Quantcast
Channel: Montagna di Viaggi
Viewing all 2351 articles
Browse latest View live

Mercatini di Natale di Arco e Canale di Tenno in Trentino

$
0
0
Il Garda Trentinoè una destinazione perfetta per ogni periodo dell'anno. Anche in dicembre, dimenticate le creme solari e le tavole da surf, si può godere della particolare atmosfera del lago e delle montagne grazie ai mercatini di Natale di Arco e di Canale di Tenno.
E' la prima volta che visito questi mercatini di Natale. Ho approfittato del primo weekend d'Avvento (meno affollato) per scoprire le bellezze del lago di Garda durante la bassa stagione, e un giorno l'ho voluto dedicare appositamente a queste due cittadine. 

mercatini di natale di arco trentino
il castello di Arco visto dai mercatini

Comincio la mia visita da Arco, cittadina situata allo sbocco della valle del Sarca nella piana di Riva, ai piedi di un'ardita rupe che porta i resti della rocca medievale.
Dietro l'ufficio postale trovo un comodo parcheggio gratuito e lascio lì la macchina senza preoccuparmi così di disco orario e monetine da inserire.
Il mercatino di Natale di Arco è ospitato attorno alla chiesa Parrocchiale e presenta una scelta particolare di decorazioni ed articoli da regalo fatti a mano come ad esempio le classiche pantofole tirolesi, sciarpe di lana, guanti e decorazioni per la casa.

mercatini di natale di arco trentino
la mappa del mercatino

mercatini di natale di arco trentino
i biscotti natalizi della tradizione

mercatini di natale di arco trentino

Una volta visitato le bancarelle, più di 40, decido di scoprire la cittadina di Arco attraverso l'itinerario dei presepi che si snoda nel centro storico con varie tappe, ammirando diversi angoli medievali davvero caratteristici.
Come in tutti i mercatini di Natale, anche qui in Garda Trentino la parte da leone la fa la gastronomia: niente bratwurst o crauti, ma panini con carne salada, bombardino e vin brulè, il tutto da vera tradizione trentina. Ovviamente il momento migliore per visitare il mercatino è di sera quando migliaia di luci illuminano le bancarelle e le antiche facciate dei palazzi, il tutto rendendo l'atmosfera davvero suggestiva.

mercatini di natale di arco trentino
migliaia di luci ad illuminare tutta Arco

mercatini di natale di arco trentino

mercatini di natale di arco trentino
strauben! buonissimi :))
Una volta visitato il mercatino di Arco prendo la macchina e raggiungo, dopo pochi chilometri, l'antico borgo di Canale di Tenno. Qui sembra di entrare in un'altra realtà, o meglio, sembra proprio che il tempo si sia fermato! Canale di Tenno è un antico borgo medievale le cui origini risalgono al XIII secolo ed è stato inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia.
A differenza di Arco, il mercatino di Canale di Tenno viene ospitato in tutto il paese, lungo le antiche vie, vicoli, all'interno delle cantine e nei cortili medievali.
Un mercatino che va scoperto in modo slow passeggiando lungo le caratteristiche abitazioni di pietra e ammirando i prodotti tipici locali preparati da abili artigiani del posto. Il centro storico di Canale di Tenno affascina i suoi visitatori per la sua bellezza e soprattutto per la sua incantevole atmosfera. 

mercatini di natale di canale di tenno trentino
il borgo medievale di Canale di Tenno

mercatini di natale di canale di tenno trentino
la piazza principale
Ho visitato molti paesi facenti parte della lista dei Borghi più belli d'Italia, alcuni interessati altri, invece, molto meno; Canale di Tenno, per me, merita pienamente l'appartenenza a questo prestigioso club.Immancabili le soste per fare foto, peccato per la marea di gente presente, ma con calma e pazienza si riesce a visitare e fotografare tutto. Consiglio di arrivare sul tardi quando la maggior parte degli autobus turistici se ne sono andati e si può godere della magia delle luci e delle tradizioni medievali davvero uniche. 

canale di tenno

mercatini di natale di canale di tenno trentino
un mercatino lungo tutto il borgo
Tradizioni che troviamo anche nelle bancarelle gastronomiche dove vengono riproposti i sapori della cucina trentina come la carne salada e fasoi, piatto tipico nato nel 1500.
Faccio una sosta per un vin brulè, il primo di quest'anno, e mi perdo ancora nei vicoli che salgono al fianco della montagna, consapevole del fatto che mercatini di questo genere ce ne sono pochi in giro. Ah giusto per informazione, il mercatino di Canale di Tenno è aperto ogni sabato e domenica fino al 26 dicembre, mentre il mercatino di Arco tutti i giorni fino al 6 gennaio. Se vi siete presi in ritardo c'è sempre una buona ragione per visitare il Garda Trentino.

mercatini di natale di canale di tenno trentino
uno del borghi più belli d'italia

mercatini di natale di canale di tenno trentino
la magia è di casa a Canale di Tenno
La mia giornata è quasi al termine. Come hotel ho scelto l'agriturismo Acetaia del Balsamico Trentino, una nuova struttura vicino al paese di Tenno, poche camere ma con una vista straordinaria sul lago di Garda. Ecco qui una foto dalla mia camera appena svegliato! Non male vero? Una foto dedicata a chi dice che il lago sia solo una destinazione estiva :)) 

agriturismo lago di garda
vista dalla camera dell'agriturismo

 ALTRE COSE DA FARE SUL LAGO DI GARDA



    Le sorgenti del Po e il lago Fiorenza: un'escursione ai piedi del Monviso

    $
    0
    0
    Il Monviso è stato il protagonista di questo weekend sulle Alpi del Piemonte. Complice la totale assenza di neve, ma con delle splendide giornate di sole, siamo riusciti ad inventarci un trekking “invernale” da fare semplicemente invidia agli amanti della montagna di luglio e agosto :)
    Grazie all'aiuto di Daniele e Eleonora, guide di Alpinside, partiamo di mattina presto per la Valle Po con destinazione Pian della Regina a circa 1.700 metri d'altezza. Ad attenderci ci sarà l'escursione alle sorgenti del Po e al lago Fiorenza, una delle più frequentate della zona, ma che oggi invece sarà solo per noi :)

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    il Monviso a Pian della Regina

    Questa è la mia prima volta sulle Alpi del Piemonte. Sono partito da casa con una grande curiosità di scoprire una zona nuova e di ammirare montagne completamente diverse da quelle a cui sono abituato. Ed ho fatto bene! Appena lasciata la macchina nel comodo parcheggio di Pian della Regina vediamo subito una bellissima visuale sul Monviso! Con i suoi 3.800 metri d'altezza è anche chiamato il Re di Pietraed alto più di 500 metri rispetto alle altre cime vicine.
    La vera escursione alle sorgenti del Po inizierebbe un po' più avanti, dal Pian del Re, dove è presente un grande parcheggio per le auto, ma questo significherebbe abbreviare i tempi della nostra escursione.
    Partiamo seguendo il sentiero che passa alla destra della chiesetta Frati Servi di Maria e saliamo lentamente di quota circondati da un panorama maestoso fatto di cime superiori ai 3000 metri, cascatelle e torrenti tra i quali anche il fiume Po nel suo tratto iniziale.

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    si parte!


    monviso
    foto ricordo con il Monviso

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    la cascata prima di Pian del Re
    Raggiungiamo il Pian Fiorenza, un breve tratto pianeggiante con delle torbiere e poi iniziamo il punto più impegnativo: accanto ad un cascata il sentiero sale ripidamente a zig zag fino a raggiungere quota 2.029 di Pian del Re, dopo 1H15 di cammino. La tradizione vuole che questo nome tragga origine dalla presenza di un accampamento di truppe francesi impegnate nell'invasione del Ducato di Savoia. Potrà essere anche vero, ma oggi regna una pace e un silenzio che tutto fanno pensare tranne che alla guerra.

    pian del re
    la magia delle chiesette di montagna

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    Pian del Re

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    Pian del Re è anche il punto di partenza del giro del Monviso
    Ovviamente foto a manetta e continuiamo la nostra escursione attraversando un ponte di metallo (che ti fa pensare a cosa ci faccia in questo angolo di montagna), e arriviamo finalmente alle sorgenti del Po!
    Eccole tumultuose le acque uscire dalla roccia e dare vita al fiume più lungo d'Italia! Ebbene si, dopo ben 652 km il Po sfocierà vicino casa mia sul mare Adriatico!

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    sorgenti del Po

    sorgenti del po lago fiorenza monviso
    Il Monviso ci guida per tutta l'escursione
    Continuiamo la nostra escursione con il lago Fiorenza come prossima meta. Dalle sorgenti una comoda mulattiera, contrassegnata con il numero V13, sale tra pietre e pascoli sempre con splendide vedute sul Monviso. Durante questo periodo dell'anno è praticamente impossibile salire fino a qui, a meno che non si abbia attrezzatura adeguata e utile per la neve. Oggi, primo weekend di dicembre, si può camminare tranquillamente come fosse estate: un cielo limpido e terso come raramente si vede, un silenzio e un panorama solo per noi. Un paesaggio davvero magnifico!

    sorgenti del po lago fiorenza monviso

    sorgenti del po lago fiorenza monviso


    Come magnifico è l'arrivo al lago di Fiorenza, uno specchio d'acqua a 2.133 metri d'altezza dominato dalla possente mole del Monviso. Troviamo il lago completamente ghiacciato e immerso nella pace più assoluta, il luogo ideale dove riposarsi dopo una lunga camminata e ammirare questo spettacolo della natura.


    monte monviso
    ammirare uno dei giganti delle Alpi

    lago fiorenza
    il lago Fiorenza ghiacciato
    La sfortuna delle giornate di dicembre è che le ore di sole sono limitate. Non appena vediamo il sole fare capolino dietro al Monviso capiamo che è l'ora di tornare alla macchina. Il ritorno è per lo stesso sentiero dell'andata, passiamo per le sorgenti del Po, Pian del Re, la piccola cascata ed eccoci al punto di partenza!

    Ritorniamo a valle passando per Ostana, uno dei borghi più belli d'Italia (ma di questo ve ne parlerò in un prossimo post) e per il nostro pernottamento scegliamo l'agriturismo “La Virginia” a Revello, ottimo punto di partenza per andare alla scoperta delle Valli del Monviso, con un'atmosfera rustica e tradizionale.

    agriturismo piemonte
    camera dell'agriturismo La Virginia a Revello

    Sette camere arredate con letti a baldacchino e un ristorante dove si può mangiare accanto al calore del caminetto con un'ottima cucina della tradizione piemontese. Il modo giusto per finire la giornata dopo una lunga camminata :)

    SCHEDA TECNICA:
    Partenza: Pian della Regina, m. 1716
    Arrivo: lago Fiorenza, m. 2133
    Dislivello: 417 metri
    Tempo: 2 ore andata 

    Vedi anche: tutte le mie escursioni in montagna

    Cosa vedere a Udine in una domenica mattina

    $
    0
    0
    Fino a poche settimane fa mai avrei pensato di tornare ad Udine. Dopo una terribile esperienza lavorativa in un tour operator di Codroipo (terribile veramente), avevo giurato che prima di tornare in terra friulana ne doveva passare di tempo. Invece, quando dei miei amici mi hanno proposto di passare un giornata ad Udine, ho lasciato da parte dubbi e rancori e ho dato al Friuli un'altra possibilità.
    Arrivare ad Udine è molto semplice, solo un'ora e quindici minuti la separano da Mestre, e per parcheggiare ci si può dirigere nell'ampia piazza I° Maggio, oppure in zona Tempio Ossario dei Caduti.
    Da qui la città si visita facilmente a piedi. Iniziamo il nostro giro per Udine dal punto più importante della città: Piazza della Libertà. 

    piazza della Libertà
    Qui troviamo un piccolo angolo di Venezia in terra friulana, ai piedi del colle del Castello, cinta da un armonioso complesso di edifici, tra i quali il palazzo del Comune, il porticato di S. Giovanni, l'arco Bollani, animato da colonne, sculture e una fontana cinquecentesca.
    Fotografiamo il palazzo del Comune, detto anche loggia del Lionello, aperto da un porticato, e poi ci avviciniamo al porticato di San Giovanni con la bellissima torre dell'Orologio, il leone marciano e i due mori che battono le ore. 

    la torre dell'Orologio

    il palazzo del Comune con il porticato di San Giovanni
    Da Piazza Libertà prendiamo la strada sotto l'arco Bollani che, fiancheggiata da un grazioso porticato veneziano, sale alla sommità del colle che domina la città dove sorge il Castello.
    Con giornate di sole limpide il panorama si aprirebbe verso tutte le Alpi Carniche e Giulie, come un immenso anfiteatro. Alle nostre spalle invece la facciata rinascimentale del Castello, sorto sulle rovine del preesistente edificio dei patriarchi di Aquileia. All'interno è allestito il museo civico che decidiamo di non visitare.

    vista dalla collina del Castello

    il Castello
    Prossima tappa: il Duomo! Causa messa lo visitiamo velocemente; il suo interno è ricco di stucchi, di statue e dipinti, tra i quali degni di nota quelli del Tiepolo al primo altare.
    Tiepolo che ad Udine deve aver passato parecchio tempo visti i capolavori presenti nel Palazzo Arcivescovile. Con il prezzo di sette euro si ha diritto a visitare le stanze del palazzo con il museo Diocesiano e le famose Gallerie riccamente affrescate dal Tiepolo stesso. Davvero merita la visita.


    la facciata del Duomo
    Torniamo in centro città e ci fermiamo in piazza San Giacomo per uno spritz veloce (ebbene si, anche qui in Friuli è arrivato, non solo in Veneto ), e vista l'ora di pranzo seguiamo le dritte di un amico che ci ha consigliato il ristorante Al Vecchio Stallo, in via Viola 7, un'osteria tipica e molto rustica. Cosa potevo prendere da mangiare qui a Udine? Ma il frico naturalmente! Anzi frico e polenta, tutto buonissimo!

    eccolo il frico con polenta!
    Udine non offre molte altre cose da vedere. Rimane del tempo per passeggiare sulla pedonale via Mercato Vecchio ed è arrivato il momento di salutare il Friuli. Ci sarebbe stato il tempo per proseguire per la caratteristica Cividale, ma purtroppo non è stato possibile. Una ragione per tornare con più calma e di visitare in modo lento e senza fretta questa terra che ancora non riesce a convincermi al 100%.

    ALTRE COSE DA FARE IN FRIULI VENEZIA GIULIA


    Le pozze di Arsiero, tutta la forza di un torrente a Contrà Pria

    $
    0
    0
    Molto spesso si scoprono posti vicino casa che non sapevi nemmeno dell'esistenza. La scorsa settimana, mentre cercavo in internet cosa fare di domenica, ho visto per caso delle foto di una località in provincia di Vicenza che hanno subito attirato la mia attenzione. Parlo delle pozze di Arsiero, in località Contrà Pria, poche case lungo la strada che sale in Valdastico, ma che nascondono in mezzo al bosco un gioiello naturale di notevole interesse.
    Stabilita quindi la meta della mia domenica, parto in direzione Thiene e Arsiero e, quando vedo le indicazioni Contrà Pria, giro a destra e parcheggio la macchina nel piccolo parcheggio. Leggendo su Tripadvisor sembra che qui in estate ci sia una marea di gente che viene a prendere il sole e anche a... tuffarsi.
    Ebbene si, le pozze di Arsiero sono un piccolo canyon scavato dal corso del torrente Astico nel corso dei millenni, dove si possono trovare rocce a picco sulle acque, laghetti e piccole baie dalle acque cristalline, perfette per rilassarsi e prendere il sole.

    pozze arsiero contrà pria
    le case di Contrà Pria con il torrente Astico


    pozze arsiero contrà pria
    le acque in uscita dal canyon

    Attraversato il piccolo ponte dal quale si ha già una buona idea di quanto incantevole sia questo posto, ci indirizziamo a destra nella parte bassa del torrente. Qui è presente uno prato dove d'estate la gente si riposa e fa anche il picnic, ma anche un piccolo chiosco che oggi purtroppo troviamo chiuso.
    Una cosa che ho letto su molti commenti di Tripadvisor è la maleducazione delle persone che frequentano il posto. A quanto pare d'estate non viene per niente rispettata la magia di questo torrente a scapito di urla e musica a tutto volume. Nemmeno oggi, in novembre, sembra sia da meno: un gruppo di famiglie con bambini a seguito, oltre ad urlare ed utilizzare un linguaggio colorito, non ha pensato due volte a lasciare i loro ricordi del pic-nic sul prato. Quando si dice il rispetto per la montagna :(


    pozze arsiero contrà pria

    pozze arsiero contrà pria
    un lavoro di millenni
    Per fortuna non appena se ne sono andati è tornata la calma più assoluta. Abbiamo costeggiato il piccolo corso d'acqua e poi lo abbiamo attraversato nel suo punto meno profondo con delle pietre da fare come ponticello.
    Poi siamo tornati di nuovo sul ponte principale e abbiamo scoperto che il canyon continua ancora per molto verso nord. In questa parte le pozze di Arsiero raggiungono la loro massima bellezza: da piccoli laghetti con rocce a strapiombo sul torrente, a canyon strettissimo con solo qualche metro di larghezza. Si può salire sui massi ed osservare uno strapiombo sotto i tuoi piedi di circa venti metri! E' qui che torna il fattore tuffi di cui parlavo prima. A quanto pare ci sono stati diversi incidenti a persone che si sono tuffate e hanno fatto una brutta fine. Probabilmente la trasparenza dell'acqua è talmente invitante che non si riesce a resistere :))

    pozze arsiero contrà pria

    pozze arsiero contrà pria
    piattaforma per tuffi

    pozze arsiero contrà pria
    ci si tuffa?
    Un sentiero prosegue parallelo al torrente, sempre accompagnato da pozze d'acqua e formazioni rocciose, fino a raggiungere una centrale elettrica con la fine di questo paradiso naturale. Dalla centrale, attraverso una stretta strada asfaltata, si ritorna al piccolo parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.

    pozze arsiero contrà pria

    pozze arsiero contrà pria
    inizio o fine delle pozze di Arsiero
    Una bellissima scoperta questa delle pozze di Arsiero. Di sicuro da consigliare durante la bassa stagione evitando i mesi estivi quando i prati e le rocce vengono presi d'assalto da creme solari, asciugamani e macchine. Qui più che altrove vale la formula W la bassa stagione!

    Vedi anche: My Veneto
    Vedi anche: tutte le mie escursioni in montagna

     

    10 cose da vedere a Vienna, secondo me

    $
    0
    0
    Con Vienna posso dire che è stato amore a prima vista. Nonostante la mia passione per l'Austria ho aspettato un bel po' di tempo prima di far visita alla sua capitale. Ultimamente, nonostante i tre post presenti in questo blog, ho ricevuto diverse mail chiedendomi maggiori informazioni su come passare il tempo durante la visita. Ho pensato quindi di fare un post sulle 10 cose da vedere o fare se si è in vacanza a Vienna, almeno secondo il mio punto di vista.
    Pronti a partire per Vienna? Si parte!

    1) DUOMO DI SANTO STEFANO
    E' uno dei simboli di Vienna e sempre il punto di inizio delle visite della città. Capolavoro dell'architettura gotica viene chiamato familiarmente Steffl dai viennesi. L'interno vi stupirà dalle sue navate altissime e i suoi altari barocchi. Immancabile poi la salita alla torre meridionale che con i suoi 343 gradini conduce ad una piattaforma panoramica con una bellissima vista su tutta la città. Da tralasciare invece la visita alle catacombe, abbastanza deludenti.

    duomo di santo stefano vienna

    2) HOFBURG
    La presenza dell'impero è una costante a Vienna. Mettetevela via, se non siete amanti di re e regine è meglio pensare ad un'altra destinazione. L'Hofburg fu la residenza degli Asburgo per oltre sei secoli e qui la nostra principessa Sissi era di casa. Costruito in centro città aveva lo scopo di impressionare chi vi ci passava vicino. Imperdibile la visita degli interni, dagli appartamenti reali al tesoro imperiale fino al museo di Sissi, verrete semplicemente esterrefatti da quanto oro è stato usato. Volendo si può visitare anche la scuola di equitazione spagnola, cosa che non ho fatto perchè troppo costosa.

    hofburg


    3) I CAFFE DI VIENNA
    Vienna è la città dei caffè. Da menzionare l'hotel di lusso Sacher con il suo mitico caffè dove si può entrare e assaggiare una fetta di torta Sacher originale. Preparatevi a fare diversa coda! Un po' troppo turistico ma un must se si viene a Vienna. Altre vere istituzioni viennesi sono il caffè Diglas e il cafè Central.

    sacher torte


    4) SCHOENBRUNN
    Secondo solo a Versailles in quanto a potere e ricchezza, il castello di Schoenbrunn si trova in periferia della città. Consiglio di fare la visita completa degli interni: pure qui oro, arazzi e stucchi vi lasceranno a bocca aperta.
    Bellissimo anche il giardino del castello con la salita alla Gloriette, il più grande capolavoro dei giardini, da dove si ha un panorama magnifico su tutta Vienna dall'alto.

    cosa vedere a vienna

    cosa vedere a vienna


    5) IN TRAM SULLA RINGSTRASSE
    Sempre in tema imperiale la Ringstrasse testimonia la potenza e la ricchezza dell'impero asburgico. Seguendo il tracciato delle antiche mura si susseguono palazzi maestosi dove anche il semplice palazzo delle poste sembra essere una residenza reale. Un modo divertente per ammirare la Ringstrasse, o Ring  per gli austriaci, è quello di prendere il tram che compie tutto il percorso circolare e salire e scendere quando si vuole. Vi sembrerà di tornare indietro nel tempo.

    cosa vedere a vienna


    6) CASTELLO DEL BELVEDERE
    Uno dei pochi palazzi/castelli non appartenenti agli Asburgo, il Belvedere è considerato uno dei palazzi barocchi più belli del mondo. Fu costruito per il principe Eugenio di Savoia lo stratega che sconfisse i turchi nel 1718 diventando un eroe nazionale. Ci sono sue palazzi belvedere: quello di sopra e quello di sotto. Consiglio di visitare quello di sopra con la sua collezione imperdibile di quadri e poi camminare liberamente nel giardino del castello.

    cosa vedere a vienna


    7) KARLSKIRCHE
    La chiesa barocca più bella di Vienna, con le sue colonne gemelle a ricordare quella Traiana di Roma. Non dimenticate di salire sopra la cupola per ammirare da vicino gli affreschi realizzati da Rottmayr.

    karlskirche


    8) KUNSTHISTORISCHES MUSEUM
    Tra tutti musei di Vienna rimango sul classico e scelgo il museo di storia dell'Arte. Da dedicare almeno tre ore, si va dall'arte egizia e orientale, ai pittori italiani e fiamminghi fino a davvero non poterne più. Lo consiglio durante le giornate di pioggia.



    9) WIENER SCHNITZEL
    La cotoletta impanata, la specialità più famosa di Vienna, è presente in quasi tutti i ristoranti. Si narra che il maresciallo Radetzky la scoprì a Milano, ma questa tesi è oggetto di aspre polemiche. A noi non interessa chi la inventò, ma dove la si mangia bene. Segnatevi un nome: Figlmuller (sempre tanta coda per entrare), un locale davvero originale in centro città.

    wienerschnitzel


    10) MERCATINI DI NATALE
    Vienna non è Vienna senza i suoi mercatini di Natale. Da metà di Novembre iniziano a comparire in tutti i quartieri della città i famosi Christkindlmarkte: vin brulè, oggetti tradizionali e una bellissima atmosfera che rimane fino a Natale. Il più grande di tutti è quello di fronte al Rathaus, il municipio, molto turistico ma assolutamente da non perdere.

    mercatini di natale a vienna

    E voi siete stati a Vienna? Cosa aggiungereste o togliereste dalla lista? 

     

    I biscotti di Natale dell'Alto Adige, Spitzbuben

    $
    0
    0
    In questo lungo periodo di disoccupazione ho avuto modo di dedicare maggior tempo e impegno ai fornelli. Iniziando con le cose semplici sto lentamente diventando molto più autonomo e indipendente di quanto ero prima, quando tornavo a casa tardi dal lavoro da Venezia:) E cosa poteva preparare un amante della montagna sotto il periodo natalizio facile da preparare? Ma i biscotti di Natale tipici dell'Alto Adige! Che domande! Gli Spitzbuben, o occhi di bue, sono i classici biscottini di Natale con lo zucchero a velo e la loro preparazione è davvero elementare.
    In Tirolo e in Baviera è abitudine la sera della Vigilia, ma anche durante l'Avvento, preparare in famiglia questi tipici biscotti che si possono poi mettere sotto l'albero e anche accanto alle sempre presenti lanterne.

    alto adige
    work in progress

    Vediamo qui sotto come si preparano iniziando dagli ingredienti:

    150 gr. di burro
    125 gr. di zucchero
    1 bustina di zucchero vanigliato
    mezza punta di scorza di limone
    1 pizzico di sale
    2 uova
    300 gr. di farina
    mezza bustina di lievito
    marmellata di albicocche
    zucchero a velo

    Ricetta:

    - Setacciare la farina con il lievito, poi aggiungere lo zucchero, lo zucchero vanigliato, la scorza di limone, il pizzico di sale, il burro in piccoli pezzi e le uova.

    - Impastare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio, lo si avvolge in una pellicola trasparente e lo si fa riposare in frigorifero per circa 1/2 ora.

    - Mettere un po' di farina sul piano di lavoro e stendere con un mattarello la pasta fino ad ottenere uno spessore di circa 1/2 cm.
    Con uno stampo creare cerchietti che saranno la base dei biscotti e, con un altro stampo, creare i cerchietti forati che andranno posti successivamente sopra le basi.

    - Mettere tutti i biscotti in forno per circa otto minuti ad una temperatura di 180°

    - Lasciare raffreddare i biscotti per circa 10 minuti e cospargere con la marmellata di albicocche le basi. Ricoprire poi con i cerchietti forati le basi e mettere alle fine un po' di zucchero a velo.
    Ecco qui i nostri Spitzbuben pronti per essere serviti!

    dolci dell'alto adige
    eccoli pronti :))

    biscotti del natale
    con la pasta che avanza si possono fare anche altri biscotti :))

    Vedi anche: tutte le mie escursioni in montagna

    Tre giorni alla scoperta dei mercatini di Natale in Tirolo

    $
    0
    0
    Quest'anno la scelta dei mercatini di Natale è caduta ancora una volta per l'Austria. Lo scorso anno mi sono trovato benissimo ad Innsbruck e Salisburgo, e così, dopo un'accurata selezione in internet, ho deciso che il Tirolo era la mia meta.
    Tre notti in tre villaggi diversi, ognuno con le sue proprie caratteristiche e tradizioni, dove potersi immergere in un'atmosfera natalizia davvero unica e lontano dal turismo di massa che colpisce i centri più grandi (la sola Innsbruck ha in media 130.000 visitatori per weekend).
    Arrivo in Tirolo con il comodo treno delle ferrovie tedesche DB-OBB e poi in pochi minuti raggiungo, dalla stazione di Innsbruck, il piccolo abitato di Hall in Tirol, una cittadina che grazie alle miniere di sale raggiunse, nel medioevo, la sua massima potenza. In questo post non racconterò cosa si può vedere in questi tre paesi del Tirolo(questo lo farò successivamente), ma mi concentrerò sulla particolare atmosfera che si vive in questo angolo delle Alpi durante il periodo dell'Avvento.

    hall in tirol
    la piazza di Hall in Tirol

    Il primo mercatino, quello di Hall in Tirol, è posizionato sulla centrale Obere Stadt, ed è racchiuso tra il municipio, Rathaus, e la chiesa parrocchiale. Con le prima luci tutta la cittadina si trasforma completamente: un calendario dell'Avvento viene proiettato sulle facciate delle case rendendo l'atmosfera davvero suggestiva. I numeri colorati sono i giorni già passati, mentre quelli in bianco sono quelli che devono ancora venire.

    hall in tirol
    calendario dell'Avvento proiettato sulle case

    hall in tirol
    il centro storico di Hall in Tirol
    Un ricco assortimento di bancarelle con prodotti artigianali del paese completano l'offerta del mercatino. Fanno parte del programma gastronomico i tipici “Kiachl”, tipiche frittelle che possono essere sia dolci, con zucchero a velo e marmellata ai mirtilli rossi, sia salate con crauti.
    Immancabile il vin brulè, gluwein, dove con pochi euro si può anche acquistare la tazza del mercatino. Cosa che ho fatto senza pensarci due volte :=) Ormai ho una bella collezione a casa :)

    mercatini di natale in tirolo
    immancabile il vin brulè

    Da Hall in Tirol raggiungo Rattenberg che, con i suoi 397 abitanti, è la più piccola città d'Austria. Con un piccolo contributo si ha diritto all'accesso nel centro storico dove è allestito il mercatino di Natale. Più che altrove qui a Rattenberg si è cercato di dare spazio a un programma culturale di canti e luci, lasciando il business degli articoli da regalo alle altre località. Ma se parliamo della vera magia del Natale, è qui che bisogna venire: al calar della notte si accendono migliaia di candele e tantissime lanterne vengono messe sui davanzali rendendo l'atmosfera davvero unica. Una sensazione di misticismo che ha il suo punto di massima durante l'arrivo dei portatori di luce alle ore 17.00. Una piccola parata di angeli e fiaccole che raggiunge il palco centrale dando il via ad una serie di canti natalizi tipici del mondo alpino. 

    rattenberg
    tramonto sulla Sudtiroler Strasse a Rattenberg
    rattenberg
    i portatori di luce
    rattenberg tirol
    gioco di lanterne e di luci

    Bello anche passeggiare per le strade di Rattenberg dove si può ammirare la corona dell'Avvento a rovescio (a testimonianza del brutto momento che sta passando il nostro pianeta) e il piccolo labirinto di candelee lanterne dove si può camminare ed esprimere un desiderio. Io il mio l'ho espresso, speriamo bene!

    mercatini di natale in tirolo
    corona dell'Avvento a rovescio

    mercatini di natale in tirolo

    Pure qui immancabile la sosta per il vin brulè: speziato con il sambuco e in tazza di vetro, lavorazione tipica di Rattenberg. Lo spettacolo finisce con l'Ave Maria e con degli angeli sospesi su delle altalene, il tutto nella tipica tradizione tirolese.

    mercatini di natale in tirolo
    ricco programma con canti tradizionali del Tirolo

    Ultimo paese: Kufstein. Questa cittadina di circa 18.000 abitanti è famosa per la suaimmensa fortezza che controlla gran parte della Valle dell'Inn. All'interno dei suoi passaggi è allestito il tipico mercatino di Natale con le tradizionali bancarelle di prodotti artigianali e specialità gastronomiche locali. 

    mercatini di natale in tirolo
    ingresso al mercatino di Kufstein

    kufstein
    interno della fortezza

    Quasi tutto il mercatino è allestito al coperto ed è anche riscaldato, quindi, se fuori piove o fa freddo, è un vero piacere perdersi in questo labirinto. Come nei due precedenti mercatini anche a Kufstein si respira intensamente la tradizione del Tirolo: gli Anklopfer passano per le bancarelle cantando canzoni popolari natalizie, cosa tutt'ora in uso nei più piccoli villaggi di montagna, dove camminano di casa in casa raccontando antiche storie di tempi lontanti.


    mercatini di natale in tirolo
    gli Anklopfer narrano antiche tradizioni legate al Natale in montagna, credits Kufstein tourism

    mercatini di natale in tirolo
    si preparano i biscotti!

    mercatini di natale in tirolo
    delizie per il palato :))

    A Kufstein è presente anche un mercatino nel parco cittadino dove è possibile bere una buona cioccolata calda e mangiare un krapfen con marmellata ai mirtilli. Una festa che non riguarda solo i turisti, ma che coinvolge tutti gli abitanti e la gente delle valli vicine, a testimonianza di quanto magico sia il Tirolo durante questo periodo dell'anno.

    ALTRE COSE DA FARE IN TIROLO:
     

    Il sentiero della Ponale, una splendida passeggiata sul Garda Trentino

    $
    0
    0
    Durante la mia visita ai mercatini di Natale di Arco e di Tenno ho avuto la possibilità di effettuare una delle escursioni che rinviavo purtroppo da molto tempo. Parlo del sentiero della Ponale, una strada panoramica che costeggia il lago di Garda regalando delle visuali davvero uniche sul lago.
    Raggiungere il sentiero è molto semplice: dal centro di Riva del Garda si segue per un breve tratto la strada Gardesana e, poco prima della prima galleria, si prende una stradina che sale sulla destra e costeggia la montagna. Da qui ha inizio la nostra escursione, una delle più famose di tutto il Garda Trentino, che permette di ammirare il lago di Garda da una posizione elevata.

    sentiero della Ponale Riva del Garda
    Riva del Garda vista dall'inizio del sentiero della Ponale


    sentiero della Ponale Riva del Garda
    la prima galleria

    sentiero della Ponale Riva del Garda
    il sentiero continua in posizione panoramica sulla montagna

    La strada della Ponale fu costruita nel 1851 per migliorare l'accesso alla vicina Valle di Ledro, un tempo isolata a causa della sua posizione, e fu aperta anche al traffico fino al 1992. E' incredibile pensare che in questo piccolo e stretto sentiero potevano passare le macchine e anche le corriere postali.
    Con l'apertura del tunnel, che ancora oggi conduce direttamente in Valle di Ledro, si decise di chiudere al traffico la strada Ponale e di adattarla all'uso turistico. Traffico che è passato quindi dalle quattro ruote alle due ruote delle mountainbikes e agli amanti delle passeggiate. Ebbene si, qui in estate c'è tantissima gente e penso sia davvero difficile gustarsi al meglio questo spettacolo della natura. Oggi, invece, ho la fortuna di avere tutto il sentiero della Ponale per me, confermando il fatto che la bassa stagione può offrire condizioni ottimali per il trekking, anche a dicembre!
    Dai 66 metri sul livello del mare di Riva del Garda la strada inizia salire costantemente, passando diverse gallerie e angoli a strapiombo sul lago, con una pendenza davvero dolce, dove non ci si rende nemmeno conto di essere in salita.
    Bellissime le visuali sulla piana del Sarca, sul monte Brione e sul monte Baldo sull'altra sponda del lago.

    selfie
    selfie con il lago di Garda

    sentiero della Ponale Riva del Garda

    Ad ogni curva il panorama cambia, si può camminare all'interno delle gallerie oppure stare all'esterno e fare foto al più grande lago d'Italia. Durante il percorso ci sono cartelli informativi sulla storia della strada Ponale e notizie sulla flora e fauna del lago.

    sentiero della Ponale Riva del Garda
    un sentiero scavato nella roccia

    sentiero della Ponale Riva del Garda
    il panorama spazia su quasi tutto il lago di Garda
    Arrivati al ponte che supera la stretta valle del Ponale il nostro sentiero offre una vasta gamma di escursioni di media e lunga durata. Oggi mi limito alla semplice strada panoramica, ma volendo si potrebbero raggiungere la Valle di Ledro e l'abitato di Pregasina, con possibile rientro con i mezzi pubblici.
    Raggiunta la cascata decido di proseguire ancora un po' in direzione di Pregasina. L'ambiente qui cambia, non più una strada a strapiombo sul lago, ma un tratto di bosco e ombra dove poter ammirare il monte Altissimo di Nago e il paese di Torbole in lontananza. Al primo belvedere mi fermo: uno sguardo a questa vallata che sfocia selvaggiamente sul lago e poi una piccola pausa per il pranzo a sacco! Quando si dice pranzo panoramico :))

    sentiero della Ponale Riva del Garda
    la fine del sentiero presso la valle del Ponale con la piccola cascata sulla destra

    sentiero della Ponale Riva del Garda

    In totale ho impiegato un'ora per l'andata; avrei potuto continuare un po' di più ma per oggi va bene così. Il lago di Ledro lo prenoto per la prossima visita al Garda Trentino, sperando che sia presto!

    NB. il sentiero per il ritorno è lo stesso dell'andata.

     Vedi anche: tutte le mie escursioni in montagna


    Le case affrescate della Baviera: un itinerario per Garmisch

    $
    0
    0
    Una delle ragioni per le quali ho scelto la Baviera come meta delle mie vacanze estive è stata la possibilità di ammirare i suoi caratteristici villaggi con le loro case affrescate. Il centro di Garmisch Partenkirchen, più di tutti, offre una grandissima varietà di queste case, regalando al visitatore la sensazione di camminare in un paese incantato. Dopo la mia escursione alla vetta della Germania, lo Zugspitze, ho deciso di proseguire ancora e di fare una passeggiata per il centro di Garmisch, andando alla scoperta delle sue case con le facciate affrescate.
    La storia dei dipinti murali in Baviera e in Tiroloè molto antica: risale addirittura al medioevo e si sviluppò poi nel Rinascimento quando scienza e magia, paganesimo e natura fecero ingresso nella tradizione artistica.
    La mia passeggiata inizia dall'ufficio informazioni in piazza Richard-Strauss e prosegue per la via pedonale dove già dall'inizio si possono osservare alcune case con affreschi, tra cui la bellissima facciata della Tratchtenhaus Grasegger, dipinta da Sebastian Pfeffer da Mittenwald.

    case affrescate di garmisch partenkirchen
    Tratchtenhaus Grasegger, direttamente sulla via pedonale


    case affrescate di garmisch partenkirchen
    scene di vita quotadiana associate a temi religiosi

    Poco più avanti si trova, secondo me, la casa più bella: la Sorge-Haus. Questa casa fu dipinta nel 1926 da Heinrich Bickel e mostra i membri della famiglia con i santi patroni e la casa prima della sua ricostruzione. Nel Medioevo si dipingevano scene tratte da saghe e leggende, si decoravano i muri in cambio di pochissimo denaro, vitto e alloggio. Il Rinascimento fu invece il periodo delle meridiane, che divennero tipiche di questa area e anche di tutta quella dolomitica.

    case affrescate in baviera
    Sorge Haus, la più dipinta di tutte

    case affrescate in baviera

    Il nostro itinerario gira a destra seguendo la strada principale che diventa più larga prendendo il nome di Mohrenplatz, e prosegue poi dritto, fino all'hotel Atlas Posthotel, una volta conosciuto con il nome di Gasthof Zur Traube, locanda in cui l'oste aveva il diritto di importare e servire il vino dall'Italia.

    case affrescate in baviera
    l'hotel Atlas Post
    Qui attraversiamo la strada e camminiamo in direzione della Josefsplatz con le sue fontane e proseguiamo lungo la Griesstrasse dove troviamo il ristorante “Zur Schranne” con un  affresco ad illusione ottica. Nel corso degli anni la tecnica pittorica migliorò di molto. Le famiglie più potenti e facoltose amavano infatti proiettare all'esterno tutta la loro potenza. Alla fine dell'Ottocento fu ripresa l'abitudine di decorare gli esterni con la funzione di indicare, come fosse un'insegna, il tipo di lavoro (fabbro, oste, fornaio o altro) svolto dal padrone di casa.

    case affrescate in baviera
    scoprire le stradine di Garmisch

    l'antico ristorante Zur Schranne
    Alla fine della strada giriamo a sinistra e, lungo KramerStrasse, arriviamo al caratteristico ponte di legno che attraversa il torrente. Proseguiamo a destra per Fruhlingstrasse, una delle strade più antiche di Garmisch, dove ammiriamo alcune case datate 13mo secolo, antiche fattorie e fienili che rimangono ancora oggi bellissimi. 


    case affrescate in baviera
    il caratteristico ponte di legno che attraversa il torrente Loisach

    case dipinte in baviera
    le più antiche case di Garmisch lungo la Fruhlingstrasse
    Alla fine della strada, a sinistra, troviamo il ristorante Brausturberl, con la caratteristica facciata dai bellissimi dipinti di Heinrich Bickel, e da qui proseguiamo fino all'antica chiesa Alte Pfarrkirche.

    case affrescate in baviera


    Il mio itinerario ritorna di nuovo lungo il torrente Loisach, lo attraversiamo presso il ponte lungo la Fuerstenstrasse e entriamo al Kurpark, bellissimo giardino dove è possibile rilassarsi e godere della pace e il silenzio della montagna. 


    case affrescate in baviera
    il parco Kurpark
    Ancora un po' a piedi e si ritorna in piazza Richard-Strauss dove siamo partiti poco fa. Finisce così una bellissima passeggiata dove il tempo, la fede, la natura sono i protagonisti delle case di Garmisch, un'emozione come in un libro illustrato.

    ALTRE COSE DA FARE IN BAVIERA



    Hotel benessere in Alto Adige: ecco il Taubers Unterwirt

    $
    0
    0
    Durante il mio weekend in Alto Adigalla scoperta del Toeggerelen, ho avuto modo di soggiornare in un ottimo hotel con centro benessere nel cuore della Valle Isarco. Sto parlando dell'hotel Taubers Unterwirt a Velturno, un ottimo quattro stelle, in posizione panoramica sopra Bressanone e Chiusa.
    L'hotel è situato proprio lungo il sentiero delle castagne che da Bressanone si snoda fino a quasi Bolzano, ed è l'ideale per soggiorni dove poter abbinare attività sportive con il semplice dolce far niente. Costruito secondo i più moderni criteri bioarchitettonici, ricorrendo a materiali naturali, tutte le camere sono in legno di castagno e pietra locale, offrendo al visitatore il calore di un'accoglienza di lunga tradizione e un servizio impeccabile.
    Un vero peccato aver soggiornato solo due notti!

    hotel benessere in alto adige
    una delle camere dell'hotel Taubers Unterwirt

    Presso la SPA, in un suggestivo ambiente che favorisce il recupero delle energie, vengono proposti un'infinità di trattamenti: massaggi relax, zona alle erbe per i percorsi Kneipp, sauna biologica e al pino mugo fino ad arrivare a terapie uniche che si possono provare solo qui.
    Tutti i trattamenti possono essere abbinati agli effetti rigeneranti delle castagne, graspi d'uva, mele ed erbe di montagna, assorbendo poi tutta la vitalità e l'energia dell'acqua pura di montagna.
    Bella anche la zona relax con piscina interna ed esterna (acqua un po' freddina) e le sale con caminetto dove è possibile riposarsi e bere un tè o una tisana calda.

    hotel benessere in alto adige
    la piscina interna

    hotel benessere in alto adige
    ingresso area wellness

    Fiori all'occhiello il massaggio con sacchetti imbevuti di erbe preziose e quello denominato “Quiete” che abbina un massaggio ad onde sonore realizzato con le campane tibetane.
    Detto questo non c'è da meravigliarsi che l'hotel fosse al completo durante questi due giorni!!


    hotel benessere in alto adige
    il ristorante

    hotel benessere in alto adige

    hotel benessere in alto adige
    esterno dell'hotel

    Ottimo anche il ristorante dove ho usufruito della prima colazione e della cena. All'hotel Taubers Unterwirt la tradizione enogastronomica locale si fonde con piatti innovativi capaci di creare una vera armonia di sapori unici.
    Un vero paradiso del benessere dove spero di ritornarci presto e di passare più tempo :))

    ALTRE COSE DA FARE IN VALLE ISARCO:

    La ricetta originale dei canederli allo speck

    $
    0
    0
    Dopo tutte le camminate di quest'estate in montagna, con tanto di sosta pranzo in rifugio, mi sono promesso che era arrivato il momento di imparare a cucinare un po' di piatti della tradizione alpina. E con cosa potevo iniziare se non con i canederli?
    La ricetta originale dei canederli dell'Alto Adigeè abbastanza semplice, pure per me che con i fornelli non vado molto d'accordo... Anzi, ammetto che sono alle prime armi :)) Ma non è mai troppo tardi per imparare, vero?

    come preparare i canederli

    Ecco qui sotto la ricetta per i canederli allo speck:

    Ingredienti:
    30 grammi di burro
    150 ml latte
    200 grammi di pane raffermo
    2 cucchiai di prezzemolo
    100 grammi di speck
    2 uova
    40 grammi di farina
    1 piccola cipolla
    una spolverata di pepe

    Procedimento:
    Mettere in una scodella il pane raffermo tagliato a dadini di circa un centimetro, aggiungere poi le uova, un pizzico di sale e uno di pepe, il latte e mescolare il tutto bene, lasciando riposare per almeno due ore e coprendo il nostro impasto con un tovagliolo.
    Nel frattempo rosolare la cipolla tagliata finemente nel burro e aggiungere lo speck, lasciare raffreddare il soffritto e aggiungerlo poi all'impasto prima preparato aggiungendo il prezzemolo tagliato a pezzetti. Alla fine aggiungere la farina e impastare nuovamente.
    Con il composto formare dei piccoli canederli. Un consiglio che posso dare è di tenere vicino una scodella d'acqua per bagnare le mani ogni due canederli preparati, in questo modo la pasta non si appiccicherà alle mani.
    Una volta preparati li facciamo passare un po' sulla farina bianca e li mettiamo in acqua bollente per circa 10 minuti. Quando vengono a galla significa che i canederli sono pronti.
    Io li preferisco semprecon burro e salvia, voi?

    come si fanno i canederli

    ALTRE RICETTE DELLA MONTAGNA:

    Un museo dedicato alla centuriazione romana in Veneto

    $
    0
    0
    Molto spesso ho sottovalutato ingiustamente il territorio in cui vivo. Non parlo di Venezia o della riviera del Brenta, ma di tutto il territorio circostante che prende il nome di Miranese e che arriva fino alla provincia di Padova. A prima vista una zona molto popolata e con numerose industrie, ma che invece è una vera e propria testimonianza dell'epoca romana. Parlo della famosa centuriazione, chiamata anche graticolato romano, testimonianza unica della suddivisione agraria nella seconda metà del I secolo.
    Tutta l'area, infatti, fu suddivisa dagli agrimensori romani lungo linee perfettamente ortogonali, tenendo come asse generatore la Via Aurelia (l'odierna statale 307) e frazionando la campagna in appezzamenti, detti jugeri, di 71 metri x 35.5.
    Navigando un po' in internet ho scoperto che nel piccolo comune di Borgoricco, in provincia di Padova, è presente un museo dedicato alla presenza romana nel Veneto, e più precisamente alla centuriazione romana. Visto la vicinanza a casa non ho pensato due volte ad andarlo a visitare, soprattutto per conoscere meglio la storia del territorio in cui vivo. 


    centuriazione romana museo borgoricco
    una delle sale del museo della centuriazione



    centuriazione romana museo borgoricco

    Situato all'interno del municipio progettato dal famoso architetto Aldo Rossi, la visita si snoda attraverso 4 sale che testimoniano la presenza umana nel territorio a partire dall'età della preistoria per concentrasi poi sul periodo romano con la centuriazione.
    Numerose sono le testimonianze di scavi e reperti, tutti del territorio, con diversi cartelli informativi che spiegano approfonditamente le varie fasi della suddivisione agraria. Scopro così che ad ogni colono, perlopiùex legionari in congedo, veniva assegnato un quadrato di 710 metri di lato, formato da 200 jugeri. Questi assi e queste partizioni hanno dato vita agli insediamenti successivi e vengono tuttora radicati dalla viabilità. In effetti, anche oggi, guidando per queste strade, ci si rende conto di come siano disegnate alla perfezione: sempre dritte e con numerosi incroci, in pratica  impossibile perdersi.

    centuriazione romana museo borgoricco

    centuriazione romana museo borgoricco
    testimonianze di vita quotidiana

    La visita del museo continua con gli aspetti della vita romana nel territorio centuriato, raccontando la vita delle famiglie, le diverse tipologie di case, gli antichi mestieri e agli attrezzi usati (belle le numerose anfore esposte).


    centuriazione romana museo borgoricco

    Un territorio quello del graticolato romano che comprende diversi comuni: a parte Borgoricco ci sono Massanzago, Camposampiero, Villanova, S.Giustina in Colle, S. Giorgio delle Pertiche, Campodarsego, Cadoneghe, Vigonza, Pianiga, S. Maria di Sala e Mirano.
    Con il passare del secolo tutta la zona del graticolato romano venne utilizzata per usi agricoli mantenendo sempre la stessa struttura ed utilizzando sempre le stesse strade con lo stesso piano utilizzato dai romani. Vennero costruite ville venete, paesi, industrie, ma il tracciato è rimasto sempre lo stesso. 
    Il museo è aperto da lunedì a sabato (domenica su prenotazione) e il costo d'ingresso è di solo due euro.
    Saluto il museo di Borgoricco e, sulla strada del rientro, mi fermo ai margini nord del “graticolato”, precisamente a Levada di Piombino Dese, dove ad attendermi c'è villa Ca' Marcello, aperta al pubblico e assolutamente da visitare se si è in zona. Un mix di architettura e natura nel cuore della campagna veneta dove si può ammirare la facciata barocca, i fastosi interni (su prenotazione) con l'elegante salone da ballo di G.B. Crosato e le due barchesse che formano un complesso con pianta a C con un bel giardino all'italiana. 

    villa ca' marcello levada piombino dese
    villa Ca' Marcello
    La villa è inoltre avvolta da un grande parco di oltre 70.000 mq, con fontane, statue mitologiche e viali alberati dove è piacevole passeggiare e perdersi nel silenzio della campagna.Villa Ca' Marcello è aperta al pubblico tutti i giorni (sabato chiuso) da Aprile a Ottobre.

    villa ca' marcello levada piombino dese
    il grande parco di villa Ca' Marcello

    villa ca' marcello levada piombino dese

    Una zona quella della centuriazione romana ricca di testimonianze storiche e artistiche davvero particolari, da scoprire con calma perdendosi tra le antiche vie (quelle meno trafficate), come fecero a suo tempo gli antichi patrizi romani e i nobili veneziani.

     ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI PADOVA:

    Ice climbing sulle cascate di ghiaccio della Valle Varaita in Piemonte

    $
    0
    0
    Durante il mio soggiorno in Valle Varaita, sulle Alpi del Piemonte, ho avuto modo di effettuare per la prima volta l'ice climbing, l'arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Tutta la zona attorno al Monviso è particolarmente ricca di cascate e, specialmente in Valle Varaita, si può trovare una grandissima varietà dalle diverse caratteristiche che si conserva fino a tarda primavera.
    Per effettuare un'arrampicata sulle cascate di ghiaccio bisogna affidarsi a delle guide esperte, visto che, oltre all'attrezzatura necessaria, con questo tipo di attività non ci si può di certo improvvisare.

    cascate di ghiaccio in piemonte
    la cascata del Martinet, una delle tante cascate di ghiaccio in  Valle Varaita. credits Alpinside
    Per la mia prima cascata di ghiaccio in Valle Varaita mi sono affidato alla professionalità di Eleonora e Daniele guide di Alpinside. Con loro ci diamo appuntamento nel centro di Chianale (di questo bellissimo paesino ve ne parlerò nei prossimi post) e ci incamminiamo verso il bosco per poi risalire il ripidissimo sentiero che sale sul versante della montagna. La nostra cascata di ghiaccio la vediamo subito: la cascata Berrà, con un salto di oltre 30 metri  la si può ammirare anche ad occhio nudo dal paese.


    ice climbing cascate di ghiaccio valle varaita
    avvicinandosi alla nostra cascata 

    ice climbing cascate di ghiaccio valle varaita
    ai piedi della cascata Berrò
    Arrivare ai piedi della cascata è già di per sé una vera escursione: complice la totale assenza di neve fatichiamo un po' più del previsto a raggiungere il nostro punto di partenza. Ai piedi del ghiaccio si prova da subito un senso di stupore e anche di timore :((
    Una cattedrale di ghiaccio che non va solo osservata ma anche scalata!
    Ben imbragati e armati di casco, ramponi affilatissimi, piccozze e chi più ne ha più ne metta, si sale utilizzando la tecnica del piolet traction, che consiste nell'issarsi a forza di braccia mantenendo sempre tre appigli su quattro.

    ice climbing cascate di ghiaccio valle varaita
    la nostra guida Daniele ci insegna i primi passi

    ice climbing cascate di ghiaccio valle varaita

    Ammetto che all'inizio non sapevo da che parte iniziare :(( I primi momenti sono i più difficili, almeno fino a quando non si prende dimestichezza con picozze e ramponi e si capisce il giusto modo per metterli saldamente nel ghiaccio. Grazie all'aiuto di Daniele e Eleonora sono riuscito a salire più di quanto avrei pensato. Certo, ho avuto la fortuna di salire per terzo del gruppo e così ho trovato la strada già segnata. Durante l'ascesa la corda ben tesa ti dà molta sicurezza, mentre le becche delle piccozze “creano” validi appigli grazie al quale puoi salire con più facilità
    Non serve essere quindi un campione di arrampicata per scalare una cascata di ghiaccio: basta affidarsi a delle valide guide alpine e seguire in modo corretto le loro indicazioni e rispettare le regole che la montagna d'inverno impone. 


    ice climbing cascate di ghiaccio valle varaita

    Un'attività sportiva quella dell'ice climbing che ha visto la sua prima comparsa in Italia attorno al 1980. Ma c'è una piacevole eccezione: nel lontano 18 dicembre 1977 venne scalata per la prima volta in Italia una cascata di ghiaccio. Dove? Proprio qui in Valle Varaita, a conferma del fatto che questo territorio si inserisce tra i luoghi ideali dove praticare e anche imparare questo sport di pura adrenalina.
    Ritorniamo in paese nel pomeriggio e rimane del tempo per un po' di riposo in hotel. Nel cuore di Chianale, la locanda La Peiro Groso offre camere semplici in tipico stile alpino e un'ottima cucina della tradizione piemontese, perfetta  per finire con gusto la giornata. 

    hotel peiro groso chianale
    locanda La Peiro Groso a Chianale

    hotel a chianale
    perfetto dopo una giornata sulle cascate di ghiaccio

    Dalle finestre la vista corre sui profili delle antiche case di pietra, sui boschi e sulla nostra cascata Berrò, ferma ed immobile ad attendere l'arrivo di altri scalatori, ma soprattutto l'arrivo della dama bianca, la neve.

    INFORMAZIONI UTILI 
    ALPINSIDE
    Sito web:Alpinside
    E-mail: info@alpinside.it
    Via Bertaina 5/c, Paesana (CN)
    Tel. 346/6875081

    ALTRE COSE DA FARE IN PIEMONTE:

    Una visita all'osteria senza oste a Valdobbiadene

    $
    0
    0
    La zona del Prosecco è piena di trattorie, ristoranti, agriturismi e chi più ne ha più ne metta, dove potersi sedere ed assaggiare le specialità tipiche della marca Trevigiana. Nel post di oggi volevo parlarvi di un locale alternativo dove ci si può servire e pagare senza la presenza dei camerieri. Sto parlando dell'Osteria senza oste, nei dintorni di Valdobbiadene, molto spesso oggetto di chiacchiere e di articoli sui giornali. 

    osteria senza oste valdobbiadene
    l'osteria senza oste
    Un formula iniziata quasi per caso dal signor Cesare, lasciando sul suo casolare, in cima alla collina, dei bicchieri di vino per gli amici che passavano di lì. Poi sono arrivati gli amici degli amici e al vino si sono aggiunti stuzzichini con pane e affettati, e alla fine anche i primi spiccioli di ringraziamento.
    Il signor Cesare ebbe così la brillante idea di mettere una cassetta per i soldi dove ognuno poteva lasciare una quota libera in base a quello effettivamente consumato. L'idea della fiducia sul prossimo funzionò così bene che l'osteria senza oste diventò un luogo frequentatissimo in provincia di Treviso. Dopo una chiusura per problemi con il fisco, l'Osteria senza oste è rinata, questa volta con i prezzi per ogni prodotto e una cassa elettronica che rilascia la ricevuta fiscale.

    osteria senza oste valdobbiadene
    la cassa dove digitare il prezzo

    osteria senza oste valdobbiadene
    bigliettini di ringraziamento
    Ma quello che colpisce di più di questo casolare è la sua posizione: uno scenario da favola immerso nelle colline di vigneti (ogni possibile metro qui è stato adibito a vigneto), con le Prealpi a fare da sfondo. Pace assoluta e luogo perfetto per evadere dalla confusione e riposarsi nel silenzio delle colline.

    osteria senza oste valdobbiadene
    panorama sulle colline del Prosecco

    Arrivare all'osteria senza oste è molto facile: prima di raggiungere Valdobbiadene, venendo da Follina, si prende a sinistra la strada del Treziese e si parcheggia. Un breve tratto a piedi e si raggiunge l'osteria. Qui all'interno troviamo una sala con un caminetto, un frigorifero con salumi di produzione propria, formaggi di malga, dolci, uova sode e pane cotto a legna. Poi ovviamente c'è il Prosecco e il Cartizzeprodotto dalle aziende locali e la famosa cassa dove si digita il prezzo del prodotto. Tantissimi i bigliettini con dediche e ringraziamenti, addirittura turisti dal Giappone! I furbetti purtroppo ci saranno anche qui, ma quello che ammiro di questo posto è che si basa sull'onestà e sulla lealtà della gente.Valori che al giorno d'oggi sembrano essere dimenticati.
    Una volta fatto merenda si può passeggiare sulla pergola e sul piccolo sentiero che risale il colle e ammirare un panorama straordinario. 

    osteria senza oste valdobbiadene



    osteria senza oste valdobbiadene
    un luogo di pace e relax


    osteria senza oste valdobbiadene


    Ma la giornata sulle terra del Prosecco non finisce qui. Volendo si può prendere spunto dal mio itinerario e percorrere tutta la strada del Prosecco fino a Conegliano e, perchè no, fare una sosta per un'ottima degustazione. Dove? Di nomi ce ne sono tantissimi, posso consigliare Perlage Wines, dove nel locale punto vendita, in via Ca' del Muner 16 – Soligo TV, si possono degustare diversi tipi di Prosecco: classico, biologico, extra dry, frizzante e anche vegano! Meglio fare una telefonata prima di arrivare per mettersi d'accordo sulla degustazione.
    Ah dimenticavo, durante queste gite ci deve essere sempre una persona astemia! :))


    degustazione prosecco
    degustazione Prosecco

    ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI TREVISO:

    Dove fare lezioni di sci di fondo in Val Pusteria

    $
    0
    0
    Si può ben dire che laVal Pusteria sia stata una delle culle dello sci di fondo in Italia. Tutta la valle offre una grande varietà di piste adatte a tutti i livelli e numerose possibilità di frequentare lezioni di sci di fondo, iniziando come principianti assoluti o semplicemente per migliorare la tecnica.
    Ogni settimana la Val Pusteria è frequentata da centinaia di appassionati, spesso provenienti anche da molto lontano (io in primis), attirati dalla bellezza del luogo. Siamo ai margini settentrionali delle Dolomiti, la quota e la posizione garantiscono un ottimo innevamento durante tutto l'anno per più di 200 km di cui solo 120 a Dobbiaco. E proprio intorno a Dobbiaco troviamo alcune fra le più belle piste dove fare sci di fondo in Val Pusteria, compresa una nera da competizione: si snoda per una decina di chilometri a sud della cittadina e tocca anche un incantevole laghetto. Vicino all'altra sponda del lago passa invece la celebre Dobbiaco-Cortina, che percorre tutta la Valle di Landro sul tracciato della vecchia ferrovia delle Dolomiti (con splendidi scorci sulle Tre Cime di Lavaredo) ed è ogni anno teatro di una gran fondo che si svolge ormai da più di trent'anni

    dove fare sci di fondo in val pusteria
    Le piste della Val Pusteria, un paradiso per lo sci di fondo
    Per chi come me è alle prime armi con questo sport consiglio di prendere parte a qualche lezione privata in modo da imparare le basi fondamentali e sentirsi più sicuri senza avere attacchi di panico nei tratti più impegnativi (cosa che mi è successa anni fa trovandomi, per puro caso, sulla pista nera del passo Cereda).
    Se non si è esperti sciatori è bene affidarsi ad un maestro. Io mi sono avvalso di Iris Lanz, esperta sciatrice e conoscitrice delle sue montagne di casa: il suo approccio vuole rendere la pratica dello sci nordico piacevole e rilassante, in sintonia con sé stessi e il territorio, di cui Iris conosce ogni segreto.
    Varie le sue proposte di corsi: si va dalle lezioni individuali a quelle di gruppo, dal livello base a quello avanzato. Per i principianti è bene iniziare con la tecnica classica, poi, una volta che si prende  dimestichezza con gli sci, siaffrontano le prime salite e discese (sempre il mio tallone d'Achille).
    Quando ci si sente più sicuri si può proseguire con le lezioni cercando di perfezionare la tecnica, imparare lo skating e percorrere i tracciati più impegnativi, quelli frequentati dai grandi nomi di questo sport.
    Durante la lezione di sci di fondo si ha la possibilità di scoprire e ammirare il mondo magico della montagna in inverno: sciare in mezzo ai boschi nel silenzio della natura ti permette di entrare in una realtà che difficilmente lo sci da discesa ti può offrire. Penso che le foto qui sotto parlino da sole:

    dove fare sci di fondo in val pusteria

    dove fare sci di fondo in val pusteria
    panorama incontaminato da scoprire solo con gli sci

    Sempre grazie a Iris ci si può avvalere del locale noleggio sci Lanz Active situato proprio di fronte alla stazione ferroviaria, con modelli di sci da fondo e da discesa, dai più semplici fino al top di gamma delle migliori marche, sempre messi a punto con servizio di sciolinatura in base alla situazione meteo e alle condizioni delle piste. Inoltre si possono noleggiare slittini, caschi e anche racchette da neve, attività per la quale la Val Pusteria è un vero paradiso (ma di questo ve ne parlerò in un altro post).

    noleggio sci a dobbiaco
    noleggio sci Lanz Active

    noleggio sci a dobbiaco

    noleggio sci a dobbiaco
    vasto assortimento di sci da fondo e da discesa

    Una cosa mi sono dimenticato di dire. Le piste di sci di fondo di Dobbiaco e della Val Pusteria fanno parte del Dolomiti Nordicski, un carosello che unisce le migliori piste delle Dolomiti per un totale di 1.300 chilometri in dodici comprensori, da scoprire con diversi abbinamenti di pass in base al tempo desiderato. Biglietti che possono essere acquistati presso il noleggio sci di Lanz Active e che ti aprono le porte di un mondo incantato che va dalle cime di Cortina a quelle del Friuli.
    Ma per me questo è ancora un sogno lontano. La cosa più importante è imparare il vero significato dello sci di fondo: rispetto della montagna, della natura e del territorio che ti circonda.

    INFO UTILI
    LANZ ACTIVE
    Sci di fondo, escursioni, noleggio sci
    Via Stazione 2
    I-39034 Dobbiaco (BZ)
    Alto Adige - Italia
    sito web: Lanz Active
    Tel: scuola sci
    Tel: noleggio sci
    email: info@lanz-active.com


    ALTRE COSE DA FARE IN VAL PUSTERIA:


    Cosa vedere a Malcesine, la perla del lago di Garda

    $
    0
    0
    Malcesineè senza dubbio una delle località da vedere assolutamente se si è in vacanza sul lago di Garda. Chiamata anche la Perla del lago, colpisce i suoi visitatori per il suo bellissimo panorama e per l'insieme architettonico del suo centro storico, sospeso tra acqua e montagne. Da anni desideravo visitare Malcesine, ma purtroppo, per motivi vari, ho sempre rinviato. Questa volta, tornando a casa dal Trentino, ho approfittato di scendere lungo la Gardesana Orientale e costeggiare la sponda veronese del lago di Garda fermandomi come prima tappa Malcesine.
    Il primo problema che riguarda la visita di Malcesine è trovare parcheggio. Ho avuto la fortuna di trovarmi in dicembre e quindi con ampia scelta; penso, però, che durante la stagione sia ben diverso, a testimonianza del fatto che i parcheggi liberi sono pochissimi (problema di tutto il lago cmq).
    Trovato il posto per l'auto non rimane che inoltrarsi nelle stradine medievali del centro storico, ricco di angoli suggestivi dalle case color pastello e bellissimi scorci sul lago.
    E' bello perdersi su questo labirinto di stradine. In questo periodo di bassa stagione, poi, è ancora più particolare: niente ressa di turisti, sole e un'atmosfera lenta che ti invita a contemplare il panorama seduto su una panchina. Oggi più che mai il motto relax, take it easy cade a pennello.

    cosa vedere a malcesine
    primo impatto con il lago


    cosa vedere a malcesine
    stradine medievali
    Come tutte le strade portano a Roma, anche qui a Malcesine tutte le strade portano in un unico punto: il porticciolo. Sedersi in uno dei tanti caffè e osservare il via vai delle barche e della gente è un'ottima maniere per assaporare la vita del lago e di sentirsi avvolti da un'atmosfera vacanziera (anche se no lo siete). E' proprio questo che mi piace del lago di Garda: anche se ci vai solo per fare una passeggiata di domenica pomeriggio, ti senti come fossi in vacanza :))

    cosa vedere a malcesine
    il porticciolo


    cosa vedere a malcesine

    Poco distante dal porticciolo troviamo il Palazzo dei Capitani del Lago, che ricorda nel nome i magistrati della Gardesana dell'Acqua (1504-1702), confederazione dei dieci Comuni della riviera. Ma a Malcesine c'è una cosa che bisogna assolutamente vedere: il castello

    cosa vedere a malcesine
    salita verso il castello

    cosa vedere a malcesine
    castello scaligero
    Seguendo i cartelli segnalatori si raggiunge, attraverso dei vicoli caratteristici, l'ingresso del castello Scaligero. Il castello venne costruito nel VI secolo quando i longobardi decisero di farne un punto di osservazione del Garda orientale. L'edificio più antico ed importante della struttura è sicuramente il mastio, alto circa trenta metri e con murature spesse due metri. Nel castello fu trattenuto nel 1768 Goethe, sorpreso mentre da una via vicina era intento a disegnare uno schizzo; scambiato per una spia tedesca ai danni di Venezia, fu brevemente trattenuto prima che si chiarisse l'equivoco. All'interno è sistemato un piccolo museo di storia naturale che decido però di non visitare preferendo costeggiare l'antica cinta di mura (muro del principe), per poi scendere nella piccola spiaggetta ai piedi del castello. Da qui si ha una bellissima vista sul lago.

    cosa vedere a malcesine
    vista della rocca con il castello
    Rimane del tempo per una passeggiata sul lungolago e di ammirare la classica cartolina di Malcesine con il suo castello:

    cosa vedere a malcesine
    passeggiando sul lungolago
    Questa è solo una parte di cosa si può vedere a Malcesine. Le cose che si possono fare sono ovviamente molte di più: dalla funivia che sale al Monte Baldo, alle uscite in barca fino alle passeggiate agli antichi borghi, oppure del semplice relax in spiaggia.
    Attività tutte da approfondire nella prossima estate!

    ALTRE COSE DA FARE SUL LAGO DI GARDA:

    Come scegliere l'abbigliamento invernale per la montagna

    $
    0
    0
    Sembra incredibile ma quest'inverno ho effettuato più uscite invernali rispetto agli ultimi anni messi insieme. Nonostante in questo blog ci sia una prevalenza di escursioni estive, ho sempre avuto una grande passione per la neve. Quest'anno mi sono cimentato con lo sci di fondo, ice climbing, ciaspolate, ma anche semplice relax per ammirare le montagne innevate. In tutte queste uscite, però, mi sono reso conto che c'è un fattore davvero importante che riguarda la montagna invernale:l'abbigliamento. Ebbene si, in questo ultimo periodo di crisi non mi sono potuto permettere di acquistare giacche, pantaloni o altro materiale: ho preferito tenermi quello che avevo fino a quando questo ha deciso di abbandonarmi (già, le cose non durano in eterno).
    Qui è arrivato il dramma! Ho iniziato a girare per centri commerciali e negozi di articoli sportivi, ma i prezzi mi sembravano alle stelle. Ho così puntato alla carta internet cercando abbigliamento uomo invernaleneve ed ho trovato diverse soluzioni, anzi tantissime! Trovare l'azienda più adatta alle mie esigenze è stato comunque più facile del previsto. Conoscevo da tempo il marchio Zalando soprattutto grazie alla sua presenza online, ma anche grazie ai consigli dei miei amici bloggers.
    Ho così iniziato a navigare sul sito ed ho scoperto che hanno creato una sezione dedicata alle settimane bianche. Una sezione davvero completache soddisfa tutti gli amanti della neve, iniziando dagli sciatori con le classiche tute da sci:

    abbigliamento invernale per la montagna


    giacche per l'inverno in montagna


    agli amanti dello snowboard:


    abbigliamento invernale per la montagna

    con le immancabili felpe di pile, utilissime in ogni situazione:


    abbigliamento invernale per la montagna

    e un'ampia gamma di accessori come zaini, occhiali e cappelli:
    abbigliamento invernale per la montagna
    Non solo abbigliamento sportivo, ma anche abbigliamento alla moda che può essere utile durante un'eventuale settimana bianca, soprattutto se si frequentano località alla moda :))



    abbigliamento invernale per la montagna
    Ottima la scelta di brand e di prezzi: si va dal classico, al moderno, fino a quello di ultima tendenza, ma sempre puntando sulla qualità che ti permette di passare giornate intere sulla neve senza ibernarti.
    Alla fine ho riscontrato dei prezzi davvero competitivi e un servizio al cliente attento ad ogni singolo dettaglio: acquisti comodamente da casa con zero costi di spedizione e resi completamente gratuiti.
    Una volta ricevuto il proprio abbigliamento non resta che partire per i monti e affrontare in tutta tranquillità il freddo delle nostre Alpi. Ebbene si, con l'abbigliamento giusto l'inverno non è mai stato così caldo.

    abbigliamento invernale per la montagna

    *Post sponsorizzato*

    Dove dormire a Montegrotto Terme

    $
    0
    0
    Durante il mio soggiorno alla scoperta delle ville venete con il team di Bluewago ho avuto la possibilità di dormire nel cuore dei Colli Euganei e più precisamente a Montegrotto Terme. Per chi non è mai stato in zona Terme Euganee posso solo dire che la presenza di hotels e residence è talmente elevata che c'è solo l'imbarazzo della scelta Con il post di oggi vi parlerò della mia esperienza su dove dormire a Montegrotto Terme pressol'hotel Garden Terme.
    Già il nome la dice lunga sulla sua posizione: immerso nel verde di un grande parco con alberi secolari con i Colli Euganei a fare da sfondo. Come inizio niente male!
    Parlando di un hotel termale bisogna andare subito al dunque: le piscine e le terme! Come nella stragrande maggioranza dei casi degli hotel di Abano/Montegrotto, anche qui troviamo la piscina interna collegata alla piscina esterna. Questa non è una cosa scontata: in molte terme, per esempio a Budapest, bisogna uscire a piedi per andare nelle piscine esterne e vi assicuro che in inverno non è una cosa piacevole :((

    dove dormire a montegrotto terme
    piscina esterna dell'hotel Garden Terme


    dove dormire a montegrotto terme

    Qui al Garden Terme la piscina esterna ha oltre mille metri quadrati di acqua termale (nei mesi invernali la temperatura dell'acqua è di 35°C) con musica subacquea e un bel percorso Kneipp. Le piscine coperte, invece, sono due: una collegata con quella esterna (più piccola), l'altra terapeutica con attrezzi e sala relax.

    dove dormire a montegrotto terme
    piscina interna

    dove dormire a montegrotto terme
    giardino dell'hotel
    La zona benessere è poi arricchita con la grotta termale salso-bromo e un bagno a vapore alle essenze mediterranee.

    ingresso centro benessere

    dove dormire a montegrotto terme

    Ma Abano e Montegrottto sono conosciute soprattutto per le proprietà terapeutiche del loro fango con caratteristiche davvero esclusive: ricchissimo di sostanze organiche, contiene un'alga unica al mondo, denominata dall'Università di Padova ETS-05. La terapia del fango viene praticata all'interno dell'hotel, ed è utilizzata per la prevenzione di moltissime patologie legate alla motilità.
    Numerosi i programmi personalizzati proposti all'interno del centro benessere, tra cui rieducazione motoria, educazione alla dieta corretta, massaggio in immersione e molti altri.

    dove dormire a montegrotto terme
    reception
    Dopo una giornata dedicata al relax è arrivato il momento di riposarsi in camera. La mia era davvero spaziosa, dotata di tutti i comfort e connessione internet (ormai è la prima cosa che cerco in un hotel) e tecnologia Memon che abbatte le polveri sottili.
    Dal benessere della piscina al benessere del palato, passiamo felicemente al grande ristorante con vista parco con una vasto buffet di antipasti e dolci e con la scelta di un menu alla carta con tre portate. Davvero ottimo.

    dove dormire a montegrotto terme
    ristorante

    In hotels così ti dimentichi completamente del mondo esterno, soprattutto quando staicomodo e pacifico in idromassaggio :)) Davvero un peccato, perché, i Colli Euganei offrono molto ai propri visitatori, ma c'è sempre tempo per recuperare, no?


    ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI PADOVA
     

    L'alba sulle cime del Lagorai durante il Trentino ski sunrise

    $
    0
    0
    L'alba sulle cime innevate delle Alpi ha sempre avuto un fascino particolare. Grazie all'evento Trentino ski sunrise si può osservare il sorgere del sole abbinando una sciata su piste ancora vergini, con una prima colazione nel calore di una baita, da fare invidia agli hotels a 5 stelle.
    Il mio Trentino ski sunrise lo voglio raccontare, però, iniziando dal giorno prima, quando le ultime luci del giorno avvolgono con colori magici le crode e le cime più alte. Questa volta niente Dolomiti, oggi vi porto a conoscere il Passo Brocon e le cime del Lagorai, a stretto contatto con la Valsugana orientale, il Tesino e a pochi chilometri in discesa da Fiera di Primiero e Vanoi.
    Raggiungo i 1.650 metri del passo Brocon verso le 17H30, giusto in tempo per ammirare il tramonto. Siamo un po' lontani dalla confusione delle grandi località turistiche e questo fa si che in quota regni una calma assoluta... Ebbene si, ci sono solo io!


    trentino ski sunrise alba lagorai
    tramonto dal passo Brocon

    Una breve passeggiata per riuscire a vedere bene il panorama ed ecco il sole fare capolino dietro le montagne e regalare quel momento mistico che dura ahimè pochi minuti. Nonostante la poca neve di quest'inverno, i colori sono comunque bellissimi: il fascino delle montagne al crepuscolo rimane sempre immutato. 

    trentino ski sunrise alba lagorai
    ultime luci sulle vette feltrine

    Ho la fortuna di alloggiare presso l'hotel Passo Brocon, situato proprio sul passo e quindi comodissimo per raggiungere gli impianti di risalita che mi attendono il giorno dopo per il Trentino Ski Sunrise. C'è tutto quello che ti aspetti da un hotel di montagna: semplicità, pulizia, conduzione familiare e.. buona cucina. Per buona cucina intendo una cucina tipica tradizionale, proprio quella che si cerca quando si va sui monti. Purtroppo ho notato molto spesso che negli hotels si tende a favorire una cucina standardizzata a discapito della tipicità. Oggi, per fortuna, non è il caso, a confermarlo un menu da leccarsi i baffi. Ecco qui: tris di canederli in brodo, tosela (formaggio cotto tipico della zona) con polenta e panna cotta con frutti di bosco! Ottimo!
    Questa sera a nanna presto visto che per ammirare l'alba la sveglia sarà puntata alle 5H30 !

    trentino ski sunrise alba lagorai
    piatti tipici della tradizione trentina

    trentino ski sunrise alba lagorai

    Il ritrovo per vivere l'emozione del Trentino ski sunrise sulle cime del Lagorai è fissato per le ore 6H10 presso gli impianti di risalita funivie Lagorai. Il programma prevede la partecipazione sia di sciatori e sia (come me) di semplici camminatori, che hanno scelto l'opzione di scendere a piedi lungo la strada nel bosco. Se la neve fosse stata più abbondante si sarebbe organizzata una passeggiata con le ciaspole, ma purtroppo non è stato possibile. 


    trentino ski sunrise alba lagorai
    ritrovo con gli altri partecipanti
    Prendiamo la seggiovia Marande che ci conduce in pochi minuti ai 1900 metri dello chalet Paradiso. Non penso abbiano avuto molte difficoltà a scegliere questo nome: il panorama a 360° giustifica a pieno merito questo titolo.

    trentino ski sunrise alba lagorai
    prime luci del giorno

    trentino ski sunrise alba lagorai
    chalet paradiso
    Grazie all'aiuto dei maestri della scuola sci Lagorai iniziamo a scorgere dietro le prime luci le Vette Feltrine e le Pale di San Martino e, più a nord ovest, ancora immersa nella notte, la catena del Lagorai con cima d'Asta.
    A sud invece abbiamo laValsugana immersa nella nebbia. 

    trentino ski sunrise alba lagorai

    trentino ski sunrise alba lagorai


    Un vero eden per gli amanti delle foto! La fisionomia delle montagne cambia di continuo con l'aumentare della luce: vere e proprie cattedrali di roccia immerse in un mare di nuvole.

    trentino ski sunrise alba lagorai
    la catena del Lagorai tra nuvole e cielo
    La temperatura è di “solo” meno un grado, dico solo perchè in media in gennaio ci dovrebbero essere meno dieci :)) Questo fa si che rimaniamo più a lungo ad osservare l'alba fino a quando veniamo avvolti completamente dalle nuvole. 

    trentino ski sunrise alba lagorai
    osservando l'alba
    Poco male, ad attenderci troviamo presso lo chalet Paradiso una prima colazione da guinness. Conoscevo già le colazioni di Trentino Ski Sunrise e di albe in malga, e anche questa volta si sono confermate all'altezza: crostate, strudel di mele, marmellata , formaggi, pane e molti altri prodotti made in Trentino perfetti per fare il pieno di energia e per affrontare la giornata sulla neve, sciando oppure con le ciaspole. 

    trentino ski sunrise alba lagorai
    prima colazione dopo aver osservato l'alba

    trentino ski sunrise alba lagorai

    Finita la colazione rimane del tempo per ammirare il sole ormai già alto, e poi via sulle piste ancora chiuse e disponibili solo per i partecipanti dell'evento. Io invece scendo con la mia calma a piedi e ritorno allo chalet Heidi dove siamo partiti poche ore prima. 

    trentino ski sunrise alba lagorai
    chalet paradiso avvolto nella nebbia

    trentino ski sunrise alba lagorai
    un ultimo saluto al Passo Brocon

    Sono le ore 9H30, il mio Trentino ski sunrise, anzi lo definirei Trentino ski sunset-rise (magari lancio un nuovo evento), finisce qui. Giornata finita? Certo che no. Ad attendermi c'è la Valsugana con i sui parchi e i suoi laghi. Ma questo ve lo racconterò nei prossimi post! Stay tuned :))

     NB. Per  qualsiasi informazione riguardo ad eventi ed alloggi in Valsugana e Passo Brocon vi consiglio di visitare il sito dell'APT: Visit Valsugana

    ALTRE COSE DA FARE IN TRENTINO:


      Escursione trekking in Tirolo ad Alpbach: il villaggio più bello d'Austria

      $
      0
      0
      E' risaputo da anni che il Tirolo è un paradiso per gli amanti delle escursioni e degli sport in montagna, se poi aggiungiamo la possibilità di praticarli in uno dei paesi più belli di tutta l'Austria, allora l'abbinamento è perfetto.
      L'escursione di oggi si svolge nel cuore del Tirolo, e più precisamente ad Alpbach, un piccolo villaggio a mille metri di altitudine.
      L'idea iniziale era quella di organizzare una ciaspolata, ma visto i problemi di neve che hanno colpito tutto l'arco alpino a dicembre, si è pensato di rimanere in una "semplice" passeggiata trekking, percorrendo lo stesso itinerario.
      Per me è la prima volta in questa valle del Tirolo, e ammetto che sono veramente curioso di scoprire ed ammirare nuove vette e panorami! Per fare ciò prendiamo la cabinovia che parte nei pressi di Inneralpbach e che sale in cima ai 1.900 metri dello Schatzberg. Risolviamo così il problema delle poche ore di luce invernali risparmiandoci la strada in salita e concentrandoci solo sulla discesa! In estate si può tranquillamente fare tutte e due in una giornata :)

      Nota tecnica: l'itinerario non è ad anello, c'è bisogno di un supporto di bus o auto per raggiungere il punto iniziale, altrimenti si può seguire sia in andata che in discesa il sentiero che parte da Alpbach

      Dalla cima il panorama è davvero spettacolare! 360° di montagne e vette che vanno dall'Austria, alla Baviera, fino alle montagne dell'Alto Adige! Una giornata anomala di dicembre dove sembra di ammirare una cartolina estiva con le cime innevate!

      escursione in tirolo alpbach
      panorama dalla cima dello Schatzberg
      Camminare in montagna in inverno nasconde delle insidie che prendono il nome di ghiaccio, tratti di neve scivolosi, sentieri nascosti dalle foglie etc etc, che non bisogna assolutamente sottovalutare. Per questa escursione in Tirolo mi sono avvalso dell'aiuto di Resi,guida alpina con un bagaglio di esperienza enorme e grande conoscitrice di queste montagne. D'altronde Resi abita proprio in questa valle, chi meglio di lei poteva aiutarmi?
      Già scendere dalla cima attraverso un tratto di pista rossa di sci con una neve artificiale completamente ghiacciata non è stato per niente facile :)) 

      escursione in tirolo alpbach
      scendendo a piedi  lungo la pista da sci

      escursione in tirolo alpbach
      si abbandona la pista da sci e si entra nel bosco

      escursione in tirolo alpbach
      seguendo fedelmente Resi
      Per fortuna poco prima del ristoro Moosa Stadl lasciamo la pista e seguiamo le indicazioni per Alpbach. Da qui è tutta discesa fino al centro del paese: un sentiero con 1000 metri di dislivello che all'inizio attraversa un tratto sempre all'ombra, da fare con molta attenzione a causa del ghiaccio e della neve, e che poi raggiunge un pianoro dove si può camminare con un po' più di relax. Qui ci fermiamo per ammirare il panorama: pace e tranquillità assoluta!

      escursione in tirolo alpbach
      pura natura
      Ovviamente foto a manetta e via di nuovo in marcia seguendo sempre il nostro sentiero, ora per fortuna più largo, e passando poi anche per qualche malga. Resi mi dice che in estate qui si possono acquistare ottimi formaggi! Purtroppo in dicembre sono chiuse, ma buono a sapersi :)

      escursione in tirolo alpbach
      scendendo di quota si trovano le prime malghe
      Oltrepassiamo una piccola chiesetta di famiglia e ci inoltriamo di nuovo nel bosco di abeti, scendendo sempre di più verso il fondovalle. 

      escursione in tirolo alpbach
      chiesetta di montagna

      escursione in tirolo alpbach
      interno della chiesetta

      Ecco che vediamo in lontananza la nostra meta: Alpbach. Da qui non manca molto. In venti minuti raggiungiamo i vasti prati erbosi (eh già in inverno) con le prime case del paese, dove finisce la nostra escursione. 

      escursione in tirolo alpbach
      manca poco!

      escursione in tirolo alpbach
      Alpbach in lontananza
      Accennavo prima della bellezza di Alpbach. Grazie alle sue case in legno e ai suoi balconi fioriti ha vinto per diverse volte il titolo di paese più bello di tutta l'Austria. Queste foto qui sotto, purtroppo,  non rendono giustizia, immaginatevi come sarebbe stato con la neve:


      alpbach tirolo
      tipica casa di Alpbach

      escursione in tirolo alpbach
      centro di Alpbach con le case in legno

      Poco male, mi sono promesso di tornarci e di visitare con più calma questo angolo del Tirolo, lontano dalle località turistiche alla moda e dove si può ancora vivere la montagna tradizionale.
      Grazie alla Seenland Card gli ospiti che soggiornano ad Alpbach e dintorni possono poi usufruire gratuitamente delle escursioni guidate organizzate dall'ente del Turismo, da lunedì a venerdi, sia inverno che in estate. 
      Ringrazio Resi per il suo aiuto e soprattutto per avermi aiutato durante questa escursione:  senza di lei proprio non sarei riuscito ad orientarmi su queste condizioni. Un consiglio che vale sempre per la montagna è quello di fare affidamento a persone esperte e qualificate quando non ci si sente sicuri delle proprie capacità.
      Per pranzo mi fermo in centro ad Alpbach presso il ristorante dell'hotel Zur Post. Posso veramente dire una ciliegina sulla torta! Parlavo prima di tipicità tirolese e di case in legno, ecco, questo hotel rappresenta il top di entrambe le cose. Da anni cercavo un ristorante con un'ambientazione così, e finalmente l'ho trovato :) 

      escursione in tirolo alpbach
      ristorante hotel Zur Post

      escursione in tirolo alpbach
      i canederli, piatto che sarebbe più dell'Alto Adige, ma buoni anche in Tirolo :))

      Cosa ho mangiato? Un piatto di canederli tirolesi, ottimo per concludere in maniera perfetta questa escursione trekking in Tirolo! 

      SCHEDA TECNICA:
      PARTENZA: arrivo cabinovia Schatzberg, m. 1900
      ARRIVO: Alpach,  m. 900
      DISLIVELLO: 900 metri in discesa
      DURATA: 2H30

      Per organizzare escursioni ad Alpbach e affidarsi all'aiuto di una persona esperta vi lascio i contatti di Resi:
      THERESIA RABANSER, email:  T.Rabanser@gmx.at

      ALTRE COSE DA FARE IN TIROLO:
      Viewing all 2351 articles
      Browse latest View live