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    arrivato a Passo Finestra
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    sempre seguendo l'Alta Via
    ARRIVO AL RIFUGIO BOZ
    A questo punto è il momento di passare nell'altro versante della valle e raggiungere il rifugio Boz.
    La discesa dal Passo Finestra al rifugio Boz è più tranquilla e per lo più nel bosco. Davanti ai miei occhi si staglia il profilo inconfondibile del Sass de Mura e il Gruppo del Cimonega, le mete da superare nei prossimi giorni. 

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    in vista del rifugio Boz

    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    rifugio Boz
    Arrivo al rifugio Boz dopo 5 ore di cammino. giusto in tempo prima del temporale. Qui trovo ad accogliermi la famiglia Castellaz e un ambiente semplice e tradizionale. Dimenticate i rifugi hightech con le ultime novità in termini di design, qui si respira ancora la vera montagna, come giusto che sia.
     
    traversata vette feltrine rifugio dal piaz boz
    il fascino di una notte in rifugio

    Doccia con acqua calda con gettone e cena alle ore 19 a base di zuppa, polenta, tosèla e panna cotta con frutti di bosco. Poi tutti a nanna presto perché domani sarà un'altra lunghissima giornata sul Park2Trek Dolomites, tra rifugio e rifugio, alla scoperta delle Dolomiti più selvagge.

    SCHEDA TECNICA:
    Rifugio Dal Piaz m. 1993 – Passo Pietena m. 2000, 1H
    Passo Pietena m. 2000 – Forcella Scarnia m 1800, 1H15
    Forcella Scarnia m. 1800 – Passo Finestra m. 1766, 2H
    Passo Finestra m. 1766 – Rifugio Boz m.1718, 45 minuti

    Per maggiori informazioni visita il sito dell'APT San Martino di Castrozza e Primiero con la sezione dedicata ad ogni tappa del trekking:

    Azienda di Promozione Turistica di San Martino di Castrozza - Trentino
    https://www.sanmartino.com/IT/park-2-trek/
    Tel.0439.768867
    Email: info@sanmartino.com


    ALTRE COSE DA FARE A SAN MARTINO DI CASTROZZA E PRIMIERO:

    Un itinerario tra i castelli della Baviera di Re Ludwig II

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    Visitare i castelli e palazzi della Baviera è davvero un'esperienza memorabile, che siano spettacolari follie in cima a un monte come Neuschwanstein oppure regge spettacolari su un lago come Herrenchiemsee.
    Artefice di tutto questo è stato Ludwig II, eccentrico personaggio che riuscì a dilapidare le finanze dello stato per assecondare le sue manie architettoniche, Neuschwanstein è il castello più noto, ma non meno imponenti sono Linderhof vicino a Oberammergau o Herrenchiemsee sul lago Chiemsee. Alla loro realizzazione dedicò anni e vi risiedette tuttavia solo per brevi periodi. Erano inadatti a viverci e a governare. Ma non era certo uno scopo pratico che muoveva la frenesia costruttrice del “re folle”. L'importante era creare qualcosa che riproducesse nella realtà il suo mondo di sogni e raffinata bellezza. I vari stili che caratterizzano i castelli della Baviera è oggi l'espressione più tangibile del mondo fiabesco in cui Ludwig II viveva; irreale e fantastico, ma perfetto per alimentare una fiorente industria di souvenir e turismo.

    castelli della baviera
    castello di Neuschwanstein

    Pronti a scoprire i castelli della Baviera? Partiamo!
    Per l'itinerario vi consiglio di leggere il mio post dedicato ad una vacanza in Baviera con i mezzi pubblici, una settimana tra Garmisch, Fuessen e Monaco che mi ha permesso di scoprire le perle di questa regione.
    Tra i castelli di Ludwig II abbiamo:

    NEL MONDO DELLA FANTASIA - CASTELLO DI NEUSCHWANSTEIN
    Ilcastello di Neuschwanstein è tra i monumenti più visitati in Germania, complice certo l'indiretta pubblicità della Disney e sicuramente, tra i castelli di Ludwig, ed è quello che maggiormente rispecchia la sua visione fiabesca e sognatrice della vita.

    castelli della baviera
    castelli della baviera
    dettagli della visita a Neuschwanstein

    Gli interni, sfarzosamente e un po' pesantemente arredati (l'edificio costò all'epoca l'equivalente di 3 milioni di euro), sono un capolavoro del gusto storicista e un'antologia dell'arte applicata monacense del secondo '800.
    Per ammirare un panorama da cartolina, consiglio di camminare per altri dieci minuti e salire al ponte Marienbruecke, che supera la spettacolare gola di Pollat e sovrasta una cascata proprio sopra al castello.
    Per capire bene come si svolge la visita a questo castello vi consiglio di leggere il post sul castello di Neuschwanstein

    castelli della baviera
     

    castelli della baviera
    castello di Hohenschwangau

    I DECORI ROCOCO' DI LINDERHOF
    Abbellito da tempietti, corsi d'acqua e statue, Linderhof era il più piccolo ma il più suntuoso dei palazzi di Ludwig II, nonché l'unico a essere stato portato a termine prima della sua morte. Ultimato nel 1878, il palazzo sorge su una ripida collina, circondato da un fantastico paesaggio di giardini alla francese, fontane e costruzioni stravaganti.

    castelli della baviera
    Linderhof

    castelli della baviera

    castelli della baviera

    Ludwig, un vero misantropo, utilizzava il castello come rifugio privato e difficilmente vi riceveva visitatori. Gli interni di questa reggia vantano degli arredi straordinari come quelli della sala della musica e della camera da letto. Purtroppo è vietato fare foto :((
    Da non perdere la grotta di Venere, una grotta artificiale ispirata a una scenografia di Wagner, dove una luce subacquea illumina in modo suggestivo le stalattiti.

    castelli della baviera
    grotta di Venere
    ATMOSFERE MORESCHE NEL JAGDSCHLOSS SCHACHEN
    Il casino di caccia di Ludwig II, lo Jagdschloss Schachen, si può raggiungere in circa quattro ore di cammino da Garmisch e, anche se da fuori sembra solo un rifugio in legno, al suo interno nasconde la bellissima Sala Moresca, un ambiente che sembra uscire direttamente da Le mille e una notte.

    TRA SPECCHI, ORI E PORCELLANE A CHIEMSEE
    Apoteosi del lusso, Herrenchiensee si trova nel cuore della Herreninsel, la maggiore isola del lago Chiemsee. Il mitico castello di Ludwig venne progettato sul celebre modello di Versailles, a cominciare dalla scala d'onore e dal giardino con una splendida fontana con giochi d'acqua. Tra i capolavori della reggia, la sala delle porcellane e lagalleria degli specchi.
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    castello di Herrenchiemsee

    castelli della baviera
    una piccola Versailles

    Per capire bene come si svolge la visita a questo castello vi consiglio di leggere il post escursione al lago Chiemsee

    Tra i vari castelli della Baviera indirettamente collegati a Ludwig II, troviamo:

    LA RESIDENZ
    In centro a Monaco, è un grandioso palazzo che riflette il fasto e il potere della famiglia Wittelsbach, la dinastia regnante bavarese che visse qui dal 1385 al 1918. Fatevi guidare da un'audioguida scegliendo il “giro lungo” o il “giro corto”, in entrambi i casi gli interni saranno spettacolari. Mentre vi muovete per la Residenz, tenete a mente che al termine della seconda guerra mondiale di tutto l'edificio erano rimasti intatti solo 50 mq. La maggior parte di quello che vedete ora  è una meticolosa ricostruzione del dopoguerra.

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    interno della Residenz
    CASTELLO DI NYMPHENBURG
    Questo imponente castello e i suoi giardini lussureggianti si trovano a 5 km dal centro di Monaco. E' in una di queste stanze che nacque Ludwig II, nella camera da letto della regina che ancora contiene la culla. Al suo interno da vedere gli appartamenti del re e la Schoenheitengaleie, ritratti di 38 donne che il re Ludwig I trovava attraenti.

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    il salone principale di Nymphenburg
    castelli della baviera

    Subito fuori un grandissimo parco conclude la visita a questo capolavoro del barocco, tra laghi, case di caccia, giardini botanici e un biergarten, il modo migliore per concludere una visita ai castelli della Baviera in totale relax.

    ALTRE COSE DA FARE IN BAVIERA:
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